Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I fattori chiave della longevità sono diversi da quelli che vengono comunemente citati

"Su con la vita", "smettila di preoccuparti", "non lavorare così duramente": sono buoni consigli per una lunga vita? A quanto pare, no.

Ricercatori dell'University of California di Riverside hanno scoperto esattamente il contrario, in uno studio innovativo della personalità come predittore della longevità.

"E' sorprendente come ipotesi comuni - sia tra scienziati che nei media - siano spesso sbagliati", ha detto Howard S. Friedman, il professore di psicologia che ha condotto lo studio durato 20 anni. Friedman e Leslie R. Martin(Ph.D.), ex-alunno del 1996 della stessa Università, e altri ricercatori, hanno pubblicato i risultati in "The Longevity Project: Surprising Discoveries for Health and Long Life from the Landmark Eight-Decade Study" (Hudson Street Press, Marzo 2011).

Friedman e Martin hanno esaminato, raffinato ed integrato dati raccolti dal compianto psicologo Louis Terman dell'Università di Stanford e da ricercatori successivi, su oltre 1.500 bambini svegli, che avevano circa 10 anni quando è iniziato lo studio nel 1921. "Probabilmente la nostra scoperta più sorprendente è stata che caratteristiche della personalità e delle relazioni sociali dell'infanzia sono in grado di far prevedere il rischio di una determinata persona di morire decenni più tardi," ha concluso Friedman.

Il Progetto Longevity, come è stato chiamato lo studio, ha seguito i bambini nella loro vita, ha raccolto informazioni comprendenti storie familiari e relazioni, valutazioni della personalità di insegnanti e genitori, hobby, possesso di animali domestici, successo di carriera, livelli di istruzione, servizio militare e numerosi altri dettagli.

"Quando abbiamo iniziato, eravamo frustrati a proposito dello stato della ricerca sulle differenze individuali, lo stress, la salute e la longevità", ha ricordato Friedman. "Era chiaro che alcune persone erano più inclini alle malattie, era richiesto loro più tempo per recuperare, o morire prima, mentre altri della stessa età sono stati in grado di prosperare. Sono state proposte ogni tipo di spiegazione - ansia, mancanza di esercizio fisico, lavoro snervante, assunzione di rischi, mancanza di religione, asocialità, disintegrazione dei gruppi sociali, pessimismo, scarso accesso alle cure mediche e modelli di comportamento di tipo A". Ma nessuna di queste ipotesi è stata ben studiata a lungo termine. Cioè, nessuno ha seguito le persone passo dopo passo per tutta la vita.

Quando Friedman e Martin hanno iniziato la loro ricerca nel 1991, avevano progettato di trascorrere sei mesi sull'esame dei predittori della salute e della longevità tra i partecipanti agli studi di Terman. Ma il progetto è proseguito nel corso dei successivi due decenni - finanziato in parte dal National Institute on Aging - e il team ha coinvolto più di 100 laureati e studenti universitari che hanno rintracciato i certificati di morte, valutato interviste e analizzato decine di migliaia di pagine di informazioni sui partecipanti agli studi di Terman nel corso degli anni. "Siamo arrivati ad una nuova comprensione su felicità e salute", ha detto Martin, oggi professore di psicologia a La Sierra University a Riverside. "Una delle scoperte che stupisce davvero tutti noi, è che i partecipanti al progetto Longevity più allegri e con il migliore senso dell'umorismo da bambini hanno vissuto una vita più breve, in media, di quelli che erano meno allegri e scherzosi. Sono stati gli individui più prudenti e tenaci che hanno vissuto una vita più sana e longeva."

Parte della spiegazione sta nel comportamento sanitario: i bambini più allegri, "contenti-e-fortunati" tendevano a prendere più rischi con la salute nel corso degli anni, ha osservato Friedman. Anche se un approccio ottimistico può essere utile in caso di crisi, "abbiamo scoperto che, come orientamento generale di vita, un eccessivo senso che 'tutto andrà bene' può essere pericoloso perché può indurre a essere incurante di cose che sono importanti per la salute e la longevità. Prudenza e tenacia, però, hanno portato vari vantaggi importanti per molti anni. Si scopre che la felicità non è una fonte principale di buona salute. Invece, la felicità e la salute vanno insieme perché hanno radici comuni". Molti dei risultati dello studio UCR si contrappongono alla saggezza convenzionale, come ad esempio:

  • Il matrimonio può essere buono per salute degli uomini, ma non influisce su quella delle donne. Uomini sposati regolarmente (coloro che sono rimasti nel matrimonio a lungo) hanno una probabilità di vivere fino a 70 anni e oltre; meno di un terzo degli uomini divorziati hanno avuto la probabilità di vivere fino a 70 anni; e gli uomini che non si sono mai sposati sono sopravvissuti sia a coloro che si sono risposati che a quelli divorziati (in modo più significativo), ma non hanno vissuto più a lungo degli uomini sposati.
  • Essere divorziati è molto meno nocivo per la salute delle donne. Le donne divorziate e che non si sono risposate hanno vissuto quasi quanto quelle che stabilmente sposate.
  • "Non lavorare troppo, non essere stressati" non funziona per una buona salute e una lunga vita. I soggetti studiati da Terman che erano più coinvolti e impegnati nel lavoro hanno avuto i migliori risultati di vita. Uomini e le donne produttivi in modo stabile, vivevano più a lungo rispetto ai loro compagni più pacifici.
  • Iniziare a frequentare la scuola troppo presto (in prima elementare prima di 6 anni) è un fattore di rischio per la mortalità precoce. E' molto più importante per i bambini giocare a sufficienza ed relazionarsi con i compagni di classe.
  • Giocare con animali non è associato con una maggiore durata della vita. Animali domestici possono a volte migliorare il benessere, ma non sostituiscono gli amici.
  • Veterani di guerra hanno meno probabilità di vivere una vita lunga, ma sorprendentemente lo stress psicologico della guerra in sé non è necessariamente una minaccia per la salute. Piuttosto, influisce la cascata di modelli malsani che a volte segue la fine del servizio. Coloro che trovano un significato in un'esperienza traumatica e sono in grado di ristabilire un senso di sicurezza con il mondo sono di solito quelli che tornano su un percorso sano.
  • Le persone che sentono di essere amati e che qualcuno si prende cura di loro segnalano un miglior senso di benessere, ma questo non li aiuta a vivere più a lungo. Il vantaggio più evidente per la salute delle relazioni sociali viene da essere coinvolto e aiutare gli altri. I gruppi a cui ci si associa spesso determinano il tipo di persona che si diventa - sano o malato.

Non è mai troppo tardi per scegliere un percorso sano, dicono Friedman e Martin. Il primo passo è quello di buttare via le liste e smettere di preoccuparsi dei problemi. "Alcune dei dettagli che pensiamo ci aiuteranno a vivere una vita lunga e sana (come preoccuparsi del rapporto tra gli acidi grassi omega-6 e Omega-3 negli alimenti che mangiamo), in realtà sono false piste che ci distraggono dai percorsi principali" ha detto Friedman. "Quando riconosciamo i modelli a lungo termine sani o malati in noi stessi, allora possiamo iniziare a ottimizzare i modelli che portano alla salute".

"La strategia migliore è modificare il comportamento per 'fasi' successive" consiglia Martin. "Non puoi cambiare le cose importanti su di te in una notte. Ma fare piccole modifiche, e ripeterle, può infine creare quel percorso che porta a una vita più lunga."

 

 


Fonte: Materiale fornito da University of California - Riverside.

Pubblicato su ScienceDaily il 12 marzo 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.