Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperti primi passi falsi molecolari che portano i neuroni all'Alzheimer

Gran parte della discussione nell'Alzheimer (AD) è incentrata sulla questione se la proteina amiloide-beta o la proteina tau sono il sintomo o le cause della malattia.


Ma George Bloom, PhD, e colleghi della University of Virginia (UVA) hanno seguito un'altra ipotesi: quella delle interazioni che avvengono molto in prima tra le due proteine, che guidano i neuroni adulti sul sentiero proibito del "rientro nel ciclo cellulare" (RCC).


Il dottor Bloom ha presenteto ulteriori elementi di prova a sostegno del ruolo del RCC nell'AD la scorsa Domenica 15 dicembre, alla riunione annuale dell'American Society for Cell Biology (ASCB) a New Orleans. Egli ha riferito l'individuazione di un punto di equilibrio critico tra la tau e un regolatore cellulare principale sconvolto dagli oligomeri di amiloide-beta. Un nuovo gruppo di proteine, Rac1, Gαs (Gs alfa) e NCAM, e due complessi di proteine chinasi, mTORC1 e mTORC2, hanno un ruolo nel guidare i neuroni maturi alla loro morte, secondo i ricercatori dell'UVA.


Queste nuove scoperte sono il seguito scientifico di una serie di scoperte importanti del laboratorio del Dr. Bloom, che hanno svelato gli eventi molecolari che guidano i neuroni adulti nel RCC. Come ha osservato il dottor Bloom nella sua presentazione della ricerca al meeting annuale dell'ASCB dello scorso anno, si suppone che la maggior parte dei neuroni adulti normali siano post-mitotici in modo definitivo; cioè, finiscono di dividersi e vengono bloccati fuori del ciclo cellulare.


Eppure in AD, i neuroni rientrano frequentemente nel ciclo cellulare, non riuscendo a completare la mitosi, e infine muoiono. Nella fase avanzata di AD, fino al 30 per cento dei neuroni nei lobi frontali del cervello sono morti, circondati da grandi placche amiloidi e dai grovigli neurofibrillari associati alla tau.


Il dottor Bloom ha detto che egli vede l'AD fondamentalmente come un problema del ciclo cellulare, dove sia l'amiloide-beta che la tau devono interagire per spingere i neuroni nel RCC distruttivo. "La morte massiccia di neuroni che avviene in AD dunque sembra essere causata dagli ingredienti grezzi delle placche e dei grovigli che lavorano di concerto, piuttosto che dalle placche e dai grovigli singolarmente", ha spiegato il dottor Bloom.


Questa nuova ricerca, presentata all'ASCB 2013, fa seguito ai risultati pubblicati la scorsa primavera, quando i ricercatori dell'UVA hanno descritto con grande dettaglio come l'amiloide-beta attiva diversi enzimi, chiamati chinasi proteiche, per aggiungere fosfati a dei siti specifici della tau, mettendo i neuroni sul sentiero dell'RCC. In questa nuova "sequela" molecolare, il dottor Bloom e i membri del laboratorio Andrés Norambuena e Lloyd McMahon, implicano un nuovo gruppo di proteine (Rac1, Gαs-Gs alfa, e NCAM) e due complessi proteici chinasi (mTORC1 e mTORC2) come protagonisti necessari per scatenare l'RCC.


La loro identificazione rivela lo sconvolgimento di un equilibrio fondamentale, che pone i neuroni sulla strada dell'AD. "I complessi mTOR sono mastri regolatori della proliferazione, della crescita e del metabolismo cellulare", ha detto il dottor Bloom. "Ancora più importante, i nostri risultati indicano che la proteina tau di norma impedisce agli mTOR di promuovere la replicazione delle cellule neuronali, ma che questa inibizione è invertita da un meccanismo indotto dall'oligomero amiloide-beta e mTOR-dipendente che modifica la tau. In altre parole, tau e mTOR si regolano reciprocamente".


Questo delicato equilibrio è compromesso dagli oligomeri di amiloide-beta in un modo che permette ai neuroni, che non dovrebbero mai replicarsi, di rientrare nel ciclo cellulare. Non riescono a dividersi e invece alla fine muoiono. "Alcuni dei primi eventi nella patogenesi sono quindi causati dagli oligomeri di amiloide-beta che alterano un fondamentale asse di segnalazione neuronale incentrato su tau e mTOR", ha proposto il dottor Bloom, che ha detto di ritenere che le proteine identificate in questo asse di segnalazione sono potenziali biomarcatori, e bersagli terapeutici, nelle primissime fasi dell'AD, lasciando la porta aperta per un seguito ancora più emozionante della sequela.


La ricerca è stata finanziata dalla Owens Family Foundation, dall'Alzheimer's Association e da una borsa formativa del National Institute of General Medical Sciences.

 

 

 

 

 


Fonte: American Society for Cell Biology, via EurekAlert!.

Riferimenti: A. Norambuena, L. McMahon, E. Kodis and G.S. Bloom. "Ectopic Cell Cycle Re-entry, a Major Cause of Neuron Death in Alzheimer's Disease Is Controlled by Rac1 and mTOR" Presented Sunday, Dec. 15, 2013, during the 12 noon to 1:30 p.m. poster session, "Rho-Family GTPases."

Pubblicato in eurekalert.org (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.