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Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo imparare da loro

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte accento sulla pietà filiale: l'aspettativa che i figli sosterranno i loro genitori in età avanzata. Storicamente, la pietà filiale ha avuto un ruolo importante quando le famiglie erano grandi, i regimi pensionistici non c'erano e l'aspettativa di vita era di circa 50 anni.


Oggi, tuttavia, le famiglie dell'Asia orientale e del sud-est sono molto più piccole, i tassi di divorzio e quelli di non-matrimonio sono in aumento, e un numero minore di figli adulti vive con i loro genitori. Questi cambiamenti demografici non sono in nessun luogo più evidenti che in Cina, Hong Kong, Giappone, Singapore, Corea del Sud e Taiwan.


Inoltre, le persone vivono molto più a lungo. L'ONU stima che entro il 2030, il 60% della popolazione anziana del mondo (over-60) risiederà in Asia.

 

Le famiglie possono fare solo una parte

In mezzo a questi cambiamenti demografici e culturali, i governi asiatici continuano a promuovere l'idea che le famiglie dovrebbero essere le principali responsabili dell'assistenza dei familiari anziani.


Ma per molti figli adulti, le pressioni per soddisfare le esigenze di pietà filiale sono immense. Quelli che non sono in grado di fornire assistenza a causa delle esigenze lavorative o delle proprie responsabilità familiari, spesso trovano emotivamente difficile mettere genitori o nonni in una struttura di assistenza.


La ricerca ha dimostrato anche l'assunzione di un caregiver a tempo pieno è associata ad autostima negativa dei figli adulti. Prendersi cura dei genitori anziani può quindi diventare un viaggio straziante che richiede tempo, denaro e conoscenza approfondita dei sistemi sanitari e dell'assistenza sociale.


A causa di queste sfide - così come delle popolazioni in rapido invecchiamento in molti paesi asiatici - siamo costretti a pensare in modo creativo su come migliorare la cura comunitaria per le persone anziane che non hanno sostegno familiare a tempo pieno.


I paesi asiatici sono in prima linea di questa attività di ricerca, per necessità. Ma molte di queste strategie si possono facilmente trasferire ad altre parti del mondo - e in alcuni casi già lo sono - nonostante le differenze culturali che possono esistere.

 

Perché la via da seguire è l'assistenza integrata

Il bambino medio di Singapore nato nel 2020 può aspettarsi di vivere 84,7 anni, la 5a aspettativa di vita nel mondo. Entro il 2030, circa un quarto della popolazione avrà più di 65 anni. Allo stato attuale, l'età obbligatoria di pensionamento a Singapore è di 62 anni. Il rapporto di dipendenza degli anziani - il numero di persone disponibili in età lavorativa per sostenere una persona anziana - è diminuito dai 13 del 1970 ai 4 del 2020.


Questo è il motivo per cui il governo di Singapore ha come priorità trovare nuove soluzioni per assistere gli anziani. Una soluzione è dare assistenza integrata.


Come molte economie sviluppate, l'assistenza agli anziani di Singapore è diventata sempre più frammentata. Oggi, una persona anziana in genere ha specialisti per ogni organo e può andare da un medico generico, un medico in un policlinico, un ospedale o un guaritore tradizionale durante l'anno. Nessuna delle loro cartelle cliniche è integrata.


Così, le persone anziane sono viste come una somma di parti, e questo non riguarda solo l'efficacia della loro cura, ma anche la loro qualità di vita. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto i limiti di questo tipo di cura frammentata e l'anno scorso ha lanciato il progetto Integrated Care for Older People (Assistenza Integrata per Anziani) per i paesi con una popolazione che invecchia rapidamente.


Questo progetto quadro promuove servizi sanitari integrati, e centrati sulle persone, per gli anziani, attraverso una rete di famiglie, comunità e istituzioni sanitarie, senza soluzione di continuità. Nella sua forma ideale, l'assistenza integrata permette agli anziani di 'invecchiare sul posto', cioè a casa propria.


Le persone anziane possono vedere soddisfatti i bisogni di salute e di assistenza sociale, senza dover essere istituzionalizzati, con una minore spesa pubblica di assistenza istituzionale agli anziani. Ricerche precedenti avevano dimostrato che gli anziani che 'invecchiano sul posto' sono più felici e hanno una migliore qualità di vita rispetto a quelli nelle istituzioni.


Per realizzare un sistema di assistenza integrato, ci deve essere un allineamento degli obiettivi dei vari attori dei sistemi sanitari e di assistenza sociale. A Singapore, questo ethos (caratteristica del popolo) ha preso piede negli ultimi dieci anni. Nel 2015, il governo ha istituito l'Agency for Integrated Care (AIC), che funge da archivio centrale di informazioni sugli anziani e fornisce riferimento e disponibilità di servizi sanitari e sociali.


Ad esempio, gli anziani possono essere accompagnati dai loro caregiver all'AIC per essere riferiti ai servizi di assistenza alla demenza, diurni o di riabilitazione (se si sono feriti), tornando a casa propria la sera. L'idea è fornire alle persone anziane il sostegno medico e sociale quando ne hanno bisogno, ma non di tirarli fuori delle loro comunità.

 

Portare gli infermieri ai cittadini nella loro comunità

Allo stesso tempo, sono incrementati i servizi sanitari di comunità e dell'assistenza sociale, e si sperimentano nuovi modelli di assistenza per realizzare un sistema di cura realmente integrato.


Un esempio di un nuovo modello di assistenza in fase pilota è un programma chiamato Care Close to Home (C2H), in italiano 'assistenza vicino a casa'. In questo modello, un infermiere professionale e almeno cinque infermieri assistenti sono situati nelle comunità e forniscono assistenza sanitaria e sociale ai residenti che vivono nella zona, durante i giorni feriali.


I residenti sono incoraggiati a cercare aiuto dal team C2H se, per esempio, hanno un attacco d'asma o una caduta non grave. Nella maggior parte dei casi, l'infermiere può gestire la situazione. Anche in questo caso, l'obiettivo di questo sistema è gestire le esigenze sanitarie e sociali delle persone a casa loro, per ridurre i ricoveri frequenti e l'entrata in casa di cura.


L'importanza di questo tipo di servizi sanitari di comunità e di assistenza sociale è riconosciuta anche a livello di governo in altri paesi. La Cina, per esempio, sta attualmente sperimentando diversi modelli di servizi sanitari di comunità per realizzare un sistema di assistenza integrato. Il Giappone ha investito molto nella formazione di geriatri e nello sviluppo di servizi per l'assistenza in comunità.


Nel prossimo decennio, i modelli di assistenza sanitaria e sociale per gli anziani devono essere ripensati, come questo, per sostenere l'invecchiamento della popolazione. L'assistenza integrata è la strada da seguire: questa è la soluzione migliore per mantenere una qualità elevata della vita degli anziani. Non possiamo più fare affidamento sulla famiglia come sistema di supporto per gli anziani.

 

 

 


Fonte: Angelique Chan, direttrice esecutiva del Center for Aging Research & Education, Università Nazionale di Singapore

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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