Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le fluttuazioni del magnesio nelle 24 ore regolano il nostro orologio interno

Le fluttuazioni del magnesio nelle 24 ore regolano il nostro orologio internoIl ciclo delle funzioni del corpo nelle 24 ore.

Il magnesio, un nutriente presente in molti cibi, aiuta le cellule a mantenere il senso del tempo, per far fronte al ciclo naturale giorno/notte dell'ambiente.


I ricercatori sono convinti che questa scoperta fatta nelle cellule si possa applicare agli orologi presenti in tutto il corpo, che influenzano i cicli giornalieri di sonno e veglia (i ritmi circadiani), il rilascio di ormoni, la temperatura corporea e altre importanti funzioni corporee delle persone.


La sorprendente scoperta può aiutare a sviluppare la cronoterapia (cure programmate in base al momento della giornata) nelle persone, e a sviluppare nuove varietà di colture con rendimenti più alti o con stagioni di raccolta regolabili.


Gli esperimenti nei tre tipi principali di organismi biologici (cellule umane, alghe e funghi) hanno trovato in ognuno dei casi che i livelli di magnesio nelle cellule aumentano e diminuiscono con un ciclo giornaliero. Gli scienziati hanno scoperto che questa oscillazione è fondamentale per sostenere l'orologio di 24 ore nelle cellule. E sono stati sorpresi di scoprire che l'oscillazione ha anche un enorme impatto sul metabolismo delle cellule (la velocità di conversione dei nutrienti in energia) nel corso della giornata.


I ricercatori della Università di Edimburgo, e del Laboratorio MRC di Biologia Molecolare di Cambridge, hanno usato le analisi molecolari per scoprire che la concentrazione di magnesio si alza e si abbassa in un ciclo di 24 ore in tutti i tipi di cellule, e che questo impatta sugli orologi interni delle cellule.

Può essere rilevante perché:

I disturbi dei cicli circadiani (cicli quotidiani sonno/veglia) sono stati collegati da più studi all'insorgenza dell'Alzheimer.


Ulteriori test hanno dimostrato che i livelli di magnesio sono legati alla capacità delle cellule di bruciare energia. Si sapeva già che il magnesio è essenziale per aiutare gli esseri viventi a convertire gli alimenti in combustibile, ma gli scienziati sono stati sorpresi di scoprire che esso controlla anche quando avviene questa funzione biologica, e la sua efficienza.


Il Dr Gerben van Ooijen, della Facoltà di Scienze Biologiche dell'Università di Edimburgo, autore senior dello studio, afferma: "Gli orologi interni sono fondamentali per tutti gli esseri viventi. Essi influenzano molti aspetti della salute e della malattia nel nostro corpo, ma anche nelle piante coltivate e nei microrganismi. Ora è essenziale scoprire le conseguenze di queste osservazioni fondamentalmente nuove nei tessuti o negli organismi, per attrezzarci meglio a influenzarli negli organismi complessi, per scopi medici e agricoli futuri".

 
Lo studio, pubblicato su Nature, è stato finanziato dalla Royal Society, dal Medical Research Council e dal Wellcome Trust.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Edinburgh (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kevin A. Feeney, Louise L. Hansen, Marrit Putker, Consuelo Olivares-Yañez, Jason Day, Lorna J. Eades, Luis F. Larrondo, Nathaniel P. Hoyle, John S. O’Neill, Gerben van Ooijen. Daily magnesium fluxes regulate cellular timekeeping and energy balance. Nature, 2016; DOI: 10.1038/nature17407

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.