Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Wandering: Toscana decide di dotare i malati di demenza di tracciatori satellitari

Aumentano anche in Toscana i casi di scomparsa di persone affette da demenza, che rendono necessarie attività di ricerca e di soccorso. Per questo la Prefettura di Firenze, in attuazione delle direttive ministeriali (circolare ministero dell'Interno del 7 ottobre 2015) lancia un "Piano di intervento coordinato per la ricerca e il soccorso delle persone affette da patologie neurodegenerative", che coinvolge anche Regione Toscana, Associazione Aima (Associazione italiana malati di Alzheimer) Firenze, e Associazione Penelope onlus, sezione territoriale Toscana. Una delibera approvata dalla giunta nel corso della sua ultima seduta contiene un accordo di collaborazione che verrà siglato a breve tra i quattro soggetti coinvolti nel Piano. Nella stessa seduta, sul tema delle demenze la giunta ha approvato un'altra importante delibera, con la quale si vara il Piano Regionale delle Demenze.

"Con il progressivo invecchiamento della popolazione, anche il  fenomeno della scomparsa di persone affette da patologie neurodegenerative, che danno origine a perdita delle memoria o disorientamento spaziale, è purtroppo in crescita - dice l'assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi - Questo fenomeno mette a rischio l'incolumità e qualche volta la vita stessa di queste persone, nella maggior parte anziani, e la serenità delle loro famiglie. La Regione Toscana ha deciso quindi di partecipare all'attuazione del Piano messo a punto dalla Prefettura per la ricerca e il soccorso di queste persone. Ciascun ente e associazione prenderà parte al Piano in base alle proprie competenze. Con un'altra delibera abbiamo approvato il Piano Regionale delle Demenze, per fornire a tutti gli operatori le indicazioni più aggiornate per la diagnosi e l'assistenza dei pazienti e il supporto alle famiglie".

Il Piano di intervento coordinato per la ricerca e il soccorso delle persone affette da patologie neurodegenerative

Il progetto prevede di dotare le persone, generalmente anziane, che soffrono di patologie neurodegenerative, di un dispositivo di geolocalizzazione che consenta di individuarne la posizione mediante il Gps e fornire tutte le informazioni necessarie attraverso una scheda Sim. Se la persona scompare, i familiari avvertono un Centro di monitoraggio attivo h24 che, sulla base delle informazioni ricevute, localizza la persona scomparsa, attivando poi l'intervento delle forze di polizia, del servizio sanitario, del volontariato.

L'acquisto dei dispositivo di geolocalizzazione sarà a carico dell'Aima, che lo darà in comodato al beneficiario, a carico del quale resterà il costo di attivazione della scheda Sim. La Prefettura si impegna a sensibilizzare le forze dell'ordine affinché collaborino attraverso le sale operative al rintraccio delle persone, raccordando le diverse componenti del sistema di ricerca.

La Regione Toscana si impegna a divulgare il progetto di geolocalizzazione su tutto il territorio regionale, coinvolgere Asl e Zone distretto/Società della salute, favorire la collaborazione al progetto da parte del Servizio sanitario. L'Aima individuerà i modelli di geolocalizzazione più rispondenti alle necessità e il soggetto che svolgerà la funzione di Centro di monitoraggio, e consegnerà alle famiglie dei malati, individuate dai Centri di Ascolto Alzheimer, i dispositivi. L'associazione Penelope onlus fornirà il supporto psicologico e l'assistenza legale alle famiglie delle persone scomparse.

In caso di scomparsa, o anche allontanamento volontario, queste le procedure. I familiari avvertono il Centro di monitoraggio. Nel caso che le prime ricerche attraverso la geolocalizzazione non sortiscano effetto, il Centro di monitoraggio attiva la Centrale/Sala operativa delìa forza di polizia competente (112 o 113). A rintraccio avvenuto, la forza di polizia provvede a riaffidare il malato ai familiari o al personale assistente. Se necessita di soccorso sanitario, viene attivato il 118 o l'azienda sanitaria.

Il Piano Regionale delle Demenze

La demenza è la quarta causa di morte negli ultra65enni nei Paesi occidentali, ed è una delle cause di disabilità più importanti nella popolazione anziana, responsabile di oltre la metà dei ricoveri nelle Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali). La prevalenza della malattia aumenta con l'età ed è maggiore nel sesso femminile. E' la patologia cronico degenerativa da cui si attende, nei prossimi decenni, il massimo aumento (+57% nel 2030, +130% nel 2050). La demenza è una patologia con forti risvolti sociali, della durata media di 8/10 anni, progressiva, e che necessita di un costante "tutoraggio" fino alle cure di fine vita. I costi indotti da questa patoloiga sono altissimi. Le recenti linee guida europee, per la sola malattia di Alzheimer stimano in 21.000 euro l'anno il costo per le cure di una persona che ne è affetta.

Il Piano Regionale delle Demenze, nel solco del Piano nazionale approvato nel 2015 e al quale la stessa Regione aveva contribuito direttamente, vuole fornire agli operatori che con differenti competenze lavorano  per e con le persone affette da demenza uno strumento di indirizzo per la diagnosi tempestiva della malattia e la presa in carico integrata del paziente e della sua famiglia.

La delibera dà indicazioni per l'organizzazione di una rete sociosanitaria integrata per la cura e l'assistenza delle persone con demenza e il sostegno dei familiari; indica le caratteristiche essenziali e i requisiti minimi del Centro Diurno Alzheimer; approva il Piano regionale delle Demenze, per migliorare qualità e appropriatezza degli interventi; favorisce e implementa l'assistenza al paziente, ma anche alla famiglia, aiutando e supportando anche dal punto di vista psicologico, attraverso la partecipazione a momenti di socializzazione, con l'introduzione di nuovi luoghi informali, ma sufficientemente protetti, come Caffè Alzheimer e Atelier Alzheimer. L'obiettivo è creare una rete di servizi che non lascino mai soli né il paziente affetto da demenza né i suoi familiari, ma contribuiscano invece a renderli parte di una comunità sempre più attenta alle realtà della demenza. Formare gli operatori e la società civile, innovare la cultura dell'inclusione, oltre che proseguire nella cura dei pazienti e intensificare la ricerca su questa importante e devastante patologia.

 

 

 


Fonte: Toscana Notizie

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.