Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo test rileva rapidamente il lieve deterioramento cognitivo e la demenza

Kanazawa University MCI dementia testUna videata della batteria di valutazione computerizzata della cognizione. Il testo sopra dice: 'Tocca le figure con lo stesso colore e forma di quelle viste prima'. Fonte: Università di Kanazawa

Con l'invecchiamento della popolazione globale, il tasso di demenza sta aumentando in tutto il mondo. Dato che il rilevamento precoce è fondamentale per un possibile trattamento, una priorità alta di ricerca è trovare modi efficaci per individuare la demenza. Ora, dei ricercatori giapponesi hanno sviluppato un nuovo strumento di rilevamento che può essere eseguito in pochi minuti.


In uno studio pubblicato su PLOS ONE, ricercatori dell'Università di Kanazawa descrivono un nuovo test cognitivo informatizzato, chiamato 'batteria di valutazione computerizzata della cognizione' (C-ABC, computerized assessment battery for cognition), che hanno trovato efficace a rilevare sia la demenza che il lieve decadimento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment) in soli 5 minuti.


I test cognitivi informatizzati vengono spesso preferiti alle versioni su carta perché sono più precisi e non richiedono una formazione per essere eseguiti. Tuttavia, i test cognitivi informatizzati per la demenza e l'MCI generalmente richiedono 10-30 minuti per essere completati. Inoltre, l'ampia gamma di test esistenti può rendere difficile per i professionisti sanitari sceglierne uno adatto per rilevare la demenza o l'MCI. I ricercatori dell'Università di Kanazawa puntavano a affrontare questo problema creando un test che potesse essere usato per rilevare con precisione ed efficienza entrambe le condizioni.


"Sebbene i pazienti con demenza di solito abbiano disorientamento e disturbi di memoria gravi, quelli con MCI e quelli con cognizione normale raramente hanno entrambi", afferma il primo coautore dello studio Moeko Noguchi-Shinohara. "Volevamo sviluppare un test che potesse distinguere questi stati cognitivi in ​​modo efficiente".


Per farlo, i ricercatori hanno raccolto punteggi C-ABC dei partecipanti in diverse fasce di età (50-60, 60-70 e 70-85 anni) con demenza, MCI e una cognizione normale. Hanno quindi condotto una gamma di controlli statistici per determinare se il test poteva distinguere la cognizione normale, la demenza e l'MCI.


"I risultati sono stati sorprendenti", spiega Masahito Yamada, l'autore senior. "Abbiamo scoperto che il C-ABC può distinguere le persone con MCI da quelle con una cognizione normale usando i punteggi dei punti che hanno richiesto solo 5 minuti per essere completati".


In effetti, nel gruppo 75-80 anni, le risposte solo a due domande sono riuscite a distinguere i partecipanti con MCI da quelli con cognizione normale, e questi due punti hanno richiesto solo 2 minuti per essere completati.


"Quando abbiamo confrontato i punteggi C-ABC con quelli del Mini-Mental State Examination (MMSE) usato spesso, abbiamo trovato un'elevata correlazione. Tuttavia, il C-ABC è sostanzialmente più veloce da completare rispetto al MMSE e potrebbe essere più sensibile all'MCI o alla demenza lieve", afferma Yamada.


I dati indicano che se usato con una soglia elevata di sensibilità, il C-ABC è appropriato per l'individuazione iniziale della demenza e dell'MCI. Questo nuovo strumento potrebbe rendere il test cognitivo più accessibile ed efficiente, consentendo così un rilevamento più precoce dell'MCI o della demenza. Questo, a sua volta, potrebbe migliorare le opzioni di trattamento e l'esito complessivo per gli individui con MCI o demenza.

 

 

 


Fonte: Kanazawa University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Moeko Noguchi-Shinohara, Chiaki Domoto, Taketoshi Yoshida, Kozue Niwa, Sohshi Yuki-Nozaki, Miharu Samuraki-Yokohama, Kenji Sakai, Tsuyoshi Hamaguchi, Kenjiro Ono, Kazuo Iwasa, Ichiro Matsunari, Kiyonobu Komai, Hiroyuki Nakamura, Masahito Yamada. A new computerized assessment battery for cognition (C-ABC) to detect mild cognitive impairment and dementia around 5 min. PLOS One, 11 Dec 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)