Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Coppie e demenza precoce: studio offre speranza per nuovi interventi

 

I ricercatori del Massachusetts General Hospital (MGH) hanno usato una struttura formata da coppie per descrivere le esperienze di individui diagnosticati con demenza a insorgenza precoce (DIP) e dei loro partner. In uno studio pubblicato su Jama Network Open, il team ha condotto interviste approfondite per capire come le coppie gestiscono le sfide legate alla DIP.


Questa struttura è stata usata per sviluppare con successo trattamenti caregiver-paziente per altre gravi condizioni mediche, come ictus, cancro al seno e lesioni neurologiche. Questo approccio per capire i modelli con cui le coppie convivono con la DIP può aiutare ad aumentare le risorse così necessarie per le coppie interessate.


Le demenze a insorgenza giovanile sono definite dall'apparizione dei sintomi prima dei 65 anni. La forma più diffusa della malattia è il morbo di Alzheimer (MA), seguito dalla demenza frontotemporale, una forma progressiva di danni cerebrali che colpisce il comportamento e la personalità.


La DIP distrugge in modo significativo la vita quotidiana delle coppie e le sfida a navigare tra decisioni mediche complesse e a pianificare un futuro incerto senza la disponibilità di una cura o di un trattamento significativo per ritardare la progressione dei sintomi.


La prima autrice Sarah Bannon PhD, psicologa clinica e ricercatrice post-dottorato del programma clinico e di ricerca sul cervello integrato del MGH, afferma:

"La demenza a insorgenza precoce colpisce le persone mentre stanno ancora lavorando, sono genitori o caregiver per altri familiari. Nonostante le gravi avversità della vita che accompagnano la DIP, sono disponibili pochissime risorse adeguate all'età che le coppie possono usare insieme.

"Il nostro lavoro ha il potenziale di sviluppare risorse che coinvolgono attivamente entrambi i partner e insegnano loro le competenze per aumentare la comunicazione positiva e la risoluzione reciproca dei problemi. Il nostro obiettivo a lungo termine è sviluppare un programma consegnato poco dopo la diagnosi, che aiuta le coppie a pianificare collaborativamente il futuro e preservare i loro punti di forza della relazione e della qualità di vita".


Il team di ricerca ha intervistato 23 coppie reclutate dal MGH e tra i gruppi di supporto dei social media per la DIP. Questo studio è il primo a identificare i modelli con cui possono far fronte le coppie con una diagnosi di DIP, che aiuterà a informare i trattamenti per DIP per le coppie.


La Bannon, psicologa di coppia e di famiglia, spiega:

"Abbiamo esaminato i modi positivi e negativi con cui le coppie hanno affrontato le sfide dopo l'insorgenza dei sintomi. Abbiamo notato che molte coppie evitavano reciprocamente di discutere i loro pensieri e sentimenti individuali nelle settimane e nei mesi subito dopo la diagnosi.

"Evitare di discutere è comprensibile, ma porta di frequente ad accumulare frustrazione e comunicazione negativa tra i partner nel tempo. La nostra ricerca ha rilevato che le coppie che erano più regolate hanno usato meglio le strategie positive per far fronte, come vedere la DIP come una 'malattia' che coinvolge un approccio di lavoro di squadra.

"Il modello che abbiamo concettualizzato può informare direttamente le risorse di entrambi i partner e può essere adattato per soddisfare le esigenze e le sfide uniche di ogni coppia".


I risultati dello studio sottolineano l'importanza di far apprendere ai partner le competenze per gestire le loro emozioni e come avere una comunicazione più aperta, frequente ed esplicita su argomenti difficili.


L'autrice senior Ana Maria Vranceanu PhD, direttrice del programma integrato clinico e di ricerca sulla salute del cervello del MGH, afferma:

"Il nostro studio suggerisce che quando i partner comunicano apertamente le loro emozioni impegnative o dolorose, possono lavorare per capire le prospettive dell'altro. La comprensione reciproca e l'adattamento alla 'nuova normalità' come squadra sono stati fondamentali per le coppie che hanno mantenuto la loro stretta relazione.

"La capacità di insegnare ad entrambi i partner, nel momento in cui la persona con DIP può ancora partecipare, può aiutare entrambi i partner a gestire le proprie emozioni difficili prodotte dai molti fattori di stress e dai cambiamenti di vita che accompagnano la DIP. Può anche consentire ai partner di pianificare meglio insieme il loro tempo futuro e di concentrarsi su attività significative e modi creativi per rimanere connessi".

 

 

 


Fonte: Massachusetts General Hospital (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Sarah Bannon, Victoria Grunberg, Mira Reichman, Paula Popok, Lara Traeger, Bradford Dickerson, Ana-Maria Vranceanu, Thematic Analysis of Dyadic Coping in Couples With Young-Onset Dementia. JAMA Netw Open, 15 Apr 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.