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Nuovi potenziali biomarcatori per la diagnosi di Alzheimer

In uno studio pubblicato questa settimana su Nature Neuroscience, Bess Frost, PhD, e i colleghi, individuano una espressione anomala dei geni, derivante dal rilassamento del DNA, che può essere rilevata nel cervello e nel sangue dei malati di Alzheimer.


La proteina tau è coinvolta in una serie di patologie neurodegenerative, compreso l'Alzheimer. Studi precedenti avevano implicato i danni al DNA come causa di morte neuronale o cellulare, nei pazienti di Alzheimer.


Dato che il danno al DNA può cambiare la struttura del DNA all'interno delle cellule, i ricercatori hanno esaminato i cambiamenti nella struttura del DNA nella neurodegenerazione indotta da tau. Hanno usato moscerini e topi transgenici che esprimono tau umana per dimostrare che nella taupatia il DNA è più rilassato.


Hanno poi chiarito che il rilassamento del DNA molto danneggiato e la conseguente espressione genica anomala sono eventi centrali che causano la morte dei neuroni nell'Alzheimer.


Gli autori scrivono: "Il nostro lavoro suggerisce che i farmaci che modificano la struttura del DNA possono essere utili per il trattamento dell'Alzheimer". Essi esprimono la convinzione che "la maggiore comprensione del percorso del rilassamento del DNA nelle taupatie può permettere di identificare l'obiettivo ottimale e di esplorare il potenziale terapeutico dei farmaci basati sull'epigenetica".

 

 

 

 

 


Fonte: Brigham and Women's Hospital.

Riferimenti:  Bess Frost, Martin Hemberg, Jada Lewis, Mel B Feany. Tau promotes neurodegeneration through global chromatin relaxation. Nature Neuroscience, 2014; DOI: 10.1038/nn.3639

Pubblicato in eurekalert.org  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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