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Il percorso protettivo che contrasta la tossicità dell'Alzheimer

Una nuova ricerca condotta da Marco Prado, PhD, della Western University ha identificato un percorso usato dal cervello per cercare di proteggersi dalla tossicità che insorge con l'Alzheimer (AD).


Prado ed i suoi colleghi del Robarts Research Institute e dell'A.C. Camargo Cancer Center in Brasile, hanno approfondito il ruolo delle proteine prioniche.


Essi hanno scoperto che, impedendo alla proteina prionica di interagire con i peptidi di amiloide-β (uno dei principali colpevoli dell'AD), si può diminuire la tossicità di questi ultimi.


Quando una proteina chiamata fosfoproteina 1 stress-inducibile (STI1) interagisce con la proteina prionica, impedendole l'interazione con i peptidi amiloide-β, essa protegge i neuroni. La ricerca è ora pubblicata sul Journal of Neuroscience.


"La cosa interessante è che, quando abbiamo studiato il cervello di persone con AD, abbiamo visto un livello più alto della STI1, rispetto ai coetanei di controllo dello stesso sesso. Pensiamo a questo aumento come ad una risposta compensatoria che può proteggere dalle lesioni dell'amiloide-β. Così l'abbiamo testata nei neuroni di topo per vedere cosa succede se si aumenta o si diminuisce il livello di STI1", dice Prado, professore del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia, Anatomia e Biologia Cellulare della Schulich School of Medicine & Dentistry della Western. "Quando si diminuisce il livello della STI1, i neuroni diventano più sensibili agli attacchi dell'amiloide-β, e invece quando si aumenta, sembra mitigare o ridurre la tossicità dell'amiloide-β".


"Dobbiamo pensare all'AD come ad un grande puzzle. Ogni anno gli scienziati posizionano nuovi pezzi, e ora abbiamo scoperto che la STI1 è uno dei percorsi del puzzle", dice Prado. "La malattia è molto complessa, ma stanno iniziando ad emergere nuovi indizi su come potremmo essere in grado di aiutare il cervello a resistere alle tossine in AD. Si sta delineando il quadro generale. Potrà richiedere anni, ma abbiamo intenzione di completare questo puzzle e trovare un modo per rallentare o guarire l'AD".


Questa ricerca è stata finanziata dall'Alzheimer's Association, da PrioNet-Canada e dal Canadian Institutes of Health Research.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Western Ontario.

Riferimenti: V. G. Ostapchenko, F. H. Beraldo, A. H. Mohammad, Y.-F. Xie, P. H. F. Hirata, A. C. Magalhaes, G. Lamour, H. Li, A. Maciejewski, J. C. Belrose, B. L. Teixeira, M. Fahnestock, S. T. Ferreira, N. R. Cashman, G. N. M. Hajj, M. F. Jackson, W.-Y. Choy, J. F. MacDonald, V. R. Martins, V. F. Prado, M. A. M. Prado. The Prion Protein Ligand, Stress-Inducible Phosphoprotein 1, Regulates Amyloid-  Oligomer Toxicity. Journal of Neuroscience, 2013; 33 (42): 16552 DOI: 10.1523/JNEUROSCI.3214-13.2013

Pubblicato in schulich.uwo.ca (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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