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Cerca nella dispensa la protezione dal declino cognitivo dell'invecchiamento

bunch of kale

Con l'aumento delle evidenze che la nutrizione ha un ruolo fondamentale nel preservare la funzione del cervello, un nuovo studio riferisce che l'assunzione regolare di luteina, un componente di molte verdure, aumenta intelligenza cristallina, la capacità di recuperare e usare quello che sai.


I risultati fanno luce sul modo in cui nutrienti specifici hanno effetti specifici nel rallentare o prevenire il declino cognitivo da età.


La luteina è un pigmento carotenoide presente nel tuorlo d'uovo, nelle verdure a foglia verde e crocifere, come il cavolo. Secondo i ricercatori della University of Illinois di Urbana-Champaign, la sostanza nutriente ha un'affinità speciale con la materia grigia della corteccia temporale, una parte del cervello cruciale per la memoria, legata all'Alzheimer. E in particolare, con il paraippocampo.


Il neuroscienziato Aron Barbey e i colleghi hanno misurato i livelli di luteina nel sangue di 76 adulti cognitivamente sani da 65 a 75 anni di età. Hanno poi eseguito dei test di intelligenza e hanno misurato lo spessore di varie aree della corteccia temporale con scansioni a risonanza magnetica.


I livelli di luteina si sono correlati in modo speciale con lo spessore della materia grigia in una particolare parte della corteccia temporale, l'area paraippocampale. Sulla rivista Frontiers in Aging Neuroscience il team scrive che la luteina, che fa parte della famiglia carotenoide dei pigmenti, si accumula nel tessuto neurale per tutta la vita e si crede che protegga il tessuto neurale in diversi modi.


Il primo è accumulandosi sulle membrane neuronali, che sono ricche di grassi polinsaturi, e lì impedisce a quei grassi di ossidarsi. Tale azione, a sua volta, può essere essenziale per preservare gli acidi grassi omega-3 polinsaturi a catena lunga, in modo che possano essere convertiti in composti anti-infiammatori.


Inoltre, la luteina mantiene la stabilità e la fluidità delle membrane cellulari nervose, che fungono da portali per molte altre azioni, compresa la comunicazione tra le cellule. La luteina fa probabilmente molto più di abilitare l'intelligenza cristallizzata, dicono Barbey e i collaboratori, la cui ricerca sta aiutando a capire esattamente come le sostanze nutritive mantengono la salute del cervello.


Inoltre, essi ritengono che le misurazioni dei livelli di luteina nel sangue possano essere un indicatore buono e facilmente accessibile dello stato nutrizionale generale del cervello, l'organo più metabolicamente attivo del corpo.

 

 

 


Fonte: Hara Estroff Marano in Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Marta K. Zamroziewicz, Erick J. Paul, Chris E. Zwilling, Elizabeth J. Johnson, Matthew J. Kuchan, Neal J. Cohen and Aron K. Barbey. Parahippocampal Cortex Mediates the Relationship between Lutein and Crystallized Intelligence in Healthy, Older Adults. Frontiers in Aging Neuroscience, 6 Dec 2016, DOI

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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