Le donne hanno una memoria migliore degli uomini per le parole, nonostante l'evidenza di livelli simili di restringimento nelle aree del cervello che mostrano i primi segni dell'Alzheimer.
Secondo Erin E. Sundermann PhD, dell'Albert Einstein College of Medicine di New York, l'autore di uno studio pubblicato ieri 16 Marzo su Neurology®, "una delle interpretazioni dei risultati è che, poiché le donne hanno una migliore capacità di memoria verbale rispetto agli uomini in tutta la vita, le donne hanno una riserva che le protegge più a lungo dalla perdita di memoria verbale, prima che insorgano gli effetti dell'Alzheimer".
Poiché per diagnosticare l'Alzheimer e il suo precursore, il lieve deterioramento cognitivo, sono usati dei test di memoria verbale, questi test potrebbero non riuscire a rilevare il decadimento cognitivo lieve e l'Alzheimer nelle donne fino a quando esse non sono più avanti nella malattia.
Lo studio comprendeva persone che partecipano all'Alzheimer's Disease Neuroimaging Initiative: 235 persone con la malattia, 694 persone con decadimento cognitivo lieve (che include i problemi di memoria), e 379 persone senza problemi di memoria o di pensiero. Le prestazioni dei gruppi su un test di memoria verbale sono state confrontate con la dimensione dell'area dell'ippocampo del cervello che è responsabile della memoria verbale e che è danneggiata nelle fasi iniziali dell'Alzheimer.
Le donne hanno ottenuto risultati migliori, rispetto agli uomini, sui test di richiamo, sia immediato che ritardato, tra i partecipanti che hanno un restringimento minimo/moderato dell'ippocampo. Tra quelli con molto restringimento dell'ippocampo, non c'era alcuna differenza nei punteggi tra uomini e donne. Al punteggio che indica l'inizio dei deficit di memoria verbale (37 su una scala da zero a 75 del richiamo immediato), le donne evidenziano un maggiore restringimento dell'ippocampo; infatti il rapporto tra il volume dell'ippocampo e quello totale del cervello, moltiplicato per 103, era di 5 per le donne e 6 negli uomini.
Mary Sano PhD, della Icahn School of Medicine del Mount Sinai di New York, ha scritto in un editoriale di accompagnamento: "In termini di politica sanitaria pubblica, è sconcertante il costo potenziale dell'assistenza sanitaria derivante dalla sotto-rilevazione o dalla diagnosi ritardata delle donne con Alzheimer o delle sue fasi iniziali, e dovrebbe motivare i finanziamenti in questo settore".
"Se questi risultati saranno confermati, dovremo aggiustare i test della memoria per tenere conto della differenza tra uomini e donne, e migliorare la nostra accuratezza della diagnosi", ha detto Sundermann.
Fonte: American Academy of Neurology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Erin E. Sundermann et al. Better verbal memory in women than men in MCI despite similar levels of hippocampal atrophy. Neurology, 2016 DOI: 10.1212/WNL.0000000000002570
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.