Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nell'Alzheimer sono 'disregolati' i livelli di acidi grassi nel cervello

La concentrazione di sei acidi grassi insaturi in aree cruciali del cervello è associata ai sintomi cognitivi e alla neuropatologia dell'Alzheimer (AD), secondo uno studio pubblicato su PLoS Medicine.


Cristina Legido-Quigley del King College di Londra, Madhav Thambisetty del National Institute on Aging degli Stati Uniti e colleghi, hanno condotto uno studio generico sui profili metabolici, confrontando la concentrazione di 100 metaboliti acidi grassi strutturalmente distinti, in campioni di tessuto cerebrale di anziani iscritti al Baltimore Longitudinal Study of Aging.


Tutti i partecipanti avevano avuto valutazioni cognitive nell'anno prima della morte e valutazioni neuropatologiche dettagliate all'autopsia. I partecipanti erano di tre gruppi: 14 persone con cervello sano, 15 con proteine ​​tau o amiloide neuropatologiche nel cervello, ma che non avevano mostrato problemi di memoria, e 14 con AD. I livelli di metaboliti sono stati misurati nei campioni provenienti da regioni cerebrali vulnerabili alla patologia AD (giro frontale medio e temporale inferiore) e quelle da un'area resistente alla patologia AD (cervelletto).


I ricercatori hanno scoperto che l'AD era associata ai livelli di 6 acidi grassi insaturi (UFA) nelle aree del cervello vulnerabili: acido linoleico, acido linolenico, acido docosaesaenoico, acido eicosapentaenoico, acido oleico e acido arachidonico.


Poiché questo studio è osservazionale, non è chiaro se è la disregolazione degli UFA a guidare la patologia AD o se ne è una conseguenza. Gli autori fanno notare, inoltre, che questo è un piccolo studio, a causa della disponibilità limitata di campioni di tessuto con valutazioni cognitive longitudinali e valutazioni neuropatologiche dettagliate al momento della morte, e che negli approcci metabolomici generici come questo, non a tutte le funzioni dei metaboliti può essere assegnata l'identità.


Sono quindi necessari studi più ampi per confermare i risultati e individuare altri metaboliti associati all'AD. Comunque gli autori concludono che questo "lavoro suggerisce che la disregolazione del metabolismo degli UFA ha un ruolo nel guidare la patologia AD e che questi risultati forniscono ulteriori prove della base metabolica della patogenesi di AD".

 

 

 


Fonte: PLOS via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Stuart G. Snowden, Amera A. Ebshiana, Abdul Hye, Yang An, Olga Pletnikova, Richard O’Brien, John Troncoso, Cristina Legido-Quigley, Madhav Thambisetty. Association between fatty acid metabolism in the brain and Alzheimer disease neuropathology and cognitive performance: A nontargeted metabolomic study. PLOS, Published: March 21, 2017. DOI: 10.1371/journal.pmed.1002266

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)