Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Algoritmo AI può prevedere con precisione il rischio e diagnosticare l'Alzheimer

 Basic algorithm enables our intelligence

Dei ricercatori hanno sviluppato un algoritmo informatico basato su intelligenza artificiale (AI) in grado di prevedere con precisione il rischio, e diagnosticare, il morbo di Alzheimer (MA) usando una combinazione di scansioni cerebrali a risonanza magnetica (MRI) e test per misurare il deterioramento cognitivo, insieme ai dati su età e sesso.


La strategia AI, sulla base di un algoritmo di apprendimento profondo, è un tipo di apprendimento automatico, un'applicazione che consente al computer di imparare dai dati disponibili e migliorare l'esperienza. Il MA è la causa principale di demenza in tutto il mondo, colpisce una persona su 10 over-65 ed è la 6a causa di morte negli Stati Uniti.


“Se i computer potessero rilevare con precisione condizioni debilitanti come il MA, usando i dati disponibili, come ad esempio una scansione cerebrale a risonanza magnetica, allora tali tecnologie hanno un potenziale di vasta portata, soprattutto in contesti con risorse limitate”, ha spiegato l'autore senior Vijaya B. Kolachalama PhD, assistente professore di medicina. “Non solo possiamo prevedere con precisione il rischio di MA, ma questo algoritmo può generare visualizzazioni interpretabili e intuitive del rischio individuale di MA nella rotta verso una diagnosi accurata”.


I ricercatori hanno ottenuto da quattro diverse coorti nazionali l'accesso a scansioni MRI grezze del cervello, alla demografia e a informazioni cliniche dei pazienti con MA e di quelli con funzioni cognitive normali. Usando i dati di una di queste coorti, hanno sviluppato un modello innovativo di apprendimento profondo per predire il rischio di MA. Hanno poi dimostrato indipendentemente sulle altre coorti che il loro modello potrebbe prevedere con precisione lo stato della malattia.


Un team internazionale di neurologi esperti ha poi avuto il compito di individuare il MA sullo stesso set di casi. In questo confronto testa a testa, il modello di algoritmo è andato leggermente meglio rispetto alla media dei neurologi. Ha anche dimostrato che le regioni identificate dal modello come ad alto rischio di malattia si sono altamente allineate con i rapporti delle autopsie del cervello di alcuni individui che erano deceduti.


Secondo i ricercatori, questo studio ha vaste implicazioni per espandere l'uso dei dati di neuroscansione, come la MRI, per rilevare con precisione il rischio di MA nel punto di cura. “Se ci sono strumenti accurati per predire il rischio di MA (come quello che abbiamo sviluppato), già pronti e in grado di usare i dati di routine disponibili, come una scansione MRI del cervello, allora hanno il potenziale per aiutare la pratica clinica, soprattutto nelle cliniche della memoria”.


I ricercatori credono che la loro metodologia possa essere estesa ad altri organi del corpo e di poter sviluppare modelli predittivi per la diagnosi di altre malattie degenerative. Questi risultati sono on line sulla rivista Brain.

 

 

 


Fonte: Boston University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Shangran Qiu, Prajakta Joshi, Matthew I Miller, Chonghua Xue, Xiao Zhou, Cody Karjadi, Gary Chang, Anant Joshi, Brigid Dwyer, Shuhan Zhu, Michelle Kaku, Yan Zhou, Yazan Alderazi, Arun Swaminathan, Sachin Kedar, Marie-Helene Saint-Hilaire, Sanford Auerbach, Jing Yuan, Alton Sartor, Rhoda Au, Vijaya Kolachalama. Development and validation of an interpretable deep learning framework for Alzheimer’s disease classification. Brain, 1 May 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)