Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Proteine anomali si correlano con il comportamento criminale nella demenza

 I ricercatori della Lund University in Svezia, insieme con colleghi americani, hanno studiato pazienti deceduti a cui era stato diagnosticato il morbo di Alzheimer (MA) o la demenza frontotemporale (FTD).


Hanno osservato una correlazione tra alcune proteine e la tendenza dei malati di demenza a commettere atti criminali.


La prima autrice Madeleine Liljegren, ricercatrice all'Università di Lund e medico residente al Psychiatry Northwest di Stoccolma, dice:

"Questo studio è unico in quanto abbiamo studiato i pazienti deceduti, che ci dà la sicurezza assoluta della diagnosi di demenza, che non è sempre fattibile mentre i pazienti sono vivi.

"Inoltre, abbiamo osservato che la probabilità di commettere atti criminali era 9 volte più alta tra i pazienti con FTD che avevano accumuli nel cervello di alcune proteine ​​anomale, soprattutto TDP-43, rispetto a quelli che avevano accumuli di proteina tau. Le proteine ​​TDP-43 sembrano quindi essere associate particolarmente allo sviluppo di comportamenti criminali tra le persone con FTD" .


Quando una persona che prima era percepita da coloro che stavano attorno come ben educata inizia a commettere atti criminali come furti, taccheggi, molestie sessuali o altri comportamenti aggressivi, dietro queste azioni inattese può esserci una demenza. Ciò è stato dimostrato in studi precedenti, compresi alcuni eseguiti alla Lund University (Liljegren M et al, JAMA Neurology 2015, tra gli altri).


I ricercatori del team di Neuropatologia della Lund hanno studiato 220 pazienti deceduti con MA o FTD, che erano stati monitorati alla Memory Clinic di Lund tra il 1967 e il 2017. Di questi, il 30% aveva commesso un reato penale, il 15% del totale dei pazienti con MA e il 42% di quelli con FTD.


Quest'ultimo gruppo ha commesso reati penali ripetuti in misura maggiore rispetto al gruppo di MA. Anche nei comportamenti come risate eccessivamente forti o urla improvvise, il gruppo FTD è sovra-rappresentato (75%), rispetto al gruppo MA (56%).


"Ciò conferma quanto abbiamo visto in studi precedenti. Con questi pazienti, il danno è nella parte frontale del cervello, dove risiede la nostra personalità, compreso il controllo degli impulsi e l'empatia", dice Madeleine Liljegren, che sottolinea che le demenze non colpiscono esclusivamente gli anziani.


"La FTD può verificarsi anche nelle persone più giovani e può spesso richiedere molto tempo prima che ci sia una diagnosi corretta. Questo è il motivo per cui è importante che i parenti, i servizi sanitari, la polizia e l'intero sistema legale rispondano ai comportamenti sociali e criminali alterati e forniscano assistenza per consentire a queste persone di ottenere assistenza medica", conclude.

 

 

 


Fonte: Lund University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Madeleine Liljegren, Maria Landqvist Waldö, Alexander Frizell Santillo, Susann Ullén, Robert Rydbeck, Bruce Miller, Elisabet Englund. Association of Neuropathologically Confirmed Frontotemporal Dementia and Alzheimer Disease With Criminal and Socially Inappropriate Behavior in a Swedish Cohort. JAMA Netw Open, 29 Mar 2019, doi: 10.1001/jamanetworkopen.2019.0261

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.