Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli astrociti proteggono i neuroni dall'accumulo di proteine tossiche

neurons off load toxic molecules to astrocytesNeuroni (rossi) scaricano le molecole tossiche agli astrociti (grigi) tramite goccioline lipidiche (verdi). Fonte: Maria Ioannou

Gli astrociti sono la squadra di supporto ai neuroni oberata di lavoro.


Queste cellule cerebrali raccolgono i lipidi danneggiati secreti dai neuroni iperattivi, quindi riciclano quelle molecole tossiche trasformandole in energia, secondo quanto riferito dai ricercatori dell'Howard Hughes Medical Institute il 23 maggio 2019, nella rivista Cell.


È un meccanismo per proteggere i neuroni dagli effetti collaterali dannosi dell'iperattività. Ed è un altro ruolo importante degli astrociti, che danno supporto ai neuroni in vari modi.


Quando un neurone 'spara' in modo sfrenato, le molecole lipidiche nella cellula vengono danneggiate e possono diventare tossiche. Mentre molti tipi di cellule sequestrano gli acidi grassi in eccesso o li danno in pasto ai mitocondri per prevenire l'accumulo, i neuroni non sembrano affidarsi a questi metodi.


Al contrario, "i neuroni scaricano parte dell'onere sugli astrociti", dice James Zhe Liu, coautore dello studio e leader del gruppo che ha lavorato a stretto contatto con Maria Ioannou e Jennifer Lippincott-Schwartz. "Da molto tempo, i ricercatori sospettano che esiste un meccanismo come questo. Il nuovo lavoro mostra come avviene in realtà questo processo".


Il risultato è emerso da una curiosa osservazione: i neuroni iperattivi rilasciano acidi grassi danneggiati impacchettati in particelle lipidiche. "I ricercatori non pensavano che i neuroni potessero secernere quelle particelle lipidiche", dice Liu.


Ma il gruppo ha dimostrato che la stimolazione dei neuroni di topo in un piatto ha portato all'accumulo di acidi grassi e, alla fine, al rilascio di particelle lipidiche. Quindi, gli astrociti vicini inghiottivano le particelle e amplificavano l'attività dei geni coinvolti nella produzione di energia e nella disintossicazione.


Gli astrociti nutrono con i lipidi danneggiati scaricati dai neuroni i loro stessi mitocondri, che convertono questi rifiuti in energia, ha concluso Liu. I test sui topi hanno mostrato una risposta simile. Dopo una lesione al cervello che simula un ictus, un enorme stress per i neuroni, questi ultimi aumentano la produzione di proteine ​​coinvolte nel trasporto di acidi grassi fuori dalla cellula e gli acidi grassi accumulati negli astrociti.


Questo percorso per liberare molecole tossiche dai neuroni potrebbe essere danneggiato nei pazienti con Alzheimer, secondo Liu, anche se questo non è stato studiato a fondo. Un prossimo passo, guidato da Ioannou nel suo nuovo laboratorio all'Università di Alberta, è esaminare le differenze di questo meccanismo in una coltura cellulare e nei topi modelli di Alzheimer.

 

 

 


Fonte: Howard Hughes Medical Institute (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Maria S. Ioannou, Jesse Jackson, Shu-Hsien Sheu, Chi-Lun Chang, Aubrey V. Weigel, Hui Liu, H. Amalia Pasolli, C. Shan Xu, Song Pang, Doreen Matthies, Harald F. Hess, Jennifer Lippincott-Schwartz, Zhe Liu. Neuron-Astrocyte Metabolic Coupling Protects against Activity-Induced Fatty Acid Toxicity. Cell, 23 May 2019, DOI: 10.1016/j.cell.2019.04.001

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.