Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Controllare pressione e cambiare stile di vita per prevenire ulteriori ictus

I sopravvissuti all'ictus dovrebbero tenere controllata la loro pressione sanguigna, il colesterolo e il peso e fare con regolarità dell'attività fisica moderata, per evitare di riavere un ictus, secondo una dichiarazione scientifica dell'American Heart Association / American Stroke Association.


Essi devono inoltre ricevere altre terapie basate su prove, specifiche della loro salute individuale, che possono includere la terapia con aspirina o una procedura chirurgica per mantenere aperte le arterie del collo.


Le "Linee guida per la prevenzione dell'ictus nei pazienti con ictus e con attacco ischemico transitorio (TIA)" sono pubblicate sulla rivista Stroke dell'American Heart Association.


"Una grande quantità di nuove ricerche sta rivelando dei modi nuovi e migliori per proteggere i pazienti con ictus ischemico o attacco ischemico transitorio da eventi ricorrenti e ulteriori danni al cervello", ha detto Walter Kernan, MD, autore principale, presidente del gruppo che ha scritto le linee-guida e professore di medicina alla School of Medicine della Yale University di New Haven nel Connecticut.


Trattare l'ipertensione è forse più importante per la prevenzione secondaria dell'ictus ischemico, secondo il documento. Circa il 70 per cento delle persone che hanno avuto un ictus ischemico recente hanno anche la pressione alta. La dichiarazione rileva che la terapia ipocolesterolemizzante intensiva è importante anche per i sopravvissuti da un ictus causato da arterie indurite. Tuttavia, l'associazione non raccomanda più farmaci con niacina o fibrati per aumentare il colesterolo buono, a causa dei pochi dati che ne hanno stabilito l'efficacia nel ridurre il rischio di ictus secondario.


E' anche bene per i sopravvissuti da ictus/TIA, che sono in grado di fare attività fisica, di impegnarsi in 3-4 sedute alla settimana di esercizio fisico aerobico di intensità moderata/forte, come camminare di buon passo o andare in bicicletta, secondo la dichiarazione.


Dall'ultimo aggiornamento del 2011, l'associazione ha aggiunto delle sezioni su nutrizione, apnea del sonno, aterosclerosi dell'arco aortico e pre-diabete. Le nuove raccomandazioni comprendono:

  • Esaminare i superstiti di ictus e TIA per il diabete e l'obesità.
  • Possibile screening per l'apnea del sonno.
  • Possibile valutazione nutrizionale.
  • Monitorare per 30 giorni il battito cardiaco irregolare (fibrillazione atriale) di chi ha avuto un ictus di origine sconosciuta.
  • Anticoagulanti in situazioni specifiche.
  • Seguire una dieta di tipo mediterraneo che enfatizza frutta e verdura, cereali integrali e comprende latticini a basso contenuto di grassi, pollame, pesce, legumi e frutta a guscio e limita i dolci e la carne rossa. Gli studi clinici non hanno dimostrato i benefici di una dieta mediterranea dopo un ictus ischemico o TIA, così le raccomandazioni del documento sono basate su livelli convincenti, ma bassi, di ricerca.

Può essere rilevante perché:

Ictus e microsanguinamenti sono uno dei fattori di rischio dell'Alzheimer.

I consigli degli autori del documento (dieta mediterranea e attività fisica, come cammino e bici) sono validi per entrambe le condizioni.


Ogni anno negli Stati Uniti, più di 690.000 adulti hanno un ictus ischemico, che proviene da coaguli di sangue che bloccano il flusso di sangue nel cervello o in un vaso che porta al cervello. Altri 240.000 americani sperimentano un TIA. Sebbene il TIA non lasci un deterioramento immediato, i sopravvissuti hanno un rischio alto di ictus futuro. In media, il rischio annuale di ictus ischemico futuro dopo un ictus ischemico o un TIA iniziale è di circa il 3/4 per cento.


"La chiave per restare in salute dopo un ictus ischemico o un TIA è la valutazione attenta e rapida della causa dell'evento e l'individuazione dei fattori di rischio dell'ictus in modo che possano essere somministrati rapidamente adeguati interventi preventivi", ha detto Kernan. "Quindi i pazienti devono lavorare con i loro medici regolarmente per rimanere sul loro programma di prevenzione. Con questo approccio, ogni paziente può avere un futuro più sano".

 

 

 

 

 


FonteAmerican Heart Association  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  Walter N. Kernan, Bruce Ovbiagele, Henry R. Black, Dawn M. Bravata, Marc I. Chimowitz, Michael D. Ezekowitz, Margaret C. Fang, Marc Fisher, Karen L. Furie, Donald V. Heck, S. Claiborne (clay) Johnston, Scott E. Kasner, Steven J. Kittner, Pamela H. Mitchell, Michael W. Rich, Dejuran Richardson, Lee H. Schwamm, and John A. Wilson. Guidelines for the Prevention of Stroke in Patients With Stroke and Transient Ischemic Attack: A Guideline for Healthcare Professionals From the American Heart Association/American Stroke Association. Stroke, May 2014 DOI: 10.1161/STR.0000000000000024

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.