Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come l'invecchiamento cambia i neuroni

Finora non era chiaro come l'invecchiamento colpisce la comunicazione tra i neuroni, un gap che rende più difficile trattare una serie di disturbi, tra cui l'Alzheimer e il Parkinson.


Un nuovo studio dal campus della Florida del The Scripps Research Institute (TSRI) chiarisce come l'invecchiamento colpisce i circuiti neurali del cervello, alterando (in alcuni casi significativamente) l'espressione genica nei singoli neuroni.


Queste scoperte potrebbero indicare la strada verso la comprensione piena di come l'invecchiamento influenza la nostra capacità cognitiva e verso nuovi bersagli terapeutici per il trattamento delle malattie neurodegenerative.


"Anche se non sappiamo esattamente perché, sappiamo che con l'invecchiamento insorge uno squilibrio nella segnalazione, e abbiamo individuato questi cambiamenti a livello del singolo neurone", ha detto Sathyanarayanan V. Puthanveettil, professore assistente del TSRI che ha guidato il lavoro. "Se riuscissimo a identificare le basi di questo meccanismo, potremmo puntare al meccanismo specifico, per influenzare o invertire il processo di invecchiamento dei neuroni umani".


Per registrare le proprietà elettriche e fisiologiche dei singoli neuroni, gli scienziati hanno creato un nuovo metodo e l'hanno applicato alla lumaca marina Aplysia californica, un modello animale ampiamente usato. Molte firme di espressione genica dll'Aplysia hanno controparti nel genoma umano. Con questa metodologia, pubblicata sul Journal of Visualized Experiments, gli scienziati sono quindi riusciti a concentrarsi sul neurone R15, un neurone che "spara" a raffica, implicato nella regolazione del contenuto d'acqua e nella riproduzione, mostrando come cambiano con l'età la sua risposta al neurotrasmettitore acetilcolina e l'espressione genica.


In uno studio pubblicato sulla rivista PLoS ONE, il team ha descritto le modifiche specifiche degli impulsi e dei potenziali d'azione (che hanno un ruolo centrale nella comunicazione da-cellula-a-cellula) durante l'invecchiamento dell'R15, suggerendo che i cambiamenti nella risposta all'acetilcolina durante l'invecchiamento sono conservati nel corso dell'evoluzione degli organismi dalle lumache ai mammiferi.

 

**************

In un altro studio, pubblicato in BMC Genomics, il team ha rivelato informazioni inattese sull'espressione genica durante l'invecchiamento dell'R15. "L'invecchiamento porta cambiamenti bidirezionali nell'espressione genica", ha detto Puthanveettil. "Alcune espressioni geniche salgono, altre scendono. Questo è sorprendente, soprattutto che qualche espressione genica salga, è qualcosa che non si associa necessariamente all'invecchiamento".


Lo studio ha anche rilevato che più di 1.000 sequenze di DNA sono regolate in modo diverso nei neuroni R15 maturi rispetto a quelli vecchi. Tra i percorsi biologici specifici che sono alterati, ci sono reti coinvolte in: segnalazione cellulare e sviluppo del sistema muscolo-scheletrico; morte e sopravvivenza cellulare; manutenzione della funzione cellulare e sviluppo embrionale; malattie neurologiche e disturbi ereditari e dello sviluppo.


Per confermare questi risultati, Puthanveettil ed i suoi colleghi hanno anche isolato ed esaminato altri tre neuroni dell'Aplysia. È interessante notare che, mentre tutti i neuroni hanno mostrato cambiamenti nell'espressione genica con l'età, questi cambiamenti non erano simili in tutti i neuroni. Anche l'entità della variazione era specifica per i singoli neuroni. Gli scienziati ora stanno studiando come e perché l'invecchiamento colpisce i neuroni in modo diverso.


Gli studi sono stati finanziati dal National Institutes of Health, dalla Whitehall Foundation e dallo Stato della Florida.

 

 

 

 

 


Fonte:  Scripps Research Institute.

Riferimenti:

  1. Komol Akhmedov, Beena M. Kadakkuzha, Sathyanarayanan V. Puthanveettil. Aplysia Ganglia Preparation for Electrophysiological and Molecular Analyses of Single Neurons. Journal of Visualized Experiments, 2014; (83) DOI: 10.3791/51075
  2. Komolitdin Akhmedov, Valerio Rizzo, Beena M. Kadakkuzha, Christopher J. Carter, Neil S. Magoski, Thomas R. Capo, Sathyanarayanan V. Puthanveettil. Decreased Response to Acetylcholine during Aging of Aplysia Neuron R15. PLoS ONE, 2013; 8 (12): e84793 DOI: 10.1371/journal.pone.0084793
  3. Beena M Kadakkuzha, Komolitdin Akhmedov, Tom R Capo, Anthony C Carvalloza, Mohammad Fallahi, Sathyanarayanan V Puthanveettil. Age-associated bidirectional modulation of gene expression in single identified R15 neuron of Aplysia. BMC Genomics, 2013; 14 (1): 880 DOI: 10.1186/1471-2164-14-880


Pubblicato in scripps.edu (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)