Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Modello Gentlecare: l’umanizzazione delle cure attraverso un metodo intuitivo e semplice

Moyra JonesMoyra Jones, Lindsay (Ontario) 28/9/1936 - Vancouver (BC) 5/1/2015

Cos’è il modello Gentlecare? Si tratta di un metodo globale e dinamico, ideato da Moyra Jones alla fine degli anni Novanta. Esso pone enfasi su tre elementi in continua relazione: ambiente, persone e attività; ponendo in costante revisione tutti gli elementi di cura per adattarli alle esigenze mutevoli dell’anziano nel corso della malattia.


L'approccio protesico perciò è personalizzato, unico e diverso per ognuno. La persona anziana è l’obiettivo centrale di tutta l’organizzazione ed identificata come “cliente”, in accordo con la definizione di Treccani che lo considera «colui che è sottoposto alla cura, protezione e guida». La formula Gentlecare, inoltre, si fonda su una profonda alleanza terapeutica con la famiglia, poiché coloro che compartecipano all’assistenza rappresentano la risorsa più significativa: volontari, familiari e operatori vengono considerati veri e propri agenti terapeutici.


Qual è l’obiettivo del modello Gentlecare? L'obiettivo del metodo, considerando la reale perdita di funzione cerebrale, non è il ripristino della funzione stessa, ma piuttosto la creazione di un ambiente privo di stress e dolore per il cliente. Dal momento che la perdita neuronale progressiva causata dalla malattia non è reversibile, diventa essenziale fornire esternamente ciò che la persona malata non può più generare internamente.


Perché ciò sia possibile è necessario camminare nelle scarpe della persona che assistiamo, entrare nel mondo di riferimento della persona anziana. Perciò il metodo Gentlecare si concentra sul benessere anziché sul sintomo; come afferma l’autrice, il punto di riferimento è la vita e non la malattia.


Che caratteristiche hanno le attività proposte? Le attività promuovono operosità e laboriosità, in modo da far sentire gli anziani attivi anche nelle piccole cose. Il principio fondamentale è considerare il piacere derivante dall'attività, anziché il livello di prestazione. Ciò significa che il valore non risiede nel risultato finale, ma nel godimento partecipativo, persino nell'osservazione che costituisce un'attività altrettanto valida. Ogni intervento deve essere attentamente pensato per evitare di esporre la persona a un senso di fallimento, tenendo conto delle capacità cognitive ancora presenti.


Un'attività è considerata positiva, dunque, se apporta piacere alla persona, la fa divertire o sorridere, senza infantilizzarla. I programmi, inoltre, perché possano produrre effetti terapeutici e benefici, devono essere tarati in base ai ruoli che la persona ha svolto nella vita precedente alla malattia e fondati sulla sua vita biografica. La brevità delle attività, poi, è fondamentale data la limitata attenzione disponibile.


In altri termini, tutte le attività devono essere progettate per valorizzare le abilità ancora presenti, il cosiddetto “potenziale residuo”, proponendo esperienze legate alla vita quotidiana in modo semplice, piacevole e privo di costrizioni. L’approccio Gentlecare, quindi, predilige attività semplici e familiari, fondate su esperienze già conosciute, in modo che acquisiscano significato per ciascuno, e realizzate in piccoli gruppi di persone con interessi comuni.


Le attività e ogni momento di svago devono essere concepiti come parte integrante della normalità, anziché come semplice adesione a un rigido programma di lavoro. Queste attività sono svolte per gli anziani e non sugli anziani, rispettando la loro individualità e considerando il livello di deficit cognitivo di ciascuna persona. 

 

 

 


Fonte: Dott.ssa Angelica Carron

Riferimenti:

  • Moyra Jones. Gentlecare. Un modello positivo di assistenza per l’Alzheimer, Roma, Carocci, 2005.
  • E Bortolomiol, L Lionetti, E Angiolini. Gentlecare. Cronache di assistenza. Soluzioni, modalità e idee di applicazioni del metodo, Trento, Erickson, 2016.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)