Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperta nuova famiglia di molecole che potrebbe proteggere le cellule del cervello

Ricercatori della Southern Methodist University e della University of Texas di Dallas hanno scoperto una famiglia di piccole molecole che si dimostrano promettenti nel proteggere le cellule cerebrali a fronte delle malattie nervose degenerative come il Parkinson, l'Alzheimer e la Corea di Huntington, che affliggono milioni di persone.

L'azienda di recente avvio EncephRx Inc. con base a Dallas, ha avuto la licenza a livello mondiale per i composti in comproprietà. EncephRx è una società di biotecnologia e terapie che svilupperà terapie farmacologiche basate sulla nuova classe di composti in quanto farmaco per prevenire danni al sistema nervoso delle cellule, ritardando l'insorgenza delle malattie nervose degenerative e migliorarne i sintomi.

I trattamenti attualmente in uso non fermano nè invertono le malattie nervose degenerative, ma alleviano solo i sintomi, a volte con gravi effetti collaterali. Se si rivelano efficaci e non tossici negli esseri umani, i farmaci di piccole molecole di EncephRx sarebbero i primi strumenti terapeutici in grado di bloccare le cellule cerebrali colpite dalla morte. "Le nostre mescole proteggono contro la neurodegenerazione nei topi", ha detto Edward R. Biehl, chimico di organici sintetici, professore del Dipartimento di Chimica della SMU che ha guidatolo lo sviluppo dei composti alla SMU. "Presumendo il successo dello sviluppo dei composti in terapie farmacologiche, servirebbero da efficace trattamento per pazienti con malattie degenerative del cervello."

La EncephRx concentrerà inizialmente i suoi sforzi di sviluppo e testing verso la malattia di Huntington e potenzialmente avrà farmaci pronti per la sperimentazione umana in due anni, ha dichiarato Aaron Heifetz, CEO di EncephRx.

Biehl ha sviluppati i composti in collaborazione con il professore Santosh R. D'Mello, biologo dell'UT Dallas il cui laboratorio ha studiato il processo di neurodegenerazione per diversi anni. "Ulteriori ricerche devono essere fatte, ma questi composti hanno il potenziale per fermare o rallentare la perdita inesorabile di cellule cerebrali in malattie come l'Alzheimer e il Parkinson", ha detto D'Mello, docente di Biologia molecolare e cellulare presso l'UT Dallas, e titolare di cattedra presso la School of Brain and Behavioral Science. "L'effetto protettivo evidenziato in coltura e nei modelli animali di malattie neurodegenerative, fornisce la prova convincente del loro potenziale come farmaci per il trattamento di patologie neurodegenerative."

Milioni di persone soffrono, in particolare gli anziani

Parkinson, la corea di Huntington e l'Alzheimer sono malattie del sistema nervoso centrale caratterizzate da abnorme ed eccessiva perdita di neuroni in una parte del cervello centrale, dicono i ricercatori. Le malattie erodono costantemente le capacità motorie, tra cui la parola e la capacità di camminare, causano tremori, rallentano il movimento, incurvano la schiena, fanno perdere la memoria e sono fonte di problemi nell'umore e comportamentali. Il rischio di sviluppare una malattia degenerativa dei nervi aumenta con l'età.

I nuovi composti si sono dimostrati efficaci nella protezione negli studi iniziali

Un membro di una classe di composti organici eterociclici, prodotti chimici di sintesi sviluppati e testati da scienziati SMU e UT di Dallas, ha dimostrato di essere altamente protettivo dei neuroni in modelli di colture di tessuti ed efficace contro la neurodegenerazione in modelli animali. Il composto più promettente, designato HSB-13, è stato testato in modelli animali della malattia di Huntington. Non solo ha ridotto la degenerazione in una parte del prosencefalo, ma ha anche portato un miglioramento delle prestazioni comportamentali dimostrandosi non tossico. Il composto si è dimostrato efficace anche in una mosca modello usata comunemente per l'Alzheimer. "Questi test preliminari hanno dimostrato che il composto è un agente neuroprotettivo estremamente potente", ha detto Biehl.

I risultati sono stati pubblicati nell'articolo "L'identificazione di nuovi composti 1,4-benzoxazine che sono protettivi in colture di tessuti e modelli in vivo di neurodegenerazione", apparso sul Journal of Neuroscience Research. Il National Institutes of Health e la Defense Advanced Research Projects Agency hanno finanziato il progetto. I ricercatori della SMU e UT di Dallas hanno sviluppato e testato più di 100 composti per l'efficacia neuroprotettiva e la tossicità nel corso di quattro anni prima di fare la scoperta nel 2007.

Fonte: Materiali forniti dalla Southern Methodist University.

ScienceDaily, 7 dicembre 2010

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)