Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alzheimer: «Coltivare speranza è un atto di resilienza»

Quest'anno come posso mantenere viva la speranza come caregiver di Alzheimer?

Charles Snyder, psicologo, famoso ricercatore della speranza e autore di The Psychology of Hope: You Can Get Here from There (Psicologia della Speranza: puoi arrivare qui da lì), articola così il significato della speranza nei suoi scritti:

"Un arcobaleno è un prisma che invia frammenti di luce multicolore in varie direzioni. Solleva il nostro spirito e ci fa pensare a ciò che è possibile. La speranza è uguale: un arcobaleno personale della mente".

Considerando che la speranza non ti lascia mai, prova a immaginare quell'arcobaleno nella tua mente e, mentre sei impegnata nel caregiving di Alzheimer, riconosci che anche se ti è impossibile controllare le circostanze attuali della vita, puoi controllare la tua risposta a queste circostanze. La speranza può rafforzare la tua determinazione e accompagnarti anche nelle ore più buie e nei momenti più impegnativi.

L'Alzheimer è una malattia che cambia realmente la vita e una delle poche che può avere un impatto certo non solo sulla persona colpita direttamente, ma anche su tutta la sua famiglia. Nutrire la speranza nel mezzo della diagnosi e delle circostanze potrebbe essere come spostare una montagna di per sé, e tuttavia, la speranza può essere il meccanismo non solo per trattare la malattia, ma anche per sostenere la qualità della vita.

Auto-riflessione, capacità di far fronte e contributi positivi sono tutti modi per costruire speranza durante il viaggio della malattia. Coltivare la speranza è un atto di resilienza.

Speranza implica che esiste un significato in ciò che riserva il futuro; fiducia che in futuro sarà presente un essere più alto o un livello più alto di esistenza. La speranza è legata alla fiducia e al significato e spesso è associata alla pazienza. Molto spesso la speranza si trova quando tutto il resto è strappato e quando sembra che non ci sia alcun motivo logico per sperare. Al centro del nostro benessere spirituale c'è la parola speranza.

Mantenere o nutrire speranza può essere un antidolorifico per lo stress naturale e un rafforzamento del sistema immunitario. Migliora anche le relazioni e consente alle persone di affrontare i problemi con una mentalità e una strategia per resistere alle difficoltà.

La speranza ha il potenziale di migliorare il benessere nel tempo e le persone con molta speranza hanno maggiori probabilità di vedere situazioni stressanti come impegnative piuttosto che minacciose. Può anche essere una barriera protettiva contro lo sviluppo dell'ansia cronica ed è correlata alla soddisfazione generale della vita.

Per mantenere la speranza nella tua vita come caregiver, visualizzala, svegliati con un mantra pieno di speranza ogni giorno, mantieni un diario di speranza, aumenta la tua fiducia con affermazioni personali e con la pratica di un atteggiamento di gratitudine.

Mantenere in vita la speranza può essere difficile mentre affronti molte delusioni o battute d'arresto nel viaggio di caregiving dell'Alzheimer. Ricevere supporto da familiari e amici affidabili o aderire a un gruppo di supporto può aiutare a elaborare queste sfide.

Chiediti: "Cosa ti fa sperare?" Mantieni l'intenzione e lascia che il 2024 sia la stagione di tenere viva la speranza per te, conservando quell'«arcobaleno personale della mente».

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)