Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio: 'una sola sessione di esercizio aumenta l'attivazione della memoria'

Con quanta velocità riceviamo benefici dall'esercizio? Un nuovo studio su anziani sani mostra che anche solo una unica sessione di esercizio aumenta l'attivazione nei circuiti cerebrali associati alla memoria - incluso l'ippocampo - che si riduce con l'età ed è la regione del cervello attaccata per prima dal morbo di Alzheimer (MA).


"Anche se è stato dimostrato che l'esercizio fisico regolare può aumentare il volume dell'ippocampo, il nostro studio fornisce nuove informazioni che l'esercizio acuto ha la capacità di influire su questa importante regione cerebrale", ha detto il dott. J. Carson Smith, professore associato di kinesiologia all'Università del Maryland e autore senior dello studio pubblicato sul Journal of the International Neuropsychological Society.


Il team di ricerca del Dr. Smith ha misurato (con la fMRI) l'attività cerebrale di partecipanti sani da 55 a 85 anni di età ai quali è stato chiesto di svolgere un compito di memoria che comporta identificare nomi famosi e non famosi. L'azione di ricordare nomi famosi attiva una rete neurale relativa alla memoria semantica, nota per deteriorarsi nel tempo con la perdita di memoria.


Questo test è stato condotto 30 minuti dopo una sessione di esercizio moderatamente intenso (70% dello sforzo massimo) su una cyclette e in un giorno successivo a un periodo di riposo. L'attivazione cerebrale dei partecipanti in 4 aree corticali cerebrali (compreso il giro centrale frontale, quello temporale inferiore, quello temporale medio e il giro fusiforme) mentre ricordavano correttamente i nomi era significativamente maggiore dopo l'esercizio rispetto al momento dopo il riposo. L'aumento dell'attivazione dell'ippocampo è stato osservato anche su entrambi i lati del cervello.


"Proprio come un muscolo si adatta all'uso ripetuto, singole sessioni di esercizio possono flettere le reti neurali cognitive in modi che promuovono adattamenti nel tempo e portano a maggiore integrità e funzionalità nella rete, e consentono un accesso più efficiente ai ricordi", ha spiegato il dott. Smith.


Il laboratorio del Dr. Smith ha in corso ricerche finanziate dal NIH-National Institute of Aging che indagano sull'influenza e i benefici di un programma di esercizi di sei mesi sul cervello e sulle funzioni cognitive di adulti sani ad alto rischio di MA.


I suoi studi di ricerca precedenti hanno fornito varie prove che l'esercizio offre protezione dal declino correlato all'età, inclusa una che ha mostrato che gli adulti ad alto rischio di MA impegnati in attività fisica moderata mantenevano nel tempo il volume del loro ippocampo rispetto a quelli che non si esercitavano.

 

 

 


Fonte: University of Maryland (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Junyeon Won, Alfonso J. Alfini, Lauren R. Weiss, Corey S. Michelson, Daniel D. Callow, Sushant M. Ranadive, Rodolphe J. Gentili, J. Carson Smith. Semantic Memory Activation After Acute Exercise in Healthy Older Adults. Journal of the International Neuropsychological Society, 25 Apr 2019, DOI: 10.1017/S1355617719000171

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.