Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La struttura a maglia che circonda il nucleo dei neuroni è danneggiata nell'Alzheimer

La struttura a maglia che circonda il nucleo dei neuroni è danneggiata nell'AlzheimerA sinistra il nucleo cellulare nel cervello di un animale sano, normale: si vede il nucleoscheletro di proteina lamina che forma il perimetro attorno al nucleo. Al contrario, a destra sono evidenti anomalie tipo-tunnel nel nucleo di una cellula colpita dall'Alzheimer. (Fonte: University of Texas San Antonio)La morte delle cellule cerebrali nell'Alzheimer è legata alla rottura di uno scheletro che circonda il nucleo delle cellule, secondo la scoperta di una ricercatrice dell'Università del Texas di San Antonio.


Si prevede che questa scoperta possa aprire nuovi percorsi di studio per prevenire i primi eventi biologici che provocano il morbo di Alzheimer.


Il nucleo è il centro di controllo delle cellule. Una impalcatura a maglia chiamata «nucleoscheletro lamina» circonda questo centro di controllo, ma nell'Alzheimer è disordinata, ha detto Bess Frost PhD, assistente professore di biologia cellulare e strutturale all'Health Science Center della UT di San Antonio. La dott.ssa Frost si è formata alla Harvard Medical School e lo scorso Novembre ha fatto partire il suo nuovo laboratorio al «Barshop Institute for Longevity and Aging Studies» nell'Health Science Center dell'UT.


La dott.ssa Frost e due co-autori hanno dimostrato, per la prima volta, che la disfunzione della proteina lamina può causare la morte delle cellule del cervello, i neuroni. Il team ha fatto questa scoperta inizialmente in un modello di malattia, il moscerino della frutta, e l'ha confermata nel tessuto cerebrale post-mortem di persone che avevano avuto l'Alzheimer, e le cui famiglie avevano donato il cervello per la ricerca.


"La donazione del cervello umano è una parte molto importante di questo lavoro", ha detto la dott.ssa Frost. "E' stato importante per dimostrare che ciò che abbiamo trovato nei moscerini è davvero rilevante per le malattie umane".


La dott.ssa Frost e i suoi colleghi hanno usato una tecnica chiamata «microscopio a super-risoluzione» per analizzare il moscerino della frutta e i campioni umani. Essi hanno scoperto delle caratteristiche peculiari, che sembravano gallerie, nella lamina negli esemplari colpiti da Alzheimer.


Il team ha anche studiato un moscerino della frutta modello di Huntington e non ha trovato alcun problema con la lamina. "Perciò, almeno nei confronti di un'altra malattia neurodegenerativa, la disfunzione della lamina sembra essere specifica dell'Alzheimer", ha detto la dott.ssa Frost.


Le scoperte, fatte mentre la dott.ssa Frost era ad Harvard e al Brigham and Women Hospital, sono pubblicate sulla rivista Current Biology di Gennaio.


La dott.ssa Frost incoraggia le persone a prendere in considerazione la donazione del cervello, anche se non hanno una malattia neurodegenerativa. Il confronto del tessuto cerebrale sano e normale con il tessuto cerebrale malato è uno strumento molto utile per i neuroscienziati, ha detto.

 

 

 


Fonte: Will Sansom in University of Texas (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Reference
: Bess Frost, Farah H. Bardai, Mel B. Feany. Lamin Dysfunction Mediates Neurodegeneration in Tauopathies. Current Biology, 2016; 26 (1): 129 DOI: 10.1016/j.cub.2015.11.039

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.