Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Riflessioni di un coniuge di Alzheimer: stress e dolore

Dopo le mie visite giornaliere a Clare di solito torno a casa sentendomi stressato ed esaurito fisicamente, mentalmente ed emotivamente. Controllo rapidamente le e-mail e poi vado subito a letto, cadendo spesso addormentato nel giro di un'ora o due mentre guardo la TV.


Questo non è quello che mi ero aspettato.


Prima di mettere Clare nell'unità di demenza di una struttura di vita assistita, mi sentivo esausto e stressato tutto il tempo. Rispondere alle stesse domande continuamente tutto il giorno, cercare cose che Clare aveva messo fuori posto ogni giorno, lottare giornalmente con le attività della vita quotidiana (come fare il bagno, andare in toilette, vestirsi, mangiare e prendere i farmaci), averla attaccata a me come un'ombra tutto il giorno, passare il tempo a pulire il letto bagnato e il pavimento nel bel mezzo della notte ... tutto questo era estenuante.


Dopo aver trasferito Clare, mi aspettavo di essere meno stanco e meno stressato. Mi sbagliavo.


Fin dal suo trasferimento nella struttura, non ho più avuto a che fare con le sue attività quotidiane, esclusa la toilette. Il peggioramento dell'incontinenza di Clare mi induce ora a dover cambiarle il tipo di pannolone più volte alla settimana. Ora mangiamo fuori solo in luoghi che hanno bagni per disabili in modo da poter essere in bagno con Clare per vedere se ha bisogno del cambio.


Ho sempre un pannolone di ricambio con me. Quando non porto Clare a mangiare fuori, dopo cena ci sediamo su un divano in una delle sale per circa 90 minuti. Ci baciamo e ci coccoliamo, finchè Clare si addormenta tra le mie braccia (e spesso mi addormento con lei!) fino a quando è giunto il momento di riportarla alla sua stanza.


A parte portarla in bagno e cambiarle il pannolone quando è necessario, tutto il tempo che passiamo insieme è tempo "di qualità" che ci godiamo. Allora perché mi sto ancora sentendo così totalmente stressato ed esaurito quasi tutte le sere quando torno a casa? E perché ci sono ancora notti in cui mi metto a piangere mentre guardo la TV da solo, sono a letto da solo in quello che era la "nostra" camera da letto, o in macchina mentre ascolto certa musica?


Penso che la mia attuale stanchezza quotidiana, e le mie lacrime, siano dovute allo stress. Alcuni potrebbero sostenere che, per quanto soffrano le persone con Alzheimer, il loro caregiver soffre ancora di più guardando il proprio caro "sparire" davanti agli occhi. Lo stress del caregiver è reale.


Penso a quello che l'Alzheimer farà a Clare nell'avvicinarsi alla fine, non più in grado di camminare, parlare, mangiare da sola o controllare una qualsiasi delle sue funzioni corporee. Penso a quello che sarà la mia vita dopo che Clare non saprà più chi sono, e come sarà la mia vita quando Clare stessa infine non ci sarà più. Non voglio che quel giorno arrivi, ma sta arrivando. Sono incapace di impedirlo. La morte è l'unica garanzia che viene fornita con la diagnosi di Alzheimer, l'unica malattia grave con zero sopravvissuti. Quel giorno sta arrivando, quando passerò dal sentirmi "sposato, ma vedovo", al sentirmi solo vedovo.


Ho sperimentato il dolore nella mia vita quando parenti e amici sono deceduti. E tuttavia, anche se Clare è ancora viva, sto già sperimentando il dolore più orribile che abbia mai conosciuto. Sono già triste per la perdita, e questi sono i peggiori sentimenti di dolore che io abbia mai conosciuto.


Mi manca molto Clare, dopo che è stata parte del "noi" per quasi 50 anni. Una volta facevamo tante cose insieme. Non più. Ora mi sento più un "io", che parte di un "noi". Mentre i nostri cari con Alzheimer alla fine dimenticano il loro caregiver, il loro caregiver non dimentica. Il caregiver ricorda fin troppo bene. A volte mi metto a piangere quando Clare si addormenta, cullata tra le mie braccia. Trovo così difficile vederla continuare a declinare, soprattutto nei giorni in cui lei non è del tutto sicura di chi sono.


Guardare i propri cari che muoiono lentamente, ma inesorabilmente, davanti ai nostri occhi, e sapere che non c'è niente da fare per fermare l'inevitabile declino che porta alla morte, è estenuante emotivamente, mentalmente e fisicamente.


Lo stress è sempre presente nei caregiver. Guardo la persona che amo di più in questo mondo mentre scivola via da me lentamente ma inesorabilmente, avvicinandosi alla morte lentamente ma inesorabilmente.


Completamente incapace di impedire la morte di Clare, tutto quello che posso fare è cercare di darle tutto l'amore, la felicità e il conforto che posso, per tutto il tempo che posso. Sono stanco di essere triste non-stop. Sono stanco di questo stress quotidiano. E' molto faticoso.


Stress e dolore ... due emozioni che tutti i caregiver di Alzheimer conoscono fin troppo bene.

 

 

 


Fonte: Allan S. Vann in Huffington Post (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.