Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anche piani e studi di farmaci per Alzheimer sono penalizzati dal Covid-19

La ricerca sui farmaci per il morbo di Alzheimer (MA) è una storia piuttosto triste, con anni di fallimenti e battute d'arresto contro la malattia che ruba la memoria.


C'è un piccolo barlume di speranza (molto, molto piccolo) che il farmaco 'aducanumab' della Biogen, già una volta fallito e ora (forse) risorto, possa essere il primo medicinale per MA approvato dopo più di 15 anni. La Biogen ha accennato all'inizio dell'anno, e gli investitori hanno fatto la stessa previsione, che fosse “imminente” una nuova richiesta di autorizzazione alla FDA; sono passati quasi quattro mesi, e una grave pandemia globale sembra avere fatto fallire quei piani.


Una revisione dalla GlobalData, società di dati sulle scienze della vita, ha dichiarato che “si prevede che la richiesta e la revisione dell'anticorpo monoclonale ricombinante umano aducanumab della Biogen prenda più tempo rispetto a quanto stimato”. Quanto tempo, non lo sappiamo. Sappiamo che sarà comunque uno dei farmaci più controversi ad arrivare sulla scrivania della FDA, ma dovremo aspettare più a lungo per vedere come si comporterà il regolatore.


È anche fin troppo facile dimenticare quanto sono dannose, minacciose e alteranti per la vita altre malattie e disturbi al di fuori del COVID-19; non ti preoccupi granché di quel neo sul tuo braccio che sta diventando sempre più scuro quando una macchina ti sta venendo contro a 150 km all'ora.


Ma altre aree stanno soffrendo. Che il farmaco della Biogen possa o meno aiutare i pazienti di MA, la GlobalData sottolinea che molti esperimenti per questa malattia sono a rischio di ritardo dato che la maggior parte dei pazienti che testano tali medicinali devono restare auto-isolati, poiché la maggior parte sono anziani e considerati vulnerabili ai rischi del COVID19.


Nel Regno Unito, per esempio, a tutti gli over-70 è prescritto di rimanere a casa per 12 settimane. Gli esperimenti virtuali possono aiutare qui, ma sono più difficili per una popolazione anziana che non sempre usa tale tecnologia.


“Poiché molti paesi mettono in stallo gli studi clinici, le aziende farmaceutiche stanno spostando le loro priorità globali lontano da alcune indicazioni correnti, verso il COVID-19”, ha scritto la società in un rapporto. “Questo potrebbe mettere a rischio di ritardo diversi farmaci per MA, di cui 38 in fase 1, 19 in fase 3 e 37 in fase 2”.


Alessio Brunello, analista farmaceutico senior di GlobalData, ha detto:

“Non tutte le aziende farmaceutiche stanno rispondendo nello stesso modo alla pandemia COVID-19. Ad esempio, la Roche sta continuando sia l'arruolamento che il dosaggio nell'esperimento del farmaco gantenerumab per il MA di fase avanzata. Dall'altra parte, la Eli Lilly, che ha diversi farmaci per MA in cantiere, ha interrotto l'iscrizione e rimandato nuove sperimentazioni, pur continuando il dosaggio degli esperimenti in corso.

“L'interruzione di importanti ricerche cliniche provocata dalla pandemia COVID-19 è legata alla particolare vulnerabilità degli anziani. Il numero di anziani morti in tutto il mondo è già rilevante e i partecipanti agli esperimenti di MA che sono morti a causa del virus possono influenzare significativamente i risultati degli studi”.

 

 

 


Fonte: Ben Adams in FierceBiotech (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.