Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Successo a invertire la demenza nei topi prepara studi clinici umani

sak3

Dei ricercatori giapponesi hanno identificato un nuovo farmaco candidato di trattamento che sembra non solo fermare i sintomi neurodegenerativi nei topi modello di demenza e di morbo di Alzheimer (MA), ma sembra anche invertire gli effetti dei disturbi.


La squadra della Tohoku University ha pubblicato i risultati l'8 giugno sull'International Journal of Molecular Sciences. Il candidato del trattamento è stato dichiarato sicuro dalla Commissione Governativa del Giappone, e i ricercatori hanno in programma di iniziare gli esperimenti clinici negli esseri umani il prossimo anno.


"Attualmente nel mondo non ci sono terapie che modificano un qualunque disturbo neurodegenerativo, come il MA, la demenza da Corpi di Lewy, l'Huntington e la demenza frontotemporale", ha detto l'autore senior della ricerca Kohji Fukunaga, professore emerito di scienze farmaceutiche alla Tohoku University. "Abbiamo scoperto l'innovativo candidato terapeutico SAK3 in grado di modificare le malattie, che, nei nostri studi, ha recuperato i neuroni nella maggior parte delle malattie neurodegenerative provocate da errato ripiegamento proteico".


In uno studio precedente, il team aveva scoperto che la molecola SAK3 (la cui struttura di base si trova nel miglioramento dell'attività del canale T-type Ca2+) sembrava aiutare a migliorare la memoria e l'apprendimento in un topo modello del MA. Secondo questi studi precedenti, la SAK3 migliora la funzione di un canale della membrana cellulare, promuovendo così l'attività neuronale nel cervello. Di solito, la SAK3 promuove il rilascio dei neurotrasmettitori acetilcolina e dopamina, che sono significativamente ridotti nel MA e nella demenza da Corpi di Lewy.


Si pensa che il miglioramento del canale Ca2+ induca l'attività neuronale a passare da 'inattiva' ad 'attiva'. Quando il canale Ca2+ è alterato nel cervello, si riduce il rilascio di acetilcolina e dopamina. Il risultato è un sistema alterato che una persona sperimenta come confusione cognitiva e funzione motoria non coordinata.


La SAK3 si lega direttamente alla subunità di questo canale, con conseguente miglioramento della neurotrasmissione, migliorando così i deficit cognitivi. I ricercatori hanno scoperto che lo stesso processo sembra funzionare anche nei topi modello di demenza da Corpi di Lewy, che è caratterizzata da un accumulo di proteine chiamate appunto 'Corpi di Lewy'.


"Anche dopo l'inizio del deterioramento cognitivo, la somministrazione di SAK3 ha impedito in modo significativo la progressione dei comportamenti neurodegenerativi, nella disfunzione sia motoria che cognitiva", ha detto Fukunaga.


In confronto, l'Aduhelm, il farmaco per MA approvato di recente dalla FDA americana, riduce solo il numero di placche amiloidi nel cervello, ma non sappiamo ancora se la riduzione dell'amiloide impedisce effettivamente un ulteriore calo cognitivo o motorio nei pazienti. Secondo Fukunaga, la SAK3 aiuta a distruggere la placca amiloide, per lo meno nei topi.


La SAK3 aiuta anche a gestire la distruzione di alfa-sinucleina mal ripiegata. Questa proteina, nella forma normale, aiuta a regolare la trasmissione di neurotrasmettitori nel cervello. La proteina può ripiegarsi male e aggregarsi, contribuendo a ciò che i ricercatori sospettano possa essere una causa sottostante dei sintomi neurodegenerativi. Questa aggregazione può anche portare alla perdita dei neuroni della dopamina, che aiutano l'apprendimento e la memoria.


Notando che i topi hanno ricevuto una dose orale quotidiana di SAK3, Fukunaga ha detto:

"Abbiamo scoperto che la somministrazione cronica di SAK3 inibiva significativamente l'accumulo di alfa-sinucleina nei topi. La SAK3 migliora l'attività del sistema che identifica e distrugge le proteine mal ripiegate. Nelle malattie neurodegenerative, questo sistema è spesso disfunzionale, e lascia che le proteine mal ripiegate rovinino i macchinari della cellula.

"La SAK3 è il primo composto che punta questa attività normativa nei disturbi neurodegenerativi. La somministrazione di SAK3 promuove la distruzione di proteine ​mal ripiegate, il che significa che la terapia ha il potenziale di risolvere i problemi delle diverse malattie da mal ripiegamento proteico ​​come il Parkinson, la demenza da Corpi di Lewy e l'Huntington, oltre all'Alzheimer".

 

 

 


Fonte: Tohoku University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jing Xu, Ichiro Kawahata, Hisanao Izumi, Kohji Fukunaga. T-Type Ca2+ Enhancer SAK3 Activates CaMKII and Proteasome Activities in Lewy Body Dementia Mice Model. International Journal of Molecular Sciences, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.