Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Incremento del metabolismo nel cervello è un primo segno di Alzheimer

Una fase iniziale del processo di sviluppo dell'Alzheimer è l'aumento del metabolismo in una parte del cervello chiamata ippocampo, secondo uno studio pubblicato su Molecular Psychiatry da ricercatori del Karolinska Institutet. La scoperta apre nuovi potenziali metodi di intervento precoce.

Metabolism

Il morbo di Alzheimer (MA) è la forma più comune di demenza e colpisce ogni anno circa 20.000 persone in Svezia. Dei ricercatori ora mostrano che un aumento del metabolismo nei mitocondri, le centrali energetiche delle cellule, è un indicatore precoce della malattia.


I team dietro lo studio hanno usato topi con la patologia del MA simile a quella degli umani. L'aumento del metabolismo nei topi giovani è stato seguito da cambiamenti alle sinapsi causati dall'interruzione del sistema di riciclaggio cellulare (chiamato autofagia), una scoperta che è valsa il premio Nobel in fisiologia o medicina nel 2016.


Dopo un po', di solito, il metabolismo declina nel cervello di MA, il che contribuisce al degrado delle sinapsi. Questo è quanto hanno potuto vedere i ricercatori anche nei topi più anziani, che avevano la malattia da più tempo.


"La malattia inizia a svilupparsi 20 anni prima dell'insorgenza dei sintomi, quindi è importante rilevarla in anticipo, soprattutto dati i medicinali ritardanti che stanno iniziando ad arrivare", afferma Per Nilsson, ricercatore del Karolinska Institutet. "I cambiamenti metabolici possono essere un fattore diagnostico in questo".


Maria Ankarcrona, ricercatrice della stessa istituzione continua:

“È interessante notare che i cambiamenti nel metabolismo si possono vedere prima che una qualsiasi delle caratteristiche placche insolubili si siano accumulate nel cervello. Il diverso equilibrio energetico coincide con ciò che si vede nelle immagini del cervello di MA, ma ora abbiamo rilevato questi cambiamenti in una fase precedente".


Lo studio è stato condotto in stretto collaborazione tra due gruppi di ricercatori, che hanno analizzato la parte del cervello del topo chiamata ippocampo, una struttura con un ruolo importante nella memoria a breve termine e che è influenzata all'inizio del processo patologico.

 

Impiego del sequenziamento dell'RNA

Applicando la tecnica del sequenziamento dell'RNA per vedere quali geni sono attivi nelle cellule dell'ippocampo durante le diverse fasi della malattia, i ricercatori hanno scoperto che una delle prime fasi della malattia è l'aumento del metabolismo mitocondriale.


I ricercatori hanno studiato i cambiamenti che sono apparsi nelle sinapsi tra i neuroni del cervello usando la microscopia elettronica e altre tecniche, scoprendo che le vescicole chiamate autofagosomi, dove vengono scomposte le proteine spese e metabolizzate le loro componenti, si erano accumulate nelle sinapsi, impedendo l'accesso alle proteine funzionanti.


I ricercatori ora studieranno in modo più mirato il ruolo dei mitocondri e dell'autofagia nello sviluppo della malattia, ad esempio in topi la cui malattia fornisce un modello ancora migliore del cervello di MA.


"Questi risultati evidenziano l'importanza di mantenere funzionali i mitocondri e normale il metabolismo delle proteine", afferma il dott. Nilsson. "Per il seguito, faremo test sui topi per vedere se nuove molecole [=farmaci] che stabilizzano la funzione mitocondriale e autofagica possono ritardare la malattia".

 

 

 


Fonte: Karolinska Institutet (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: L Naia, [+12], P Nilsson. Mitochondrial hypermetabolism precedes impaired autophagy and synaptic disorganization in App knock-in Alzheimer mouse models. Molecular Psychiatry, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)