Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rara malattia infantile può dare indizi per curare l'Alzheimer

Scienziati della Rutgers University che studiano la causa di una malattia infantile rara, che lascia i bambini incapaci di camminare dall'adolescenza, dicono che le nuove scoperte di un loro studio possono fornire indizi per la comprensione delle malattie neurodegenerative più comuni, come l'Alzheimer e il Parkinson e per sviluppare strumenti migliori per curarle.


Nell'edizione online del 27 Ottobre di Nature Neuroscience, i professori Karl Herrup, Ronald Hart e Jiali Li nel Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze, e Alexander Kusnecov, professore associato di comportamento e sistemi di neuroscienze al Dipartimento di Psicologia, forniscono nuove informazioni sulla malattia A-T (atassia-teleangectasia o sindrome di Louis-Bar) un disordine infantile genetico raro che è presente in circa 1 bambino ogni 40.000.


I bambini nati con malattia A-T hanno mutazioni in entrambe le copie del gene ATM e non possono produrre la proteina ATM normale. Questo porta a problemi di movimento, coordinazione, equilibrio e controllo muscolare, nonché un certo numero di altre carenze al di fuori del sistema nervoso.


Studiando topi e tessuto cerebrale umano, i ricercatori della Rutgers hanno scoperto che senza ATM, salgono i livelli di una proteina regolatrice chiamata EZH2. Guardando tra le caratteristiche dell'A-T nelle cellule in coltura tissutale e in campioni di cervello, sia di esseri umani che di topi con ATM mutata, hanno trovato che l'aumento dell'EZH2 è un fattore importante che contribuisce ai problemi neuromuscolari causati dall'A-T.


"Ci auguriamo che questo lavoro possa portare a nuove terapie per prevenire i sintomi nei pazienti con A-T", spiega Hart. "Ma a livello più ampio, questa ricerca fornisce un forte indizio per la comprensione di disturbi neurodegenerativi più comuni che possono utilizzare percorsi simili. E' un tema che non è stato ancora esaminato".


Anche se la proteina EZH2 ha dimostrato di aiutare a determinare se i geni si attivano ​​o disattivano, alterando la capacità del corpo di svolgere le funzioni biologiche necessarie per mantenere una buona salute, è la prima volta che uno studio esamina questa proteina - che può causare effetti negativi sulla salute se è presente in eccesso - nelle cellule nervose mature del cervello.


Riducendo l'eccesso di proteina EZH2 che si accumula nei topi geneticamente modificati con malattia A-T, e creando un migliore equilibrio delle proteine ​​all'interno delle cellule nervose, gli scienziati della Rutgers hanno scoperto che i topi esposti migliorano il controllo muscolare, il movimento e la coordinazione.


Nello studio, i topi mutanti con l'A-T e livelli più alti di EZH2 sono stati "curati" riducendo questo eccesso di proteine EZH2. I topi trattati sono poi riusciti a stare su una tamburo rotante senza cadere, quasi quanto i topi che non avevano la malattia. Al contrario, gli animali con A-T non trattati perdevano l'equilibrio e cadevano dal dispositivo quasi subito. I topi sono stati studiati anche nello spazio aperto. Mentre quelli con A-T trattati e i topi normali esploravano una vasta area del campo aperto, i topi con A-T con proteine EZH2 in eccesso non erano così avventurosi e restavano indietro.


Gli scienziati della Rutgers dicono che le implicazioni di questi risultati devono ora essere convalidate in un ambiente clinico. Hanno iniziato a lavorare con l'A-T Clinical Center della Johns Hopkins University, raccogliendo campioni di sangue da bambini con la malattia, così come dai loro genitori che portano i geni, per poterli riprogrammare in cellule staminali.

Questo permetterà agli scienziati di creare neuroni umani come quelli dei pazienti A-T e studiare con maggiore dettaglio i meccanismi che portano dalle mutazioni ATM alla malattia delle cellule nervose.


La speranza è che questa nuova informazione possa essere usata per sviluppare farmaci terapeutici per migliorare il controllo neuromuscolare e il coordinamento per coloro che hanno la malattia A-T. Inoltre, gli scienziati lavoreranno per determinare se la proteina EZH2 ha un ruolo in altre malattie neurodegenerative più comuni, come il Parkinson e l'Alzheimer, e se possa costituire un bersaglio per lo sviluppo di farmaci per il trattamento di tali disturbi cerebrali.


"Quello che è interessante circa la salute umana, e questa ricerca in particolare, è che spiega come una malattia ritenuta al 100 per cento genetica, ha in realtà un componente che è sensibile all'ambiente", dice Herrup, autore principale dello studio.

 

 

 

 

 


Fonte: Rutgers University.

Riferimenti: Jiali Li, Ronald P Hart, Elyse M Mallimo, Mavis R Swerdel, Alexander W Kusnecov, Karl Herrup. EZH2-mediated H3K27 trimethylation mediates neurodegeneration in ataxia-telangiectasia. Nature Neuroscience, 2013; DOI: 10.1038/nn.3564

Pubblicato da Robin Lally in news.rutgers.edu (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.