Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Persone con meno perdita di memoria in vecchiaia acquisiscono più conoscenze

Le abilità cognitive cambiano insieme o cambiano indipendentemente una dall'altra? Un team di ricerca internazionale di Stati Uniti, Svezia e Germania ha presentato nuove scoperte appena pubblicate su Science Advances.

A 20 anni, le persone di solito trovano più facile imparare qualcosa di nuovo rispetto a quando hanno 70 anni. I 70enni, però, in genere sanno di più sul mondo dei 20enni. Nella psicologia dell'intera vita questa è chiamata differenza tra abilità cognitive 'fluide' e 'cristallizzate'. Le abilità fluide fotografano principalmente le differenze individuali nell'integrità del cervello al momento della misurazione, mentre le abilità cristallizzate fissano in gran parte le differenze individuali nella conoscenza accumulata.


Di conseguenza, le capacità fluide e quelle cristallizzate differiscono nelle loro traiettorie medie nell'età. Le abilità fluide, come la memoria, iniziano a diminuire già nel mezzo dell'età adulta. Al contrario, le abilità cristallizzate, come il vocabolario, mostrano aumenti fino all'età adulta avanzata e evidenziano un declino solo nella vecchiaia avanzata.


Questa divergenza nelle traiettorie medie di abilità fluide e cristallizzate ha portato ad assumere che le persone possono compensare le perdite fluide con guadagni cristallizzati. Ad esempio, se la memoria di un individuo declina, questa perdita, si assume, può essere compensata da un aumento della conoscenza.


Lo studio di un team di ricerca da Germania, Svezia e Stati Uniti mostra ora che questa ipotesi di compensazione ha più limiti di quelli conosciuti finora. I ricercatori hanno analizzato i dati di due studi longitudinali, il Virginia Cognitive Aging Project (VCAP) statunitense e il Betula svedese. Il VCAP coinvolge 3.633 femmine e 1.933 maschi che avevano da 18 a 99 anni alla prima misurazione, seguiti fino a 18 anni e valutati fino a 8 volte. Il Betula coinvolge 1.803 donne e 1.517 uomini con età tra i 25 e i 95 anni all'inizio dello studio, esaminati fino a 4 volte su 18 anni.


Il team di ricerca ha usato metodi multipli per misurare il cambiamento ed esaminare fino a che punto le differenze individuali nelle variazioni delle abilità cristallizzate si collegano alle differenze individuali nei cambiamenti fluidi. I risultati sono chiari: la correlazione tra i due tipi di cambiamenti, osservata in entrambi gli studi, era molto alta.


Pertanto, le differenze individuali nello sviluppo cognitivo sono, in larga misura, generali del dominio e non seguono il divario cristallizzato-fluido. Ciò significa che gli individui che mostrano maggiori perdite nelle abilità fluide mostrano simultaneamente guadagni più piccoli nelle abilità cristallizzate, e le persone le cui abilità fluide declinano a malapena mostrano grandi guadagni nelle abilità cristallizzate.


Questi risultati sono conformi all'osservazione quotidiana che alcune persone rimangono mentalmente in forma in molte aree in vecchiaia, mentre il funzionamento cognitivo di altri declina in modo generalizzato.


"Nella ricerca sull'intelligenza, le persone parlano spesso di un fattore generale, o fattore-g, di intelligenza che esprime la comunanza di diverse abilità cognitive",
afferma il primo autore dello studio, Elliot Tucker-Drob del Dipartimento di Psicologia e del Population Research Center dell'Università del Texas di Austin, negli Stati Uniti. "Nel lavoro precedente, avevamo già dimostrato che non solo le differenze individuali nelle abilità cognitive in un dato momento possono essere inserite in un fattore generale, ma anche i cambiamenti delle abilità cognitive. I nostri nuovi risultati confermano questa scoperta e dimostrano che i cambiamenti nelle abilità cristallizzate possono effettivamente essere fatte rientrare in un fattore generale di cambiamento comune".


"I nostri risultati richiedono una revisione della conoscenza dei libri di testo", aggiunge Ulman Lindenberger, direttore del Center for Lifespan Psychology del Max Planck Institute for Human Development di Berlino. "Se coloro che mostrano le perdite fluide più grandi mostrano anche guadagni cristallizzati più piccoli, allora questo pone limiti più stretti al potere compensativo della conoscenza, rispetto a quello che si è creduto finora".


Ad esempio, le persone la cui memoria sta declinando, mostrano anche un guadagno minore nella conoscenza, anche se hanno il bisogno più alto di tale guadagno. Viceversa, gli individui con perdite fluide piccole e guadagni cristallizzati forti hanno meno probabilità di avere bisogno di affidarsi ai processi compensativi.


Complessivamente, i risultati sottolineano la grande importanza di identificare e supportare le influenze modificabili che contribuiscono a mantenere in generale le capacità cognitive nella parte finale dell'età adulta e nella vecchiaia. Un esempio è l'esercizio fisico che può prevenire le malattie cardiovascolari e quindi aiutare a mantenere le abilità cognitive.

 

 

 


Fonte: Max Planck Institute for Human Development (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Elliot Tucker-Drob, Javier de la Fuente, Ylva Köhncke, Andreas Brandmaier, Lars Nyberg, Ulman Lindenberger. A strong dependency between changes in fluid and crystallized abilities in human cognitive aging. Science Advances, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)