Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


«In pochi minuti, l'IA risolve una sfida che richiede settimane ai neuroscienziati»

Il raggruppamento delle proteine è alla radice di molti disturbi neurodegenerativi che colpiscono il cervello come l'Alzheimer e la demenza. Ricercatori dell'Università di Copenaghen hanno sviluppato un nuovo strumento che può aiutare a trovare e studiare questi piccoli ciuffi proteici.

 

Quasi 100.000 danesi over-65 e oltre 55 milioni di persone in tutto il mondo vivono con disturbi legati alla demenza come il morbo di Alzheimer (MA) e il Parkinson. Queste malattie sorgono quando alcuni dei mattoni di costruzione più piccoli del corpo si raggruppano e distruggono le funzioni vitali.


Perché ciò accade e come trattarlo rimane un mistero scientifico. Fino ad ora, studiare il fenomeno è stato molto impegnativo e limitato a causa dell'assenza di strumenti giusti. Ora, ricercatori del laboratorio di Hatzakis all'Università di Copenaghen hanno inventato un algoritmo di apprendimento automatico in grado di tracciare il raggruppamento al microscopio in tempo reale.


L'algoritmo può mappare automaticamente e tenere traccia delle caratteristiche importanti degli elementi costitutivi aggregati che causano il MA e altri disturbi neurodegenerativi. Fino ad ora, è stato impossibile farlo.


"In pochi minuti, il nostro algoritmo risolve una sfida che richiederebbe ai ricercatori diverse settimane di lavoro. Essendo ora più facile studiare le immagini microscopiche di proteine raggruppate, miglioreremo le conoscenze e, a lungo termine, arriveremo a nuove terapie per i disturbi neurodegenerativi del cervello ", afferma il Jacob Kæstel-Hansen PhD del Dipartimento di Chimica, che, insieme a Nikos Hatzakis, ha guidato il team di ricerca dietro l'algoritmo.


La ricerca è pubblicata su Nature Communications.

 

Proteine microscopiche rilevate in pochissimo tempo

Unione e scambio di composti e segnali tra proteine e altre molecole si verificano miliardi di volte all'interno delle nostre cellule nei processi naturali che consentono le funzioni del corpo. Ma quando si verificano errori, le proteine possono raggrupparsi insieme in modi che interferiscono con la loro capacità di lavorare come previsto. Tra le altre cose, ciò può portare a disturbi neurodegenerativi nel cervello e al cancro.


L'algoritmo di apprendimento automatico dei ricercatori può individuare i ciuffi proteici fino a un miliardo di metro nelle immagini di microscopia. Allo stesso tempo, l'algoritmo può contare e quindi raggruppare i ciuffi in base alle loro forme e dimensioni, il tutto monitorando il loro sviluppo nel tempo. L'aspetto dei ciuffi può avere un impatto notevole sulla loro funzione e su come si comportano nel corpo, nel bene e nel male.


"Quando si studiano i ciuffi attraverso un microscopio, si vede rapidamente, ad esempio, che alcuni sono più rotondi, mentre altri hanno strutture filamentose. E la loro forma esatta può variare a seconda del disturbo che scatenano. Ma contarne manualmente migliaia richiede molto tempo, il che potrebbe essere speso meglio per altre cose", afferma Steen Bender del Dipartimento di Chimica, primo autore dello studio.


In futuro, l'algoritmo renderà molto più facile imparare di più sul perché si formano i ciuffi in modo da poter sviluppare nuovi farmaci e terapie per combattere questi disturbi.


"La comprensione fondamentale di questi ciuffi dipende dal fatto che siamo in grado di vederli, tracciarli e quantificarli e descrivere come appaiono nel tempo. Nessun altro metodo può attualmente farlo automaticamente e in modo efficace", afferma.


[...] L'algoritmo è disponibile gratuitamente su Internet come open source e può essere usato dai ricercatori scientifici e da chiunque altro lavora per comprendere il raggruppamento di proteine e altre molecole.

 

 

 


Fonte: University of Copenhagen (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: SWB Bender, [+3], NS Hatzakis. SEMORE: SEgmentation and MORphological fingErprinting by machine learning automates super-resolution data analysis. Nat Commun, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.