Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Impedire alla Tau di diventare un oligomero per curare l'Alzheimer

single neuronImmagine cofocale di un neurone in cui sono stati introdotti oligomeri tau

Ricercatori dell'Università di Warwick hanno sviluppato un metodo migliore per descrivere i primissimi effetti che hanno le proteine ​​del morbo di Alzheimer (MA) sulle proprietà delle cellule cerebrali.


Nello studio pubblicato sulla rivista eNeuro i ricercatori hanno individuato direttamente nuovi bersagli terapeutici e hanno descritto un nuovo standard per la ricerca futura.


Il MA è caratterizzato da un accumulo di placche di amiloide-beta all'esterno dei neuroni e dall'accumulo di proteina tau a loro interno. La tau di norma contribuisce alla stabilità neuronale e al movimento dei vari componenti all'interno delle cellule. Tuttavia, a volte può cambiare e diventare tossica.


La tau inizia come monomero (molecola singola), due si legano insieme per diventare un dimero, poi quando alcuni si legano insieme diventano oligomeri, ritenuti le specie tossiche che danneggiano i neuroni.


Le azioni precise di questi oligomeri tau non sono ancora caratterizzate, ma gli scienziati dell'Università di Warwick hanno sviluppato un nuovo approccio, introducendo direttamente basse concentrazioni di oligomeri tau, strutturalmente definiti, in singoli neuroni nel cervello.


Questo ha permesso loro di fornire una caratterizzazione dettagliata della concentrazione e delle azioni dipendenti dal tempo degli oligomeri di tau sulle proprietà neuronali e sul loro movimento nel neurone.


Di particolare interesse è che gli oligomeri tau si sono posizionati sulle sinapsi (punti dove i neuroni comunicano tra loro) e hanno interferito con i processi che possono essere alla base della memoria. Questi effetti non ci sono se la proteina tau è introdotta sotto forma di singole molecole (monomeri).


Il Dott. Mark Wall dell'Università di Warwick, autore senior dello studio, commenta:

“La scoperta chiave è che l'introduzione di oligomeri tau in singoli neuroni sani produce effetti marcati entro breve tempo, circa 30 minuti. Registrando da coppie di cellule collegate siamo riusciti a caratterizzare gli effetti della tau sulla trasmissione sinaptica con un livello di dettagli senza precedenti.

“Quello che è ancora più sorprendente è che la tau viene veicolata verso le sinapsi e danneggia i processi che possono essere alla base della memoria”.


Quindi, impedire alla tau di oligomerizzarsi potrebbe essere un potenziale approccio terapeutico in molte forme di demenza, compreso l'Alzheimer.

 

 

 


Fonte: University of Warwick (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Emily Hill, Thomas K. Karikari, Kevin G. Moffat, Magnus J. E. Richardson, Mark J. Wall. Introduction of tau oligomers into cortical neurons alters action potential dynamics and disrupts synaptic transmission and plasticity. eneuro, 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.