Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer e alcolismo condividono schemi simili di espressione dei geni

Esaminando l'RNA di centinaia di migliaia di singole cellule cerebrali, ricercatori dello Scripps confermano che l'alcolismo potrebbe accelerare la progressione dell'Alzheimer, aprendo la strada a futuri trattamenti mirati.

alcohol alzheimer gene comparison Sovrapposizione nei cambiamenti di espressione genica in Alzheimer e alcolismo rispetto a individui sani. In viola i percorsi sottoregolati in alcolismo e almeno uno stadio di MA, in rosa quelli sovraregolati. Fonte: Arpita e Sanna / Scripps (Immagine ad alta risoluzione qui)

Quasi 7 milioni di americani hanno il morbo di Alzheimer (MA) e si prevede che questo numero raddoppierà entro il 2060. Mentre l'invecchiamento e la predisposizione genetica sono i fattori di rischio più importanti della malattia, studi epidemiologici suggeriscono che anche i fattori dello stile di vita, compreso l'alcol, potrebbero avere un impatto sull'insorgenza e la progressione delle malattie.


Ora, scienziati dello Scripps Research Institute di La Jolla (California) hanno dimostrato che il MA e l'alcolismo (AUD, alcohol use disorder) sono associati a modelli simili di alterazione dell'espressione genica nel cervello, sostenendo l'idea che l'alcolismo può promuovere la progressione del MA. Lo studio, pubblicato su eNeuro, potrebbe informare futuri strategie preventive e terapeutiche.


"Abbiamo trovato diversi geni e percorsi specifici-per-tipo-cellulare che sono disregolati sia nel MA che nell'alcolismo, il che supporta l'ipotesi che quest'ultimo possa accelerare la progressione del MA, incidendo su alcuni degli stessi meccanismi molecolari che sono influenzati dal MA", ha detto l'autore senior Pietro Paolo Sanna MD, professore nel dipartimento di immunologia e microbiologia dello Scripps. "Comprendendo queste disregolazioni con questo livello di dettaglio molecolare, possiamo capire cosa sta causando queste malattie e possiamo anche identificare obiettivi che potrebbero essere usati terapeuticamente".


Questa è la prima volta che dei ricercatori hanno usato la trascrittomica a cellule singole - un metodo che analizza l'espressione genica all'interno delle singole cellule sequenziando il loro RNA - per confrontare i cambiamenti associati a MA e AUD in diverse popolazioni di cellule cerebrali umane. Lo studio si basa su ricerche precedenti del laboratorio Sanna che hanno dimostrato che un eccesso di alcol accelera la progressione del MA nei topi che sono geneticamente predisposti alla malattia.


Per esaminare i cambiamenti di espressione genica specifici per cellula, il team ha analizzato i dati di sequenziamento dell'RNA di centinaia di migliaia di singole cellule cerebrali di 75 pazienti con varianti stadi del MA (precoce, intermedio o avanzato) e 10 pazienti senza MA. Quindi, hanno confrontato questi dati di espressione genica del MA con i dati già pubblicati di sequenziamento dell'RNA di individui con AUD.


Hanno dimostrato che sia AUD che MA sono associati a cambiamenti simili di espressione genica nel cervello, inclusa la sovraregolazione dei geni e delle vie infiammatorie, l'interruzione della segnalazione cellulare, i percorsi correlati-a-morte-cellulare e i cambiamenti nelle cellule dei vasi sanguigni.


"Ciò che abbiamo presentato qui è un'analisi differenziale di due disturbi che causano un declino cognitivo", afferma al prima autrice Arpita Joshi PhD, scienziata dello staff del laboratorio di Sanna. "Ciò approfondisce la nostra comprensione del MA e ciò che comportano le tre fasi clinicamente definite della malattia, e sottolinea l'importanza di considerare l'alcolismo come fattore di rischio del MA".


Poiché lo studio si basava su un piccolo campione per l'AUD, in futuro i ricercatori prevedono di ripetere la loro analisi usando database più ampi di espressione genica da individui con AUD, che potrebbero  essere disponibili nel prossimo anno.


"Stiamo aspettando con impazienza il rilascio di molti più dati sull'alcolismo, così da poter testare la robustezza di questi risultati ed esaminare i punti in comune tra i due disturbi con granularità più fine di tipo cellulare", afferma la Joshi. "Questo è uno sforzo globale per svelare malattie complesse a livello di cellula singola, che porterà a una migliore comprensione delle perturbazioni molecolari e cellulari in soggetti con MA, alcolismo e le loro interazioni".

 

 

 


Fonte: Scripps Research Institute (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: A Joshi, FM Giorgi, PP Sanna. Transcriptional Patterns in Stages of Alzheimer's Disease Are Cell-Type–Specific and Partially Converge with the Effects of Alcohol Use Disorder in Humans. eNeuro, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)