Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Coloranti commerciali ci aiuteranno a diagnosticare la demenza?

MRI brain scans by UCSFFoto: ucsf.edu

Oggi, quando un genitore, un parente o un amico che invecchia inizia a dimenticare le cose, una diagnosi ferma può essere sorprendentemente sfuggente. Anche per il morbo di Alzheimer (MA), che è la demenza più comune, i medici si appoggiano alle osservazioni comportamentali per la diagnosi. Le scansioni cerebrali e gli esami del sangue sono molto meno conclusivi. La diagnosi certa per qualsiasi demenza si ottiene solo dopo la morte.


Per colmare questo divario, i chimici della Università della California di San Francisco hanno sottoposto a vaglio centinaia di coloranti industriali per vedere quali si attaccano ai diversi tipi di ciuffi proteici che appaiono nel cervello con demenza. La selezione offre indizi su come progettare nuovi coloranti diagnostici che consentano agli scienziati di distinguere le demenze.


"I progressi con la diagnosi e il trattamento di tutte le diverse demenze sono pochi e lenti", ha affermato Jason Gestwicki PhD, professore di chimica farmaceutica della UCSF e autore senior della ricerca. "Siamo ottimisti sul fatto che il nostro approccio semplificato al vaglio dei coloranti possa cambiare il panorama della ricerca e, in definitiva, le cure che forniamo a queste condizioni devastanti".


Con lo studio pubblicato su Nature Chemistry, il team si è concentrato prima sulla proteina tau, che si raggruppa in forme uniche nel MA, nella paralisi sopranucleare progressiva e nella demenza frontotemporale. Hanno realizzato gruppi di tau di diverse forme e poi hanno testato 300 coloranti per vedere quali coloranti aderivano alle varie forme di tau.


Durante le prove ripetute, hanno ridotto l'elenco da 300 fino a 27 prodotti che si sono attaccati a tutti i ciuffi di tau, o solo ad alcuni di essi. Ulteriori test hanno lasciato solo i 10 più sicuri. Uno dei coloranti ha illuminato i ciuffi tau in un modello animale di MA, nonché in campioni prelevati dai pazienti di MA deceduti.


Gli scienziati hanno anche scelto coloranti per altre due proteine ​​che formano ciuffi in altre malattie e hanno trovato alcuni buoni risultati. Questi coloranti riproposti mostrano che i chimici potrebbero progettarne di nuovi che identificano le diverse forme di ciuffi proteici che sono segni distintivi di ogni demenza. Il gruppo di Gestwicki sta cercando di vedere come potrebbe essere usato il processo di selezione dei coloranti per affrontare una gamma più ampia di sfide diagnostiche in neurologia, cancro e altre condizioni.


"La chimica industriale ha prodotto migliaia di molecole che potrebbero fallire nella prima applicazione prevista", ha detto Gestwicki. "Ma alcune di loro potrebbero essere riproposte come vincitrici nella biomedicina".

 

 

 


Fonte: University of California - San Francisco (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: EC Carroll, [+16], JE Gestwicki. High-throughput discovery of fluoroprobes that recognize amyloid fibril polymorphs. Nat Chem, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)