Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Biomarcatori del fluido spinale rilevano la neurodegenerazione e l'Alzheimer nei pazienti viventi

Il morbo di Alzheimer (MA) e le malattie correlate possono tuttora essere confermate nel cervello solo dopo la morte dei pazienti tramite autopsia. Tuttavia, lo sviluppo di biomarcatori può dare ai pazienti e alle loro famiglie risposte durante la vita: il MA può essere accuratamente rilevato tramite peptidi e proteine ​​nei fluidi cerebrospinali (CSF) del paziente, raccolti con una puntura lombare ed esaminati mentre il paziente è in vita.


Nel 2018, un nuovo metodo ha suggerito di combinare tre biomarcatori del MA nel CSF: placche amiloidi patologiche (A), grovigli di proteina tau (T) e neurodegenerazione (N), chiamandoli collettivamente ATN. Secondo una ricerca eseguita di recente all'Università della Pennsylvania, il quadro ATN può essere esteso per rilevare un'altra condizione neurodegenerativa: la degenerazione frontotemporale.


I pazienti con degenerazione frontotemporale possono sperimentare una serie di sintomi, che comprendono cambiamenti comportamentali, disfunzione esecutiva e deterioramenti del linguaggio.


Distinguere la degenerazione frontotemporale dal MA può essere una sfida per i medici: i sintomi della degenerazione frontotemporale possono talvolta sovrapporsi al MA e un sottoinsieme di pazienti può persino avere entrambe le patologie. I biomarcatori possono riempire il divario fornendo l'evidenza che la patologia di MA è alla base dei sintomi di un paziente.


La prima autrice Katheryn A.Q. Cousins PhD, associata di ricerca nel centro Degenerazione Frontotemporale del Dipartimento di Neurologia della Penn, ha detto:

"I biomarcatori del CSF funzionano in modo simile a un test di gravidanza, offrendo un semplice risultato positivo o negativo quando viene rilevato un contenuto sufficiente di una sostanza. Ma come un test di gravidanza, i biomarcatori per il MA possono fornire falsi negativi o positivi.

"Il MA è una malattia eterogenea, ed è comune ad altre condizioni anch'esse presenti nel cervello. Il quadro ATN può fornire un aspetto più completo per la diagnosi di una persona e farci capire molto di più non solo il MA, ma anche altre condizioni neurodegenerative compresenti. Tuttavia, per realizzare questo, è cruciale avere biomarcatori aggiuntivi in ​​grado di rilevare altre condizioni neurodegenerative".


I risultati dello studio, pubblicati su Alzheimer's and Dementia, mostrano che incorporando il neurofilamento a catena leggera (NfL) nell'ATN si può fare una diagnosi più accurata e precisa per i pazienti con degenerazione frontotemporale. Il NfL è una proteina abbondante nel cervello, con livelli che aumentano mentre la degenerazione progredisce.


Il lavoro della Cousins mostra che l'NfL nel CSF può essere un indicatore più accurato della neurodegenerazione per i pazienti con degenerazione frontotemporale, compreso il MA:

"Anche se il quadro ATN è molto entusiasmante e offre molte opportunità per i pazienti con MA, questi biomarcatori non catturano ogni caso della malattia. Vogliamo riuscire a rilevare e trattare ogni paziente con la malattia neurodegenerativa il più presto possibile ed è necessaria più ricerca per capire appieno come si comportano i biofluidi nel processo della malattia.

"Non vedo l'ora di condurre ulteriori ricerche con cui individuare pazienti che potrebbero essere stati persi da questi marcatori, cosa hanno in comune, e cosa provoca le differenze patologiche e cliniche nella malattia".

 

 

 


Fonte: University of Pennsylvania (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Katheryn Cousins, Jeffrey Phillips, David Irwin, Edward Lee, David Wolk, Leslie Shaw, Henrik Zetterberg, Kaj Blennow, Sarah Burke, Nikolas Kinney, Garrett Gibbons, Corey McMillan, John Trojanowski, Murray Grossman. ATN incorporating cerebrospinal fluid neurofilament light chain detects frontotemporal lobar degeneration. Alzheimer's & Dementia, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 

Notizie da non perdere

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.