Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperti meccanismi molecolari alla base dell'apprendimento e della memoria

Dei ricercatori hanno chiarito che l'acetilcolina scatena una cascata di segnali nelle cellule cerebrali che influenza direttamente l'apprendimento avverso e la formazione della memoria, aprendo la porta a nuove strategie terapeutiche per Alzheimer.

I pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno livelli più bassi del neuromodulatore acetilcolina (ACh) nel cervello. Il donepezil, un farmaco per MA, aumenta i livelli di ACh cerebrale e migliora i deficit di apprendimento associati al MA.


Ora, dei ricercatori hanno identificato la cascata del segnale intracellulare attraverso la quale l'ACh regola l'apprendimento avverso, un importante test preliminare per i farmaci di MA. I ricercatori hanno anche scoperto che il donepezil attiva questa cascata di segnale per regolare l'apprendimento avverso. I risultati indicano il potenziale della cascata di segnalazione come bersaglio farmacologico.


L'acetilcolina (ACh) è un neuromodulatore con un ruolo centrale nell'apprendimento avverso, che è il condizionamento rapido all'odore, al gusto o al tocco spiacevoli. Queste funzioni di apprendimento hanno luogo nelle cellule chiamate 'neuroni spinosi medi che esprimono il recettore D2' (D2R-MSN, D2 receptor-expressing medium spiny neurons) che si trovano nello striato/nucleus accumbens (NAc) del cervello.


I livelli di ACh aumentano nel NAc durante le esperienze di apprendimento avverse. Precedenti studi avevano dimostrato che l'ACh agisce sui D2R-MSN attraverso un recettore chiamato 'recettore muscarinico M1' (M1R), che a sua volta attiva la molecola di segnalazione a valle chiamata 'proteina chinasi C' (PKC).


Tuttavia, finora, non era chiaro l'esatto meccanismo di segnalazione intracellulare attraverso il quale l'ACh influenza l'apprendimento avverso, il che ha limitato lo sviluppo di strategie terapeutiche per MA che colpiscono direttamente la segnalazione intracellulare dell'ACh.


Di recente, in uno studio pubblicato su Molecular Psychiatry (ref. 1), i ricercatori del laboratorio del Prof. Kozo Kaibuchi alla Fujita Health University (FHU), hanno chiarito i meccanismi molecolari dell'ACh per l'apprendimento e la memoria.


“Questa è la prima volta che ci siamo riusciti nei 45 anni da quando è stata stabilita l'ipotesi colinergica del MA. Il nostro studio ci ha anche portato a comprendere il meccanismo intracellulare del donepezil e il suo effetto sull'apprendimento e sulla memoria. Questa scoperta entusiasmante apre le porte a nuove strategie terapeutiche per il MA”
, spiega l'assistente prof.ssa Yukie Yamahashi, prima autrice dello studio.


Le cascate di segnalazione molecolare sono facilitate da un processo chiamato fosforilazione, che prevede l'aggiunta di gruppi di fosfato a determinate molecole di substrato da parte delle chinasi all'interno delle cellule. Per studiare la fosforilazione, il team di ricerca ha impiegato una tecnica chiamata analisi fosfoproteomica orientata alla chinasi, che è stata sviluppata dal Prof. Kozo Kaibuchi, l'autore senior dello studio.


Il team di ricerca ha confermato il ruolo dell'ACh nello stimolare la PKC dopo il monitoraggio degli eventi di fosforilazione a seguito del legame dell'ACh agli M1R nelle fette di striato/NAc di topo in vivo. Successivamente, hanno eseguito l'analisi fosfoproteomica, che ha prodotto 116 candidati al substrato PKC, tra cui il β-PIX, l'attivatore di una proteina chiamata 'piccola GTPase Rac'.


"Abbiamo scoperto che la PKC ha fosforilato e attivato ​​β-PIX a valle dell'ACh, che a sua volta ha attivato una chinasi chiamata PAK, un bersaglio a valle di Rac. Abbiamo quindi esaminato il coinvolgimento della cascata identificata ACh-M1R-PKC-Rac-β-PIX-PAK nell'apprendimento avverso e nella memoria di avversione con test di evitamento passivo nei topi", afferma il dott. Yamahashi.


Infine, i ricercatori hanno anche scoperto che il donepezil attiva la cascata per migliorare l'apprendimento avverso. "Questo studio costituisce la prima evidenza dei meccanismi intracellulari del donepezil che regolano l'apprendimento e la memoria", afferma il dott. Yamahashi.


Queste scoperte si legano bene con un recente studio del laboratorio del Prof. Kaibuchi pubblicato sul Journal of Neurochemistry (ref. 2). Il primo autore dello studio, il dott. Md. Omar Faruk, ha avuto il premio Mark A. Smith dell'International Society for Neurochemistry (ISN). Lo studio ha dimostrato il coinvolgimento nell'apprendimento avverso del 'canale di potassio con tensione KCNQ2', che è stato identificato come un altro candidato al substrato PKC nell'analisi fosfoproteomica di cui sopra.


In effetti, il PKC fosforila direttamente il KCNQ2 alla treonina 217, il sito di fosforilazione precedentemente riportato per il possibile coinvolgimento della modulazione della sua attività del canale. Inoltre, la somministrazione di donepezil ha anche migliorato l'evento di fosforilazione nel NAc.


I risultati del team implicano direttamente che la cascata del segnale, M1R-PKC-β-PIX-PAK, è coinvolta nella memoria di riconoscimento e nell'apprendimento associativo. Ciò è molto significativo in quanto la stessa cascata offre una piattaforma per la selezione di farmaci per MA in fase di sviluppo.


“Anche se ci siamo concentrati solo su β-PIX e sul chiarimento del percorso M1R-PKC-PAK, i nostri dati fosfoproteomici hanno rivelato molti altri substrati PKC: proteine ​​pre-sinaptiche e proteine ​​dell'impalcatura postsinaptica per nominarne alcuni, che sono registrati in un database chiamato Kinase-Associated Neural PHOspho-Signaling (KANPHOS). Stiamo vedendo solo la punta dell'iceberg e crediamo che la ricerca futura potrebbe produrre nuovi meccanismi di trasduzione del segnale in altre aree cerebrali", afferma il dott. Yamahashi, riguardo alle prospettive future della loro ricerca.


Queste saranno sicuramente buone notizie per i pazienti con MA e per i loro cari, e offrono speranze per lo sviluppo di nuovi trattamenti che possono migliorare l'apprendimento e la funzione della memoria.

 

 

 


Fonte: Fujita Health University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  1. Yukie Yamahashi, ...+13], Kozo Kaibuchi. Phosphoproteomic of the acetylcholine pathway enables discovery of the PKC-β-PIX-Rac1-PAK cascade as a stimulatory signal for aversive learning. Molecular Psychiatry, 2022, DOI
  2. Md. Omar Faruk, ...[+11], Kozo Kaibuchi. Muscarinic signaling regulates voltage-gated potassium channel KCNQ2 phosphorylation in the nucleus accumbens via protein kinase C for aversive learning. Journal of Neurochemistry, 8 Dec 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

 


 

Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)