Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Identificata la funzione della 'proteina misteriosa' che uccide i neuroni sani nel Parkinson

neurons containing Lewy bodies small red spheresNeurone contenente piccole sfere rosse di corpi di Lewy, depositi di proteine che si accumulano nelle cellule cerebrali provocando la loro progressiva degenerazione. (Fonte: Kateryna Kon via Shutterstock)

Degli scienziati hanno compiuto un 'passo fondamentale' verso la comprensione delle origini del morbo di Parkinson (MP), la condizione neurologica a crescita più rapida nel mondo. Uno studio pubblicato su Nature Communications il 10 febbraio presenta prove nuove e convincenti su ciò che combina realmente la proteina chiave chiamata alfa-sinucleina nei neuroni del cervello.


La dott.ssa Giuliana Fusco, ricercatrice del St John's College all'Università di Cambridge, e autrice senior dello studio, ha dichiarato:

"Questo studio potrebbe sbloccare ulteriori informazioni su questo disturbo neurodegenerativo debilitante che può lasciare le persone incapaci di camminare e parlare. Se vogliamo curare il MP, dobbiamo prima capire la funzione dell'alfa-sinucleina, una proteina presente nel cervello di ognuno. Questa ricerca è un passo fondamentale verso questo obiettivo".


Il MP è una malattia neurologica progressiva che causa l'indebolimento o la morte delle cellule nervose del cervello. La malattia ha vari sintomi, come tremori (in particolare alle mani), problemi di andatura e di equilibrio, lentezza ed rigidità estrema delle braccia e delle gambe. Il MP si sviluppa quando le cellule del cervello smettono di funzionare correttamente e non riescono a produrre abbastanza dopamina, una sostanza chimica che controlla i movimenti del corpo agendo da messaggero tra le cellule.


La malattia colpisce soprattutto le persone sopra i 60 anni e peggiora nel corso degli anni, ma il MP a esordio precoce può colpire anche le persone più giovani. Più di 10 milioni di persone in tutto il mondo convivono con il MP, compreso l'attore Michael J. Fox a cui è stato diagnosticato a 29 anni, il cantante Neil Diamond, il comico Billy Connolly e il musicista Ozzy Osbourne. Il MP può colpire le donne, ma gli uomini hanno maggiori probabilità di contrarre la malattia.


Non è ancora noto il motivo per cui le persone contraggono il MP, ma i ricercatori pensano che sia la combinazione tra età, fattori genetici e ambientali a causare la morte delle cellule nervose produttrici di dopamina, influenzando la capacità del corpo di muoversi.


Il nuovo studio ha esaminato cosa succede nelle condizioni di salute per aiutare a individuare cosa non va nelle cellule delle persone con MP. Tutte le cellule del corpo hanno una membrana plasmatica che protegge le cellule e di solito trasporta i nutrienti all'interno ed elimina le sostanze tossiche. La dott.ssa Fusco ha spiegato:

"Una delle principali domande nella ricerca sul MP è: qual è la funzione dell'alfa-sinucleina, la proteina che in condizioni patologiche forma grumi che influenzano le capacità motorie e cognitive?

"Di solito scopri una proteina per la sua funzione e poi esplori cosa non va quando colpisce la malattia, ma nel caso dell'alfa-sinucleina la proteina è stata identificata per la sua associazione patologica, ma non sapevamo cosa combina nel neurone.

"La nostra ricerca suggerisce che la proteina alfa-sinucleina si attacca come colla alla faccia interna della membrana plasmatica delle cellule nervose, ma non a quella esterna, una nuova informazione cruciale".


La ricerca si è svolta di prevalenza al Center for Misfolding Diseases dell'Università di Cambridge, dove gli scienziati hanno usato modelli sintetici per imitare le membrane delle cellule cerebrali.


Il prof. Alfonso De Simone, dell'Imperial College di Londra, coautore senior dello studio, ha dichiarato:

“Quando questa proteina funziona normalmente, ha un ruolo importante nei meccanismi attraverso i quali i neuroni si scambiano segnali nel cervello. Ma ha un lato oscuro perché [a volte] non funziona correttamente e inizia a raggrupparsi insieme in grumi che alla fine si diffondono e uccidono le cellule cerebrali sane.

"La nostra ricerca ha dimostrato che questa proteina si aggrappa alla faccia interna della membrana plasmatica delle cellule cerebrali, quindi stiamo lentamente costruendo un quadro di questo disturbo molto complesso studiando la funzione chiave dell'alfa-sinucleina".


Per i malati di MP ci sono trattamenti e farmaci disponibili e la malattia non è fatale, ma nulla è disponibile per invertire gli effetti della malattia. Anche l'introduzione di cambiamenti nello stile di vita, compreso il riposo e l'esercizio fisico, può alleviare i sintomi.


Il professor De Simone ha aggiunto:

"Abbiamo migliaia di proteine ​​nel nostro corpo e fino a quando la funzione di questa misteriosa proteina non sarà ulteriormente chiarita da ulteriori ricerche, non sarà possibile sviluppare terapie farmacologiche per affrontare le origini del MP, per evitare che tali farmaci incidano accidentalmente su uno scopo cruciale della proteina alfa-sinucleina".

 

 

 


Fonte: University of Cambridge (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Wing Man, Bogachan Tahirbegi, Michail Vrettas, Swapan Preet, Liming Ying, Michele Vendruscolo, Alfonso De Simone & Giuliana Fusco. The docking of synaptic vesicles on the presynaptic membrane induced by α-synuclein is modulated by lipid composition. Nature Communications, 10 Feb 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.