Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I fattori di rischio dell'Alzheimer possono accumularsi già nell'infanzia

Il morbo di Alzheimer (MA) è il disturbo della memoria più comune. Oltre alla predisposizione genetica, il rischio di MA è aumentato anche da elevati fattori cardiometabolici di rischio, come il colesterolo alto, l'insulino-resistenza e il diabete di tipo 2. L'accumulo di questi fattori di rischio è chiamato 'sindrome metabolica'.


Uno studio appena pubblicato ha esplorato per due anni l'associazione tra predisposizione genetica al MA e fattori cardiometabolici di rischio in 469 bambini delle scuole elementari di Kuopio, in Finlandia. I fattori genetici e quelli cardiometabolici di rischio sono stati analizzati nei campioni di sangue. Inoltre, l'adiposità corporea è stata misurata con uno scanner DXA.


Lo studio ha mostrato che le ragazze con una predisposizione genetica più elevata al MA avevano anche livelli più alti di colesterolo LDL (ndt: quello 'cattivo') all'inizio dello studio. Durante il follow-up di due anni, hanno anche mostrato con  più frequenza di altre livelli anormali di insulina e glucosio, sensibilità ridotta all'insulina e altre caratteristiche della sindrome metabolica. Nei ragazzi, nessuna associazione simile è stata osservata.


L'associazione tra predisposizione genetica al MA e fattori cardiometabolici di rischio è risultata ancora più chiara nelle ragazze in sovrappeso e obese.


"Sovrappeso e obesità possono esacerbare l'effetto dannoso dei fattori genetici sulla salute cardiovascolare e metabolica. Stili di vita salutari, come sonno sufficiente, attività fisica e alimentazione sana, possono, tuttavia, ridurre gli effetti genetici avversi", afferma il dott. Eero Haapala, professore aggiunto di Fisiologia di Esercizio Pediatricio dell'Università della Finlandia orientale e dell'Università di Jyväskylä.


I risultati indicano che nelle ragazze più anziane della scuola primaria, la predisposizione genetica al MA e i fattori cardiometabolici di rischio sono collegati tra loro. Tuttavia, sebbene questi fattori di rischio aumentino il rischio di MA negli adulti, sono necessarie ulteriori ricerche sul significato di questa associazione nei bambini.


"Sappiamo che lo sviluppo delle malattie cardiovascolari può iniziare già nell'infanzia, ma evidenze simili relative al MA rimangono scarse", conclude il professore aggiunto Haapala.

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Eero A. Haapala, Jussi Paananen, Mikko Hiltunen, Timo A. Lakka, Associations of Genetic Susceptibility to Alzheimer’s Disease with Adiposity and Cardiometabolic Risk Factors among Children in a 2-Year Follow-up Study. Journal of Alzheimer’s Disease 2018, DOI: 10.3233/JAD-180216

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)