Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La tua composizione corporea influisce sul rischio di demenza o di Parkinson?

Associations Between Body Composition and Rate of Incident Neurodegenerations Shishi Xu et alAssociazioni tra composizione corporea e tasso di malattie neurodegenerative incidenti, con analisi separate per maschi (blu) e femmine (rosso). Fonte: Xu et al

Le persone con livelli alti di grasso corporeo immagazzinato nella pancia o nelle braccia possono avere maggiori probabilità di sviluppare malattie come il morbo di Alzheimer (MA) e il Parkinson rispetto alle persone con livelli bassi di grasso in queste aree. Lo studio che ha tratto queste conclusioni, pubblicato su Neurology®, ha anche scoperto che le persone con molta forza muscolare avevano meno probabilità di sviluppare queste malattie rispetto alle persone con forza muscolare bassa.


L'autrice senior dello studio Huan Song MD/PhD, dell'Università del Sichuan in Cina, ha affermato:

"Queste malattie neurodegenerative, come MA e Parkinson, colpiscono oltre 60 milioni di persone in tutto il mondo e si prevede che quel numero crescerà con l'invecchiamento della popolazione, quindi è fondamentale identificare dei modi per modificare i fattori di rischio e sviluppare alcuni strumenti preventivi.

"Questo studio evidenzia il potenziale di ridurre il rischio di sviluppare queste malattie migliorando la composizione corporea delle persone. Gli interventi mirati per ridurre il grasso del tronco e del braccio, promuovendo allo stesso tempo uno sviluppo muscolare sano, possono essere più efficaci per la protezione da queste malattie rispetto al controllo generale del peso".


Lo studio ha coinvolto 412.691 persone con un'età media di 56 anni, seguite per una media di 9 anni. All'inizio dello studio, è stata misurata la composizione corporea, come valori del girovita e dell'anca, resistenza della presa, densità ossea, massa grassa e  magra. Durante lo studio, 8.224 persone hanno sviluppato malattie neurodegenerative: MA, altre forme di demenza e Parkinson.


Gli uomini con livelli alti di grasso corporeo nella pancia hanno sviluppato le malattie neurodegenerative ad un ritmo di 3,38 per 1.000 persone/anni, rispetto a 1,82 casi per 1.000 persone/anni per quelli con livelli bassi di grasso corporeo nella pancia. Per le donne, i tassi erano 2,55 per livelli elevati e 1,39 per livelli ridotti. Il dato persona-anni rappresenta sia il numero di persone nello studio sia il tempo che ogni persona vi ha trascorso.


Dopo avere adattato i dati ad altri fattori che potrebbero influenzare il tasso di malattia, come la pressione alta, il fumo, l'alcol e il diabete, i ricercatori hanno scoperto che, nel complesso,

  • le persone con livelli alti di grasso della pancia avevano il 13% in più di probabilità di sviluppare queste malattie rispetto alle persone con livelli bassi di grasso della pancia.
  • Le persone con livelli alti di grasso nelle braccia avevano il 18% in più di probabilità di sviluppare le malattie rispetto a quelle con livelli bassi di grasso del braccio.
  • quelli con resistenza muscolare elevata avevano il 26% in meno di probabilità di sviluppare le malattie rispetto a quelli con livelli bassi di forza.


La relazione tra queste composizioni corporee e le malattie neurodegenerative è stata parzialmente spiegata dall'insorgenza di malattie cardiovascolari dopo l'inizio dello studio, come le malattie cardiache e l'ictus.


"Ciò sottolinea l'importanza di gestire subito queste malattie cardiovascolari per aiutare a prevenire o ritardare lo sviluppo di MA, Parkinson o altre malattie degenerative", ha detto la Song.


Una limitazione dello studio è che i partecipanti erano in gran parte bianchi del Regno Unito, quindi i risultati potrebbero non applicarsi ad altre popolazioni.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Xu, [+8], H Song. Association Between Body Composition Patterns, Cardiovascular Disease, and Risk of Neurodegenerative Disease in the UK Biobank. Neurology, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.