Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dana Territo: Non è mai troppo tardi per aumentare la tua riserva cognitiva. Come farlo.

Cosa si intende per riserva cognitiva?

Nurturing the brain cognitive reserve Image 11098 by pch.vector on Freepik

La riserva cognitiva è la resistenza della mente ai danni al cervello. È un'idea basata su evidenze, proposta a metà degli anni '90 dal dott. Yaakov Stern, neuropsicologo della Columbia University, che ha descritto persone senza sintomi apparenti di demenza che però all'autopsia avevano un cervello coerente con il morbo di Alzheimer (MA) avanzato.


I ricercatori hanno scoperto che questi individui non mostravano sintomi della malattia mentre erano in vita perché avevano una riserva cognitiva abbastanza grande da compensare il danno e continuare a funzionare come al solito. In sostanza, gli individui possono sviluppare una riserva di abilità di pensiero durante la loro vita, che li protegge dalle perdite che possono verificarsi nell'invecchiamento e nella demenza.


La ricerca ha dimostrato che gli individui con una maggiore riserva cognitiva sono in grado di evitare i cambiamenti cerebrali degenerativi associati al MA o ad altre cause di demenza. Le esposizioni di tutta la vita ai risultati dell'istruzione e professionali e alle attività del tempo libero più tardi nella vita possono aumentare la riserva. Ad esempio, degli studi hanno dimostrato che esiste un rischio ridotto di sviluppare il MA nei soggetti con risultati educativi o professionali superiori.


Non è mai troppo tardi per costruire una riserva cognitiva. Le esposizioni giovanili agli ambienti arricchiti danno gli effetti più forti, ma anche le attività di svago nell'età avanzata possono aumentare la riserva. Le attività che coinvolgono il cervello come leggere, apprendere una nuova lingua, visitare amici e famiglia, andare al cinema e al ristorante e frequentare eventi sociali della comunità sono tutte fortemente legate a guadagni nella riserva cognitiva e a una riduzione del rischio di demenza. È importante notare che sono i cambiamenti cumulativi di comportamento in tutti gli aspetti della salute (fisico, cognitivo e sociale) a promuovere la riserva cognitiva.


L'attività fisica ha un ruolo importante nella costruzione della riserva cognitiva. Un programma aerobico diversificato costruisce forma fisica, forza, allenamento dell'equilibrio e maggiore flessibilità. La ricerca ha dimostrato che un programma di esercizi multicomponente che combina allenamento aerobico, di forza e di equilibrio negli anziani con lieve compromissione cognitiva ha prodotto un miglioramento della memoria.


Le capacità cognitive non sono fisse. Al contrario, il cervello ha la capacità a tutte le età di rispondere a nuove informazioni e nuovi stimoli, di cercare e abbracciare le cose che lo sfidano. Gli individui dovrebbero coinvolgere la loro mente al di fuori dei domini soliti, il che significa che se già facevano da sempre cruciverba, dovrebbero provare qualcosa al di fuori del loro regno.


Altri esempi di sviluppo di riserva cognitiva includono il cambiamento di percorsi nel recarsi in luoghi regolari, come il supermercato o un luogo di culto. L'uso della mano non dominante per attività come mangiare o pulire i denti sono pratiche impegnative e può aiutare a preservare la capacità mentale.


Anche esaminare problemi da diverse prospettive e mutevoli punti di vista eserciterà il cervello. Internet è pieno di siti che offrono video lezioni e corsi che possono flettere i muscoli mentali. Viaggiare in nuovi luoghi, esplorare i punti di forza e di debolezza personali, espandere i talenti esistenti e imparare un nuovo hobby o imparare a suonare un nuovo strumento musicale sono tutti modi che non solo costruiscono capacità mentali e fisiche, ma sviluppano anche riserva cognitiva.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.