Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un singolo 'neurone-fulcro' orchestra l'attività di un intero circuito cerebrale

L'idea di mappare il cervello non è nuova.


I ricercatori sanno da anni che la chiave per trattare, curare, e anche prevenire disturbi cerebrali come l'Alzheimer, l'epilessia, e il trauma cranico, è capire come il cervello registra, elabora, immagazzina e recupera le informazioni.


Una nuova ricerca della Università di Tel Aviv, pubblicata in PLoS Computational Biology, apporta un importante contributo agli sforzi per navigare nel cervello.


Lo studio del Prof. Eshel Ben-Jacob e del dottor Paolo Bonifazi della Facoltà di Fisica e Astronomia e della Facoltà Sagol di Neuroscienze della TAU, e del Prof. Alessandro Torcini e del Dr. Stefano Luccioli dell'Instituto dei Sistemi Complessi, sotto gli auspici del «Joint Italian-Israeli Laboratory on Integrative Network Neuroscience» della TAU, offre un preciso modello dell'organizzazione dei circuiti neuronali nello sviluppo.


In uno studio precedente sull'ippocampo di topi appena nati, il dottor Bonifazi aveva scoperto che alcuni "neuroni-fulcro" orchestrano il comportamento di interi circuiti. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno sfruttato una tecnologia all'avanguardia per riprodurre questi risultati in un modello di circuiti neuronali simulato al computer. "Se fossimo in grado di identificare il tipo cellulare dei neuroni-fulcro, potremmo tentare di riprodurli in vitro dalle cellule staminali e trapiantarli nelle circuiterie cerebrali invecchiate o danneggiate, per recuperarne la funzionalità", ha detto il dottor Bonifazi.

 

Dinamiche di volo e neuroni del cervello

"Immaginiamo che solo pochi aeroporti al mondo sono responsabili di tutte le dinamiche di volo del pianeta", ha detto il dottor Bonifazi. "Abbiamo scoperto che questo è il caso anche dei neuroni-fulcro nell'orchestrare la sincronizzazione dei circuiti durante lo sviluppo. Abbiamo riprodotto questi risultati in un nuovo modello al computer".


Secondo questo modello, un neurone-fulcro stimolato impatta la dinamica di un intero circuito; analogamente, un solo neurone silenziato sopprime qualsiasi attività coordinata del circuito. "Stiamo contribuendo agli sforzi per identificare i neuroni che sono più importanti per specifici circuiti neuronali", ha detto il dottor Bonifazi. "Se riusciremo ad identificare le cellule che hanno un ruolo importante nel controllo della dinamica del circuito, sapremo come comunicare con un intero circuito, come nel caso della comunicazione tra il cervello e le protesi".

 

Condurre l'orchestra del cervello

Nel corso della ricerca, il team ha scoperto che l'attivazione tempestiva delle cellule è fondamentale per il corretto funzionamento dei neuroni-fulcro, che, a loro volta, dirigono l'intera dinamica della rete. In altre parole, un certo numero di neuroni-fulcro lavora in modo temporalmente organizzato, secondo il quale "tutti devono essere attivi al momento giusto", secondo il dottor Bonifazi.


L'attivazione coordinata impatta l'intera rete. Alternando anche solo i tempi delle attività di un neurone, i ricercatori sono riusciti ad influenzare il funzionamento di un piccolo gruppo di neuroni, e infine di quello di tutta la rete.


"Il nostro studio si inserisce nel quadro della «teoria delle reti complesse», una disciplina emergente che esplora le tendenze e le proprietà simili tra tutti i tipi di reti - vale a dire le reti sociali, le reti biologiche, anche le centrali energetiche", ha detto il dottor Bonifazi. "Questo approccio teorico offre conoscenze fondamentali dei vari sistemi, tra cui la rete di circuiti neuronali del nostro cervello".


Parallelamente allo studio teorico, i ricercatori stanno conducendo esperimenti sui sistemi di coltura in vitro per identificare meglio le proprietà elettrofisiologiche e chimiche dei neuroni-fulcro. Il laboratorio congiunto Italia-Israele è coinvolto anche in un progetto europeo volto a collegare circuiterie neuronali biologiche ed artificiali per ripristinare le funzioni cerebrali perdute.

 

 

 

 

 


FonteAmerican Friends of Tel Aviv University  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Stefano Luccioli, Eshel Ben-Jacob, Ari Barzilai, Paolo Bonifazi, Alessandro Torcini. Clique of Functional Hubs Orchestrates Population Bursts in Developmentally Regulated Neural Networks. PLoS Computational Biology, 2014; 10 (9): e1003823 DOI: 10.1371/journal.pcbi.1003823

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)