Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Biomarcatori di Alzheimer poco utili per la demenza frontotemporale

BOSTON - Gli stessi biomarcatori che discriminano con successo tra demenza frontotemporale (FTD) e Alzheimer (AD) non sembrano molto utili per differenziare i pazienti con demenza frontotemporale da quelli con problemi di memoria personali.


Un livello basso di amiloide beta 42 (Abeta42) e alti livelli di proteina tau nei fluidi cerebrospinali sono ora considerati importanti caratteristiche diagnostiche dell'Alzheimer. I livelli mediani di questi biomarcatori nei pazienti con FTD sono significativamente diversi da ciò che viene rilevato nei soggetti con Alzheimer, ma i livelli di questi marcatori sono troppo simili tra pazienti di FTD e quelli con problemi soggettivi di memoria  per essere utili nella diagnosi differenziale, ha detto la Dott.ssa Yolande Pijnenburg all'Alzheimer's Association International Conference 2013.


Anche se ci fosse una correlazione significativa, la sua specificità clinica potrebbe essere incerta, a questo punto, ha detto la dott.ssa Pijnenburg del VU University Medical Center di Amsterdam. "La demenza frontotemporale è così eterogenea patologicamente che è quasi impensabile che troveremo un biomarcatore specifico".


I risultati del suo nuovo studio sono stati un po' una delusione, non riuscendo a confermare il suo precedente lavoro (Clin. Chem Lab Med 2011;... 49:353-66), che suggeriva che sia la tau che la tau fosforilata (P-tau) potrebbero essere utili alla diagnosi.


Essa ha esaminato i livelli dei biomarcatori in una coorte di 363 pazienti reclutati dalla Amsterdam Dementia Cohort e da una clinica della memoria associata. Tra questi, 121 avevano l'Alzheimer, 121 avevano FTD, e 121 lamentele soggettive sulla memoria non patologiche. Il gruppo di FTD illustra il commento della Dott.ssa Pijnenburg sulle diverse patologie: 91 avevano la variante comportamentale della FTD e 30 soddisfacevano i criteri di Gorno-Tempini per la demenza semantica (variante temporale FTD), ma 30 corrispondevano anche ai criteri clinici per l'Alzheimer.


A tutti i soggetti sono stati prelevati liquidi cerebrospinali per esaminare i livelli di Abeta42, tau, e P-tau. I gruppi erano ben bilanciati per età (media 62 anni). La durata media della malattia era di circa 3 anni. Il punteggio medio Mini Mental State Examination era di 24 nel gruppo di FTD, 21 nel gruppo di Alzheimer, e 28 nei controlli con disturbi di memoria.

L'Abeta42 era più basso nei pazienti con Alzheimer ad una mediana di 488 pg/mL. Questo era significativamente inferiore al livello sia dei pazienti FTD (848 pg/mL) che dei controlli normali (935 pg / mL). Ma tra l'FTD e i gruppi di controllo, né i livelli mediani né gli intervalli erano significativamente differenti. L'accuratezza diagnostica è stata dell'89% per discriminare la FTD dall'Alzheimer e del 57% per la discriminante tra FTD e i controlli.


Il quadro è simile per la tau totale. Il livello era più alto nei pazienti di Alzheimer (mediana 662 pg/mL), seguita dal gruppo FTD (345 pg/ml) e dal gruppo di controllo (245 pg/ml). Ma ancora una volta, né questi livelli né la loro gamma di valori erano significativamente diversi tra loro. L'accuratezza diagnostica è stata dell'81% per discriminare la FTD dall'Alzheimer e del 69% perdiscriminare la FTD dai controlli.


Anche la P-tau è analogamente elevata nei pazienti di Alzheimer (mediana 86 pg/ml) e quasi identica sia in FTD (42 pg/mL) che nei controlli (45 pg/mL). L'accuratezza diagnostica è stata dell'87% per discriminare la FTD dall'Alzheimer e del 53% per discriminare la FTD dai controlli.

Il rapporto tau/Abeta42 aveva una accuratezza diagnostica del 91% per la discriminante FTD dall'Alzheimer e del 72% per discriminare la FTD dai controlli.


La Dott.ssa Pijnenburg ha espresso qualche speranza per l'utilità dei biomarker in futuro, nonostante i livelli piuttosto bassi di precisione per la discriminazione della FTD di questo studio. "C'è molta poca rilevanza nella misurazione di Abeta42 o P-tau, ma sia la tau totale che il rapporto tau/Abeta42 hanno un certo interesse diagnostico", ha detto.


Durante la discussione, ha affrontato alcune questioni sui livelli inaspettatamente bassi di tau nella coorte di FTD. I pazienti con FTD hanno una progressione della malattia più rapida e più atrofia del cervello dei malati di Alzheimer. La tau è direttamente correlata alla neurodegenerazione. Allora perché, le è stato chiesto, non c'è maggiore tau nel liquido cerebrospinale? "Credo che potrebbe essere correlata alla natura focale della FTD", ha detto. "L'Alzheimer è più diffuso".


La Dott.ssa Pijnenburg non ha rivelato conflitti di interesse.

 

 

 

 

 


Pubblicato da Michele G. Sullivan in Clinical Psychiatry News (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)