La University of Texas Southwestern si è unita a un consorzio di sette università leader per sviluppare nuove tecnologie per migliorare la memoria nelle persone con lesione traumatica cerebrale, deficit cognitivo lieve, epilessia e Alzheimer.
In particolare, la UT Southwestern partecipa allo studio che ha l'obiettivo di sviluppare entro la fine del 2018 un monitoraggio neurale impiantabile e un sistema di stimolazione, che trattare la perdita di memoria.
I ricercatori prevedono di usare la stimolazione elettrica a livelli di sicurezza, per testare nuovi modi per migliorare le funzioni cerebrali e la memoria nei pazienti di neurochirurgia che già ricevono la stimolazione cerebrale nell'ambito della terapia per l'epilessia. Il loro obiettivo è determinare se la stimolazione cerebrale, data quando queste persone eseguono esercizi per la memoria, può migliorare la loro capacità di memoria.
"Se la memoria può essere migliorata nei pazienti che hanno elettrodi impiantati per trattare l'epilessia - e che hanno spesso lievi disturbi della memoria - allora avremo ottenuto informazioni preziose su come ripristinare la funzione di memoria nei pazienti con lesioni cerebrali traumatiche o con Alzheimer", ha detto il dottor Bradley Lega, assistente professore di Neurochirurgia, Neurologia, Neuroterapia e Psichiatria, che guida il ramo di Dallas dello studio.
Questo lavoro fa parte del programma nazionale USA "Restoring Active Memory" (RAM) sponsorizzato dalla Defense Advanced Research Projects Agency e finanziato dal Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies (BRAIN) dei National Institutes of Health. Fino ad oggi, i NIH e le altre agenzie di finanziamento hanno stanziato più di 240 milioni di dollari per l'iniziativa BRAIN, progettata per migliorare la comprensione del cervello e della funzione cognitiva, accelerando lo sviluppo e l'applicazione di tecnologie innovative per trovare nuovi modi per trattare, curare, e anche prevenire i disturbi cerebrali.
Nel 2015 si stima che 5,3 milioni di americani avevano l'Alzheimer (secondo l'Alzheimer's Association) e circa 2,9 milioni l'epilessia (secondo il Centers for Disease Control and Prevention). Inoltre circa 1,7 milioni di americani sviluppano lesioni cerebrali traumatiche ogni anno.
Il Dr. Lega sta reclutando 15 pazienti all'anno con epilessia, sottoponendoli ad elettroencefalografia stereo (SEEG), una tecnica mini-invasiva per registrare le onde cerebrali per la diagnosi di epilessia. Il Dr. Lega è uno dei pochi neurochirurghi del paese che utilizza l'EEG stereo per individuare l'origine delle crisi epilettiche nel cervello e per determinare se un paziente è candidato alla chirurgia per il trattamento delle crisi epilettiche. L'EEG stereo, meno invasivo rispetto all'approccio tradizionale, comporta l'impianto di elettrodi nel cervello per registrare l'attività elettrica durante la crisi.
I dati raccolti alla UT Southwestern saranno combinati con i dati della University of Pennsylvania, della Thomas Jefferson University di Philadelphia, della Mayo Clinic, della Dartmouth University, della Emory University e della Boston University per sviluppare e testare i nuovi trattamenti. "Il team di ricerca nazionale ritiene che le strategie terapeutiche in esame in questo studio serviranno come base per dispositivi innovativi di interfaccia cervello-macchina in grado di migliorare la funzione della memoria", ha detto il dottor Lega.
Fonte: UT Southwestern Medical Center (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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