Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovato regolatore dell'accumulo di placca amiloide dell'Alzheimer

Gli scienziati del campus della Florida del The Scripps Research Institute hanno identificato il regolatore cruciale di una molecola pesantemente coinvolta nella progressione dell''Alzheimer.


Il nuovo studio, anticipato nell'edizione on line del Journal of Biological Chemistry, dimostra per la prima volta che i livelli di questa proteina regolatoria sono minori nel cervello dei malati di Alzheimer e che questo calo potrebbe essere un fattore significativo nella progressione della malattia.


Il regolatore è chiamato Rheb, una proteina che molti credono possa essere attiva nella plasticità neuronale, la capacità del cervello di cambiare in risposta all'apprendimento. Nel nuovo studio, gli scienziati hanno scoperto che la Rheb lega e regola l'attività di una molecola chiamata BACE1, un enzima importante nella patologia dell'Alzheimer, stabilendo per la prima volta un nuovo collegamento molecolare tra Rheb e BACE1.


"Abbiamo trovato che la Rheb regola la BACE1, che è un importante obiettivo farmacologico nell'Alzheimer", ha detto Srini Subramaniam, il biologo del TSRI che ha condotto lo studio. "Gli studi autoptici sul cervello dei pazienti di Alzheimer hanno trovato una riduzione di Rheb significativa, per cui è possibile che un aumento di Rheb possa invertire l'accumulo di placca amiloide".


Lo studio ha rilevato che in alcuni modelli animali geneticamente modificati, un incremento di Rheb si dimostra in grado di ridurre il livello di BACE1 e la produzione di placca amiloide. "Se fossimo in grado di scoprire il meccanismo con cui la Rheb altera i livelli di BACE1, ciò sarebbe un ottimo obiettivo per un farmaco", ha detto Neelam Shahani, uno dei primi autori dello studio con William Pryor, entrambi soci di ricerca nel laboratorio di Subramaniam.


Il nuovo studio indica che la Rheb degrada la BACE1 attraverso una serie di percorsi, ma è necessaria altra ricerca prima di poter sviluppare dei farmaci candidati. "Siamo molto interessati al processo di malattia e contiamo di andare avanti per capire con precisione come la Rheb regolamenta la BACE1", ha detto Pryor.


Oltre a Subramaniam, Shahani e Pryor, altri autori dello studio comprendono Supriya Swarnkar del TSRI; Nikolai Kholodilov e Robert E. Burke della Columbia University; e Gopal Thinakaran della University of Chicago. Questo lavoro è stato finanziato da un O'Keeffe Neuroscience Scholar Award e dallo Stato della Florida.

 

 

 

 

 


FonteScripps Research Institute.

Riferimenti:  N. Shahani, W. Pryor, S. Swarnkar, N. Kholodilov, G. Thinakaran, R. E. Burke, S. Subramaniam. Rheb GTPase Regulates  -Secretase Levels and Amyloid   Generation. Journal of Biological Chemistry, 2013; DOI: 10.1074/jbc.M113.532713

Pubblicato in scripps.edu (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)