Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La prevenzione della demenza potrebbe farci risparmiare miliardi ogni anno

I programmi per ridurre il rischio di demenza che puntano il fumo, la pressione alta e la perdita di udito, hanno la possibilità di essere redditizi e un risparmio di costi, riducendo i tassi di demenza del 8,5%, secondo un nuovo studio condotto da ricercatori di UCL e LSE.
Lo studio di modellazione, pubblicato su The Lancet Healthy Longevity, ha scoperto che i benefici sarebbero superiori ai costi di tali programmi, e potrebbero far risparmiare 1,86 miliardi di sterline in Inghilterra, ogni anno.


Il primo autore dott. Naaheed Mukadam (UCL Psichiatria e Camden e Islington NHS Foundation Trust) ha detto:

“È sempre più evidente che in molti casi la demenza può essere evitata, affrontando vari fattori sanitari per tutta la vita. Poiché si prevede che il numero di persone con demenza aumenti a 131 milioni nel mondo per il 2050, c'è urgente bisogno di sviluppare interventi basati su evidenze per prevenire la malattia, o ritardarla, e dare più anni di vita in buona salute.

“Qui abbiamo scoperto che le strategie di prevenzione della demenza possono avere un rapporto favorevole costo-efficacia, e ridurre i costi, e dovrebbero essere attuate per contenere l'onere sociale della demenza”.


I risultati, basati su molte prove, anche da ricerche degli autori di questo studio, dicono che modificando 12 fattori di rischio in tutto il corso della vita, si può prevenire il 40% dei casi di demenza. Per questo studio, il team ha rivisto le evidenze esistenti per trovare interventi efficaci per gli individui puntando alcuni dei fattori di rischio della demenza.


Gli interventi includono chewing gum alla nicotina per aiutare gli anziani a smettere di fumare, farmaci per trattare la pressione alta in mezza età, e apparecchi acustici per le persone con perdita dell'udito moderata in mezza età. I ricercatori hanno scoperto che i tre interventi combinati costerebbero 1,08 miliardi di sterline ogni anno in Inghilterra, riducendo i costi di assistenza sociale della demenza di 866 milioni di sterline, e i costi dell'assistenza familiare di 1,05 miliardi di sterline.


Il risparmio generato della prevenzione della demenza sui costi NHS e di assistenza sociale sarebbero superiori ai costi della cessazione del fumo e degli interventi per la perdita di udito, mentre tutti e tre gli interventi sarebbero coerenti con gli standard di costo-efficacia stabiliti dal National Institute for Health and Care Excellence (NICE), come misurato dal costo per anno di vita aggiustato per la qualità.


Il modello ha considerato quanto ogni intervento ha controllato ogni fattore per ridurre il rischio di demenza, e ha tenuto conto del raggruppamento dei fattori di rischio della demenza (poiché molte persone hanno più di un fattore di rischio).


Anche se questo studio si è concentrato su l'Inghilterra, i ricercatori dicono che i loro risultati potrebbero probabilmente essere applicabili in modo simile ad altri paesi che considerano di implementare le strategie di prevenzione della demenza.


L'autore senior prof. Gill Livingston (UCL Psichiatria e Camden e Islington NHS Foundation Trust) ha detto:

“Abbiamo scoperto che c'è un motivo forte per attuare i programmi di prevenzione della demenza. Costituiscono un risparmio di costi per il loro impatto anche solo sulla riduzione dei tassi di demenza, senza considerare i benefici ulteriori della riduzione di altri problemi sanitari come l'ictus o le malattie di cuore”.


[...]

 

 

 


Fonte: University College London (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Naaheed Mukadam, Robert Anderson, Martin Knapp, Raphael Wittenberg, Maria Karagiannidou, Sergi Costafreda, Madison Tutton, Charles Alessi, Gill Livingston. Effective interventions for potentially modifiable risk factors for late-onset dementia: a costs and cost-effectiveness modelling study. The Lancet Healthy Longevity, 20 Oct 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)