Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ricercatori chimici sopprimono la sovrattività degli enzimi che causano l'Alzheimer

Chimici dell'Università RUDN in Russia hanno ottenuto nuovi composti azaeterociclici che inibiscono l'acetilcolinesterasi (AChE) e la butirilcolinesterasi (BChE), i regolatori del sistema nervoso centrale, il cui aumento di attività è una delle cause delle malattie neurodegenerative.

cholinesterase inibition alzheimer

Le neurodegenerazioni sono un folto gruppo di malattie gravi e irreversibili che colpiscono principalmente gli anziani, caratterizzate dalla morte lenta e progressiva delle cellule nervose, che porta alla rottura delle connessioni tra parti del sistema nervoso centrale, nonché allo squilibrio nella sintesi e nel rilascio dei corrispondenti neurotrasmettitori.

La conseguenza è la compromissione della memoria, del coordinamento motorio e una riduzione generale delle capacità cognitive di una persona. Le malattie più note di questa classe sono l'Alzheimer, il Parkinson, la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), la demenza frontotemporale e altre.

Leonid Voskressensky, dottore in scienze chimiche, decano della facoltà di fisica, matematica e scienze naturali dell'Università RUDN (Patrice Lumumba University) di Mosca, spiega:

"Uno dei neurotrasmettitori più importanti è l'acetilcolina, i cui cambiamenti nel metabolismo portano a una grave distruzione della funzione cerebrale. La ragione di tali cambiamenti è lo squilibrio dei processi di regolazione enzimatica del contenuto di questo composto.

"Per distruggere le molecole di acetilcolina, l'organismo produce due enzimi, acetilcolinesterasi (AChE) e butirilcolinesterasi (BChE). In un cervello sano, l'acetilcolina è idrolizzata prevalentemente dal primo di essi, e il secondo ha un ruolo ausiliario. Tuttavia, con il progredire delle malattie neurodegenerative, l'attività di AChE diminuisce e quella di BChE aumenta gradualmente. L'effetto combinato porta alla distruzione di un numero di molecole di acetilcolina molto maggiore del necessario.

"La prima generazione di farmaci a ridurre gli effetti delle malattie neurodegenerative puntava a legare l'AChE, ma entrambi gli enzimi sono attualmente considerati obiettivi terapeutici. Il nostro lavoro punta a ottenere composti organici che si legano agli enzimi e bloccano la loro attività verso l'acetilcolina".

Per sintetizzare nuovi composti sono state usate le cosiddette reazioni domino. Questo concetto include due o più reazioni con la formazione di un nuovo legame, che avviene in condizioni identiche, e ogni successiva trasformazione effettuata da gruppi funzionali risulta dalle reazioni precedenti.

Pertanto, i processi domino sono trasformazioni separate nel tempo, che ricordano il comportamento dei domino, quando uno di loro rovescia il successivo, che a sua volta travolge il prossimo, e così via, in modo che tutti i domino finiscano per cadere.

Usando questo approccio, sono stati ottenuti 20 nuovi composti organici dalla reazione tra tetraidropiridine e azepine annelate con alchini attivati. La loro attività inibitoria contro AChE e BChE è stata studiata con metodi combinati in vitro e in silico.

“I risultati della ricerca mostrano che le tetraidroazocine annelate sintetizzate sono una classe promettente di composti per inibire selettivamente i BChE con alta attività. Naturalmente, continueremo la ricerca in questa direzione", ha concluso Voskressensky.

I risultati dello studio sono stati pubblicati su Chemico-Biological Interactions.

 

 

 


Fonte: Università di Bari e RUDN via NewsWise (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M de Candia, [+9], CD Altomare. In-vitro and in-silico studies of annelated 1,4,7,8-tetrahydroazocine ester derivatives as nanomolar selective inhibitors of human butyrylcholinesterase. Chemico-Biological Interactions, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.