Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I benefici della soia per il cuore e il cervello

Uno studio guidato dall'Università di Pittsburgh ha scoperto che un prodotto risultante dalla digestione di un micronutriente presente nella soia può spiegare perché alcune persone, a differenza di altre, sembrano ottenere un beneficio di protezione del cuore dai cibi a base di soia.


Gli uomini giapponesi che sono in grado di produrre l'equolo, una sostanza prodotta da alcuni tipi di batteri intestinali "buoni"quando metabolizzano gli isoflavoni (micronutrienti presenti nella soia), hanno livelli più bassi del fattore di rischio per le malattie cardiache, rispetto ai loro coetanei che non riescono a produrlo, secondo la ricerca pubblicata sul British Journal of Nutrition.


"Gli scienziati sanno da tempo che gli isoflavoni proteggono dall'accumulo di placca nelle arterie (la cosiddetta aterosclerosi) nelle scimmie, e che sono associati a una minore incidenza di malattie cardiache nelle persone dei paesi asiatici", ha detto l'autore senior Akira Sekikawa MD/PhD, professore associato di epidemiologia della Pitt. "Siamo rimasti sorpresi quando un ampio studio sugli isoflavoni eseguito negli Stati Uniti non ha dimostrato effetti benefici tra le persone con aterosclerosi nei paesi occidentali. Ora pensiamo di sapere perché".


Tutte le scimmie possono produrre equolo, così come il 50/60% delle persone dei paesi asiatici, mentre lo fa solo il 20/30% delle persone nei paesi occidentali.


Sekikawa e dei suoi colleghi, compresi scienziati in Giappone, hanno reclutato 272 uomini giapponesi tra 40 a 49 anni e hanno eseguito esami del sangue per scoprire se stavano producendo equolo. Dopo l'aggiustamento per altri fattori di rischio delle malattie cardiache, come pressione alta, colesterolo, fumo e obesità, il team ha scoperto che i produttori di equolo avevano una probabilità del 90 per cento più bassa di calcificazione coronarica, un predittore di malattia cardiaca, rispetto ai non produttori di equolo.


L'assunzione giornaliera di isoflavoni dietetici, presenti nei cibi tradizionali a base di soia come il tofu, il latte di soia e il miso, è da 25 a 50 mg in Cina e in Giappone, mentre è meno di 2 mg nei paesi occidentali. L'equolo è disponibile come integratore, bypassando la necessità che i batteri intestinali lo producano, anche se non ci sono studi clinici che abbiano determinato un dosaggio sicuro per avere effetti protettivi del cuore, o se addirittura fornisca tale protezione.


"Non consiglio alle persone di iniziare a prendere equolo per migliorare la salute del cuore o per qualsiasi altra ragione, a meno che non sia consigliato dal proprio medico", ha detto Sekikawa. "È necessario molto altro studio". Sekikawa e il suo team stanno cercando un finanziamento per uno studio osservazionale molto più grande per espandere i loro risultati e, infine, per uno studio clinico randomizzato che esamini l'effetto dell'equolo su varie condizioni mediche e malattie.


"La nostra scoperta sull'equolo può avere applicazioni ben oltre la malattia di cuore", ha detto Sekikawa. "Sappiamo che gli isoflavoni possono essere associati alla protezione da molte altre condizioni mediche, come l'osteoporosi, la demenza, le vampate di calore in menopausa e i tumori della prostata e al seno. L'equolo può avere un effetto ancora più forte su queste malattie".

 

 

 


FonteUniversity of Pittsburgh (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Vasudha Ahuja, Katsuyuki Miura, Abhishek Vishnu, Akira Fujiyoshi, Rhobert Evans, Maryam Zaid, Naoko Miyagawa, Takashi Hisamatsu, Aya Kadota, Tomonori Okamura, Hirotsugu Ueshima, Akira Sekikawa. Significant inverse association of equol-producer status with coronary artery calcification but not dietary isoflavones in healthy Japanese men. British Journal of Nutrition, 2017; 117 (02): 260 DOI: 10.1017/S000711451600458X

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.