Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rilevazione precoce via sensori da casa delle malattie legate all'età

UniBE ApartmentNeuroTecEsempio di appartamento con il sistema di sensori usato dallo studio. Le singole stanze sono dotate di sensori di movimento, le porte di ingresso e del frigorifero sono dotate di sensori magnetici e un sensore è posizionato sotto il materasso del letto. Fonte: ©Neurotec/Nature Scientific Reports, Creative Commons License

Ricercatori dell'Università di Berna e dell'Inselspital, l'Ospedale Universitario di Berna, hanno dimostrato che sensori che registrano i modelli di movimento possono aiutare a rilevare molto presto i problemi di salute negli anziani, come depressione, rischio di cadute o decadimento cognitivo. In futuro, ciò potrebbe aiutare gli anziani a vivere più a lungo una vita autonoma a casa e alleviare la crescente pressione sul sistema sanitario.


Dei cambiamenti specifici nei nostri modelli di movimento possono essere indicatori di diversi problemi di salute: ad esempio, il calo della forza spesso è correlato a rischio di cadute, lieve decadimento cognitivo, depressione, problemi del sonno, problemi respiratori, aritmie cardiache e aumento della debolezza del miocardio o al peggioramento di una infezione da Covid-19.


Negli anziani, la rilevazione sistematica di tali cambiamenti potrebbe aiutare a identificare in una fase iniziale le malattie croniche come la demenza, il Parkinson o le malattie cardiache. Questi problemi di salute legati all'età sono spesso scoperti in ritardo e la loro progressione è generalmente difficile da valutare oggettivamente.


Un team di ricerca interdisciplinare guidato da Tobias Nef dell'ARTORG Center for Biomedical Engineering Research e dal prof. emerito di cardiologia Hugo Saner dell'Università di Berna e dell'Ospedale Universitario di Berna, ora mostra che il monitoraggio della salute su larga scala potrebbe affrontare questi problemi.


I ricercatori hanno combinato i vari modelli di attività e comportamento quotidiani misurati da sensori nella casa degli anziani partecipanti allo studio, che hanno aiutato a creare un quadro sommario.


"Abbiamo usato sensori senza contatto a casa per creare una vasta raccolta di misure digitali che catturano parti ampie della vita quotidiana, del comportamento e della fisiologia, per identificare in una fase iniziale i rischi per la salute delle persone anziane", spiega il primo autore dello studio, il ricercatore post-dottorato dott. Narayan Schütz.


Ciò può facilitare la diagnosi precoce e favorire lo sviluppo di trattamenti personalizzati e le ricerche su nuovi approcci e farmaci terapeutici. Lo studio è stato pubblicato su npj Digital Medicine.

 

Sistema affidabile accettato dagli anziani

I ricercatori hanno raccolto inizialmente 1.268 parametri sanitari attraverso sensori non-interattivi progettati spcificamente per la demografia senior. Il sistema implementato è costituito da sensori di movimento semplici e senza contatto in ogni stanza, un sensore sotto il materasso del letto e sensori da porta sull'ingresso e sul frigorifero.


Collegato a una stazione base, il sistema analizza i segnali di movimento registrati e può informare i parenti o un centro di allarme in caso di problemi o emergenze, come quando una persona non torna a letto di notte. I ricercatori hanno quindi valutato i dati raccolti in questo modo usando approcci di apprendimento automatico.


"Abbiamo dimostrato che un tale approccio di sistemi (al contrario dell'uso comune di alcune metriche sanitarie) consente di rilevare sorprendentemente bene problemi di salute rilevanti per l'età come la compromissione cognitiva, il rischio di caduta o la fragilità", afferma Tobias Nef, professore di Gerontecnologia e riabilitazione al Centro ARTORG e primo coautore dello studio.


Rispetto ai dispositivi indossabili, questo approccio di monitoraggio domestico basato su sensori è stato accettato bene dagli anziani: come è riuscito a dimostrare il gruppo di ricerca interdisciplinare guidato da Tobias Nef e Hugo Saner in una collaborazione scientifica tra informatica, ricerca comportamentale e medicina, durata più di dieci anni, i soggetti anziani di test hanno trovato piuttosto ingombrante il funzionamento quotidiano dei dispositivi mobili e alcuni non sono stati in grado di gestirli a causa di problemi di destrezza o cognitivi. In particolare, gli over-80 preferivano chiaramente un sistema a interazione-zero come quello usato nello studio.


Inoltre, la protezione dei dati e la privacy sono prioritarie: "Per garantire la privacy e la protezione dei dati a livello tecnico, vengono applicati gli standard più alti di sicurezza dei dati medici, svizzeri ed europei", sottolinea Narayan Schütz. Per garantire la privacy, i sensori distribuiti non registrano neppure audio o video e la loro installazione è del tutto volontaria, due aspetti apprezzati dai partecipanti allo studio.

 

Grande potenziale

La valutazione e la combinazione della grande quantità di dati sanitari quotidiani hanno anche il potenziale di identificare possibili nuovi biomarcatori digitali rilevanti per l'invecchiamento:

"Ad esempio, abbiamo trovato indicazioni che il rischio di cadute potrebbe dipendere in modo significativo da determinati parametri del sonno", spiega Tobias Nef.


Il Prof. Hugo Saner, che era responsabile della raccolta dei dati clinici e coautore senior dello studio, valuta la rilevanza clinica dei risultati:

"Questo sistema segna una pietra miliare nel rilevamento precoce del peggioramento della salute degli anziani che vivono da soli. Partiamo dal presupposto che possa dare un contributo significativo per consentire alle persone anziane di vivere a casa il più a lungo possibile, ritardando i ricoveri e i trasferimenti alle strutture di assistenza o, nei casi migliori, persino di evitarli".


Secondo i ricercatori, un rilevamento precoce migliore e un trattamento personalizzato delle malattie tipiche della vecchiaia non solo aiuterebbero gli anziani a mantenere una salute migliore, ma anche a ridurre i costi sanitari.

 

 

 


Fonte: University of Bern (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: N Schütz, ...[+12], T Nef. A systems approach towards remote health-monitoring in older adults: Introducing a zero-interaction digital exhaust. npj Digital Medicine, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.