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Farmaco promettente per l'Alzheimer in fase sperimentale in Europa

Un grande studio europeo sta attualmente indagando se un farmaco usato per trattare la pressione alta può aiutare anche i pazienti con Alzheimer. L'UE ha investito quasi 6 milioni di euro per il progetto, per il quale la Sahlgrenska Academy e l'ospedale...

Un modo nuovo di sviluppare farmaci per molte malattie

Un team guidato da un ricercatore della Oregon Health & Science University (OHSU) ha dimostrato nei topi quella che potrebbe essere una nuova tecnica rivoluzionaria per curare una vasta gamma di malattie umane - dalla fibrosi cistica, alla cataratta...

Farmaci miracolosi per AD? Antitrust multa 6 società: “Inventate le proprietà”

Dimagranti per perdere 7 chili in 7 giorni, pillole, cerotti e creme in grado di curare cancro e Alzheimer e di garantire la giovinezza.Sono questi i prodotti, dalle proprietà inesistenti, che vendeva una rete di società multate dall’Antitrust con una...

Non tutte le creature invecchiano

Quando siamo giovani, siamo forti e in buona salute, poi ci indeboliamo e moriamo; così la maggior parte di noi probabilmente descriverebbe l'invecchiamento.Ma, in natura, il fenomeno dell'invecchiamento mostra una varietà di modelli inaspettata ed...

Studio dimostra che si possono inviare proteine oltre la barriera emato-encefalica nell'uomo

Il corpo è strutturato in modo che eventuali organismi invasori abbiano difficoltà a raggiungere il cervello, un organo ovviamente cruciale per la sopravvivenza. La barriera emato-encefalica è formata dalle cellule che rivestono il cervello e il midollo...

Perchè dei farmaci di AD funzionano sugli animali e non sulle persone?

Perché alcuni farmaci per l'Alzheimer funzionano nei modelli animali, ma non negli studi clinici sugli esseri umani?Un gruppo di ricerca dell'Università di Bonn e dell'azienda biomedica LIFE & BRAIN GmbH è riuscita a dimostrare che i risultati dei...

Tracce di memoria ricorrenti formano ricordi duraturi

Mentre il cervello umano è in uno stato di riposo, possono riapparire spontaneamente schemi di attività neuronale che sono associati a ricordi specifici. Tali riapparizioni contribuiscono al consolidamento della memoria, cioè alla stabilizzazione del suo...

Una cardiochirurgia più delicata non lascia segni di demenza

La stenosi valvolare aortica è il difetto della valvola cardiaca più frequente negli anziani in Europa; la causa sta generalmente nell'aumento della calcificazione di questa importante valvola.Nei pazienti a rischio elevato ed eccessivo, la chirurgia...

Scoperta origine della mutazione di un gene di Alzheimer

L'età e l'origine della mutazione genica E280A, responsabile dell'Alzheimer ad esordio precoce in una famiglia colombiana con un incidenza insolitamente alta della malattia, è stata fatta risalire a un singolo fondatore vissuto nel 16° secolo in...

Estrogeni sono prodotti anche dal cervello

Un team di ricerca della University of Wisconsin di Madison ha riferito ieri che il cervello può produrre e rilasciare estrogeni, una scoperta che potrebbe portare ad una migliore comprensione dei cambiamenti ormonali osservati da prima della nascita e...

Come si inviano tra loro i segnali i nostri neuroni

Biologi tedeschi e della University of Utah hanno scoperto come le cellule nervose riciclano le piccole bolle ("vescicole") che inviano segnali nervosi chimici da una cellula all'altra. Il processo è molto più veloce e diverso dai due meccanismi del...

L'esercizio fisico è utile per la demenza, nuova conferma

L'esercizio fisico è utine nella demenza, nuova confermaL'esercizio fisico può dare benefici alle persone anziane con demenza, migliorando il loro funzionamento cognitivo e la capacità di svolgere le attività quotidiane.Questo è il risultato di una nuova revisione sistematica pubblicata nella Cochrane...

Cambiare il tipo delle cellule con un singolo click

Con poche eccezioni, le cellule non cambiano tipo una volta che si sono specializzate: una cellula del cuore, per esempio, non diventa improvvisamente una cellula cerebrale.Tuttavia una nuova ricerca della University of California di Santa Barbara (UCSB)...

Verificato: integratori Omega-3 passano la barriera emato-encefalica

Una nuova ricerca del Karolinska Institutet in Svezia dimostra che gli acidi grassi omega-3 negli integratori alimentari possono attraversare la barriera emato-encefalica delle persone con Alzheimer, influenzando i marcatori noti sia della malattia stessa...

Ripristinare il livello di dopamina attraverso la proteina PC7

Un team di ricercatori dell'IRCM di Montréal, guidato dal Dr. Nabil G. Seidah, in collaborazione con il team del Dott. William C. Wetsel della Duke University negli Stati Uniti, ha scoperto che la proteina PC7 ha un ruolo cruciale nel cervello, danneggiando...

Declino cognitivo dipende dall'energia disponibile per le sinapsi

I cambiamenti nel sistema nervoso e il declino cognitivo dipendente dall'età sono strettamente legati, ma fino a poco tempo fa si pensava che derivassero dalla perdita di neuroni in aree come la corteccia prefrontale, la parte del cervello importante...

Nuovo composto per rallentare l'invecchiamento e, forse, curare neurodegenerazioni

Ricercatori dell'Università Ebraica di Gerusalemme hanno scoperto che l'innovativo composto della nuova società Tyrnovo, denominato NT219, inibisce selettivamente il processo di invecchiamento, per proteggere il cervello dalle malattie neurodegenerative...

Gene di rischio AD può influenzare il cervello fin dall'infanzia

Le persone portatrici di un gene ad alto rischio per l'Alzheimer (AD) mostrano cambiamenti nel loro cervello a partire dall'infanzia, decenni prima che compaia la malattia, secondo una nuova ricerca del Centre for Addiction and Mental Health (CAMH)...

Genetica rafforza l'attività enzimatica per combattere l'AD (nei topi)

Scienziati del St. Jude Children's Research Hospital di Memphis nel Tennessee hanno identificato un enzima che può fermare o addirittura invertire l'accumulo di frammenti di proteine tossiche, chiamate placche, nel cervello dei topi con Alzheimer (AD).La...

Verificate differenze notevoli nella connettività cerebrale tra uomo e donna

Un nuovo studio sulla connettività cerebrale della Penn Medicine, pubblicato ieri in Proceedings of the National Academy of Sciences, ha trovato notevoli differenze nel cablaggio neurale tra uomini e donne, che conferma alcune credenze popolari sui...

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