Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Previsione del rischio di demenza: valutazione zero-minuti a meno di 1 euro di costo

notepad with stethoscope coffee cupImage by freepik

Un nuovo studio condotto da ricercatori del Regenstrief Institute di Indianapolis, dell'Indiana University (IU) e della Purdue University presenta una metodologia scalabile a basso costo per l'identificazione precoce delle persone a rischio di sviluppare la demenza. Sebbene la condizione rimanga incurabile, esistono diversi fattori di rischio comuni che, se puntati e affrontati, possono potenzialmente ridurre le probabilità di sviluppare la demenza o di rallentare il ritmo del declino cognitivo.


"Il rilevamento del rischio di demenza è importante per gestire e pianificare cure adeguate", ha affermato l'autore senior dello studio Malaz Boustani MD/MPH, del Regenstrief Institute e della IU. “Volevamo risolvere il problema di identificare le persone che probabilmente sviluppano la demenza con una soluzione che fosse sia scalabile che economica per il sistema sanitario.

"Per fare ciò, usiamo informazioni (dati passivi) esistenti già nelle note mediche del paziente, per quella che chiamiamo valutazione zero-minuti a un costo inferiore a un dollaro. La metodologia di selezione dei contenuti focalizzata sulla decisione viene usata per sviluppare una previsione del rischio di demenza individualizzata o per dimostrare evidenze di lieve compromissione cognitiva".


Questa tecnica usa l'apprendimento automatico per selezionare un sottoinsieme di espressioni o frasi dalle note mediche della cartella clinica elettronica (EHR) di un paziente scritte da un medico, un'infermiera, un assistente sociale o un altro fornitore, che sono rilevanti per l'esito cercato, su un periodo di osservazione definito. Le note mediche sono narrazioni in una EHR che descrivono la salute del paziente in formato di testo libero.


Le informazioni selezionate per essere estratte dalle note mediche, per prevedere il rischio di demenza, potrebbero includere commenti del medico, osservazioni dei pazienti, pressione sanguigna o valori di colesterolo nel tempo, osservazioni sullo stato mentale da parte di un familiare o una storia di farmaci, prescritti e da banco, così come di rimedi 'naturali' e integratori.


Prevedere il rischio di demenza aiuta il paziente, la famiglia e i professionisti sanitari, ad accedere a risorse come gruppi di supporto e il programma GUIDE Model dei Centers for Medicare and Medicaid, che supporta il mantenimento delle persone a casa propria più a lungo. Potrebbe anche incoraggiare la de-prescrizione da parte del medico di farmaci comuni per gli anziani, ma noti per influenzare negativamente il cervello, e le conversazioni con il paziente su opzioni di farmaci da banco con caratteristiche simili.


Conoscere il rischio di demenza potrebbe richiedere al medico di considerare le terapie di riduzione dell'amiloide appena approvate dalla FDA che alterano la traiettoria del morbo di Alzheimer (MA).


"La nostra metodologia combina l'apprendimento automatico, supervisionato e non, al fine di estrarre frasi che sono rilevanti per la demenza dalla grande quantità di note mediche già disponibili per ciascun paziente", ha affermato la coautrice Zina Ben Miled PhD/MS, scienziata affiliata del Regenstrief e in precedenza alla Purdue di Indianapolis. "Oltre a migliorare l'accuratezza predittiva, ciò consente al fornitore sanitario di confermare rapidamente la compromissione cognitiva esaminando il testo specifico usato per guidare la valutazione del rischio dal nostro modello linguistico".


“Gli investigatori del Regenstrief e del'IU sono stati pionieri nel dimostrare l'utilità delle cartelle cliniche elettroniche fin dai primi anni '70. Dati i grandi sforzi da parte di medici e pazienti per alimentare le EHR, l'obiettivo deve essere quello di cercare il massimo valore clinico da questi dati, anche al di là del loro ruolo centrale nelle cure mediche", ha affermato il coautore senior Paul Dexter MD, del Regenstrief e dell'IU. “Applicando i metodi di apprendimento automatico per identificare i pazienti ad alto rischio di demenza in futuro, questo studio fornisce un esempio eccellente e innovativo del valore clinico insito nelle EHR. L'identificazione precoce della demenza si rivelerà sempre più vitale, in particolare mentre sono sviluppati nuovi trattamenti".


Nonostante i beneficiari ultimi della nuova tecnica siano pazienti e caregiver, fornire una valutazione zero-minuti a meno di un dollaro ha un chiaro vantaggio per i medici di base che sono sovraccarichi e spesso non hanno il tempo e la formazione necessaria per somministrare test cognitivi specializzati.


L'esperimento clinico di 5 anni degli autori dello studio sul loro strumento di previsione del rischio, condotto a Indianapolis e Miami, è all'ultimo anno. Le lezioni apprese da questo studio consentiranno di far avanzare l'utilità del quadro di previsione del rischio di demenza nelle pratiche di assistenza primaria. I ricercatori pianificano lavori futuri sulla fusione delle note mediche con altre informazioni contenute nelle cartelle cliniche elettroniche e i dati ambientali.

 

 

 


Fonte: Regenstrief Institute (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Li, [+2], M Boustani. Dementia risk prediction using decision-focused content selection from medical notes. Comp Biol&Med, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.