Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Consulenti finanziari: come aiutare il cliente con demenza?

Trattare con i clienti che hanno la demenza è in genere uno degli scenari più difficili che i consulenti finanziari possano incontrare. Non solo richiede una misura speciale di compassione e comprensione, ma può anche essere un terreno disseminato di pericoli legali per coloro che non hanno esperienza in questo settore.

I consulenti che lavorano con coloro che sono affetti da Alzheimer, o da altre forme di demenza, hanno bisogno di seguire alcuni passaggi chiave al fine di proteggere se stessi e i loro clienti.

 

Segnali di pericolo

Il primo passo nel trattare con la demenza sta nella capacità di riconoscerne i sintomi nei clienti. L'insorgenza di questa condizione può manifestarsi in molti modi, ma alcuni segnali comuni possono comprendere una continua dimenticanza, un cambiamento improvviso e sostanziale nel modo in cui il cliente gestisce i suoi soldi o nelle frequenti prove di incertezza o di dialogo poco chiaro.

I consulenti che sospettano che i loro clienti possano avere di fronte questo problema potrebbero rivelarsi saggi nel chiamarli in ufficio per un incontro, e valutare più da vicino la situazione. Se è evidente che qualcosa non va, può essere il caso di suggerire delicatamente di vedere un medico.

I consulenti devono anche essere doppiamente consapevoli delle situazioni in cui amici, parenti o altri predatori senza scrupoli si attaccano ai clienti in questa condizione per ottenere i loro soldi o le loro proprietà.

La richiesta di fare un regalo consistente a una parte o a un beneficiario, che il cliente non aveva mai citato prima, deve essere sempre indagata a fondo per assicurare che il cliente non vi sia stato costretto.

 

La preparazione è la chiave

I programmatori che servono dei clienti anziani dovrebbero sempre essere proattivi nell'accertare che questi clienti abbiano i loro piani immobiliari in ordine e devono conservare copia in archivio di testamenti, fondi e procure.

E' inoltre consigliato incontrare eredi ed esecutori futuri in modo che coloro che hanno in programma di prendere decisioni per conto di un cliente, quando arriva la demenza sappiano a chi rivolgersi.

Una lettera completa di istruzioni che delinei chiaramente tutte le attività di un cliente e la sua posizione è un altro documento molto utile da tenere sempre aggiornato. Questa lettera dovrebbe contenere anche i nomi e le informazioni di contatto di tutti coloro che devono essere coinvolti nella gestione degli affari del cliente, tipo amici, parenti, vicini di casa, agenti assicurativi, broker, banchieri e finanziatori.

I consulenti dovrebbero anche avere un insieme ben delineato di procedure d'ufficio che devono essere seguite dai loro dipendenti quando si presenta questa situazione.

 

A proposito di responsabilità

I pianificatori devono pensare alla loro stessa protezione, come a quella dei clienti, quando si tratta di gestire gli affari dei non-capaci. Senza una specifica autorizzazione è pericoloso prendere una qualsiasi iniziativa materiale per conto dei loro clienti, in particolare quando si tratta di operazioni finanziarie o movimenti di denaro.

I pianificatori non dovrebbero esitare a contattare eredi o parenti designati al primo segno di demenza. I figli o gli altri vicini al cliente possono essere in grado di confermare la condizione e avviare quindi le procedure necessarie.

E' anche una buona accortezza incontrare faccia a faccia gli eredi, i beneficiari di un cliente e l'avvocato in un momento in cui il cliente è ancora mentalmente sano, per prevenire potenziali equivoci e garantire che siano affrontati correttamente i desideri del cliente.

 

Il Fattore Personale

Nonostante la loro importanza, la maggior parte dei consulenti con esperienza diranno che gli aspetti giuridici della demenza del cliente sono di solito la parte più facile da gestire della situazione, almeno per coloro che si sono preparati.

Affrontare i clienti con questo problema in modo attento e professionale richiede tatto e discrezione eccezionali, e anche informare i parenti o i beneficiari di ciò che sta accadendo può essere difficile.

In effetti può essere una buona idea consultare un caregiver professionale in questo settore per ottenere informazioni e consigli su come affrontare la situazione, perché ci possono essere casi in cui consulenti incontrano negazione o resistenza da parte di una o più parti coinvolte.

Anche arruolare un consulente professionale mentale o spirituale, come il terapeuta, il pastore o il rabbino del cliente, può essere utile per risolvere questi problemi. E per i clienti che sono amici o parenti del consulente, può anche essere necessario separare i sentimenti personali dal dovere.

 

Per concludere

Trattare con la demenza può essere difficile per tutti coloro che sono coinvolti con la persona interessata. I promotori finanziari devono assicurarsi che ci siano procedure in atto e formare i propri dipendenti nei loro rispettivi ruoli per affrontare questa situazione.

La preparazione adeguata è la chiave per garantire che le esigenze e i desideri del loro cliente siano soddisfatti e tutte le altre parti possano concentrarsi su come aiutare la transizione del cliente dal ruolo decisionale.

Ma i consulenti che sono in grado di aiutare i clienti a muoversi in questo difficile processo daranno un beneficio enorme non solo a loro, ma a tutti gli altri che sono coinvolti e lasceranno un retaggio duraturo di professionalità generosa che sarà ripagato in seguito.

 

 

 

 

 


Fonte: Mark P. Cussen CFP®/CMFC/AFC in Investopedia (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.