Ricercatori del Centro Birchall della Keele University di Staffordshire in Gran Bretagna, hanno fornito la prova inequivocabile che, in condizioni all'incirca simili a quelle che si trovano nel cervello, il rame non può che impedire all'amiloide-beta di formare delle lamine beta.
E' quindi altamente improbabile che il rame sia direttamente coinvolto nella formazione delle placche senili dell'Alzheimer.
La ricerca, pubblicata sulla rivista online Scientific Reports di Nature, può anche implicare che una riduzione del livello di rame nel cervello è in grado di favorire il meccanismo del deposito di amiloide-beta in forma di placche senili nell'Alzheimer.
Questa ricerca affronta la questione sempre aperta sul ruolo del rame nel cervello nel contribuire alla formazione delle placche senili dell'Alzheimer.
Seppure la ricerca precedente del Centro Birchall della Keele avesse concluso che il rame è potenzialmente protettivo nella prevenire l'aggregazione della proteina amiloide-beta in lamine beta e la formazione di placche senili, la questione era ancora controversa per alcuni studiosi.
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Fonte: Materiale della Keele University.
Riferimento: Matthew Mold, Larissa Ouro-Gnao, Beata M Wieckowski, Christopher Exley. Copper prevents amyloid-β1–42 from forming amyloid fibrils under near-physiological conditions in vitro. Scientific Reports, 2013; 3 DOI: 10.1038/srep01256.
Pubblicato in Science Daily il 15 Febbraio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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